RECENSIONE - Tomb Raider: Underworld
L’archeologa più sexy del mondo torna in Tomb Raider: Underworld per riconquistare i cuori degli appassionati della serie, e far breccia in quello delle nuove leve. Il titolo è dotato di una trama coinvolgente, di un buon gameplay anche se non esente da qualche difetto e di una grafica nel complesso ben resa anche se un po’ povera di dettagli in alcuni scenari. L’unica pecca evidente risulta essere la stupidità dei nemici, ma l’aspetto predominante del gioco è quello platform ed esplorativo, quindi si tratta di un peccato perdonabile e che non riesce a rovinare un titolo che ha davvero carisma da vendere. 8.2
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