RECENSIONE - Murdered: Soul Suspect
Murdered: Soul Suspect è una storia interattiva per molti aspetti. Ha però il pregio di essere un lavoro con carattere, cosa che di questi tempi è in grado di fare la differenza nei confronti di molte guerre a cadenza annuale con epicentro nel medio oriente. I difetti ci sono e anche lampanti, ma corrono paralleli a quella che è l’essenza di quanto fatto da Airtight Games, non la corrompono. Come a dire che in un bellissimo gioco di guida il pubblico non è particolarmente vivo o bello da vedere, o in uno sparatutto bellico la storia è insul...ops! Nel decidere se prendere il biglietto per la notte spettrale di Salem, bisogna dare molto peso a quanto si amano le storie a tema sovrannaturale, senza però aspettarsi salti sulla sedia perché Murdered: Soul Suspect vuole raccontare, non spaventare. Intrigare anziché meravigliare. Vedendo la sua fine ho pensato che un eventuale seguito potrà solo ambire a perfezionare quello che non ha brillato ora. Se così fosse, non ho nessuna remora a dire che sarei pronto con la tavola ouija per un altro giro. 7.5
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