RECENSIONE - Dynasty Warriors 8: Empires
L’intera serie Warriors, in tutte le sue svariate incarnazioni, macina sempre consensi in Giappone, ma fatica terribilmente nel resto del mondo. Questo è chiaro anche ai sassi, eppure Tecmo Koei sembra non volere far nulla per invertire questo trend. Il deficitario aspetto tecnico di Dynasty Warriors 8: Empires allontana ulteriormente chiunque volesse avvicinarsi per la prima volta a questa serie, e difficilmente chi ha preso una console nuova ha voglia di giocare ad un gioco che sarebbe apparso datato già qualche anno fa sui sistemi di scorsa generazione. Questo è un peccato perché, come Samurai Warriors 4 ha già dimostrato, volendo anche Omega Force potrebbe confezionare un Warriors degno di nota, invece la smania di pubblicare il maggior numero possibile di titoli nell’arco di un anno e pochi mesi dal lancio di questa generazione di console sta prevalendo sulla volontà di curare un prodotto come si merita. La buona modalità Empires e il prezzo contenuto rispetto allo standard non possono risollevare le sorti di un gioco che resta adatto solo ai veri appassionati, o forse dovrei dire malati come il sottoscritto, della serie. 5.0
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