Recensione - Street Fighter II: Hyper Fighting
Negli anni novanta, quando le sale giochi erano un posto decisamente "affollato" e meno squallido di adesso, esistevano tre categorie di videogiocatori. Quelli che tifavano per Mortal Kombat e che erano stregati dalla grafica digitalizzata, amanti delle scene truculente e soprattutto delle spettacolari fatality che nel gioco Midway erano la classica ciliegina della torta finale. In un altro angolo, gli appassionati della Snk tifavano per Fatal Fury e per la serie che poi diventò quella di riferimento: King Of Fighters. Nessuno però riusciva a competere con un gioco di Capcom, un picchiaduro che più andava avanti con gli anni e più raggiungeva una perfezione ed un bilanciamento senza eguali. Parliamo di Street Fighter II, un gioco che oggi a distanza di 15 anni viene ricordato come il Re indiscusso dei gloriosi ed indimenticati picchiaduro 2D.
Hadoooken!!!
Street Fighter II: Hyper Fighting si presenta su Xbox 360 come una conversione "Arcade Perfect" di una delle tante versioni di Street Fighter II Turbo uscite in sala giochi e sui sistemi Nintendo e Sega nei primi anni novanta. Questo vuol dire che dovrete fare i conti oltre che con l’ostica IA degli avversari anche con una velocità veramente elevata, fattore che lascia senza fiato i neofiti e che potrebbe addirittura indurli a "gettare la spugna" di fronte ad una barriere solo apparentemente insormontabile.
E’ strano come Capcom abbia deciso di scegliere questa soluzione: si poteva almeno inserire un’opzione per scegliere la velocità. Che si tratti di un omaggio (a pagamento però) ai fans più hardcore della serie?. Come detto in precedenza, appena caricato il gioco faremo un salto indietro di 15 anni: gli stessi colori, animazioni, musiche ed effetti, tutto è veramente come allora, con l’aggiunta della possibilità di visualizzazione in alta risoluzione per venire incontro ai possessori di TV più avanzate e monitor.
Appena inizia lo scontro però, si nota subito una "leggera" differenza: anche ai livelli più bassi la sfida è sicuramente maggiore di anni fa. Anche scegliendo poche stelline (così viene indicata la difficoltà in questa serie), infatti potrebbe diventare difficile e frustrante anche soltanto arrivare alla sfida con i quattro boss finali Balrog, Vega, Sagat ed il boss dei boss M. Bison.
Come ti distruggo un controller (non proprio) perfetto
Sfida ardua quindi, resa tale anche da una sgradita sorpresa che davvero nessun possessore di Xbox 360 si sarebbe mai aspettato. Il tanto amato controller della nostra console, seppur considerato perfetto da tutti è messo alla dura prova da Street Fighter II: Hyper Fighting e dalle sue combinazioni di "mezzelune e rotazioni". Quello che credevamo come il pad perfetto, mostra i suoi limiti sia usando il d-pad sia che soprattutto con la leva analogica. Fare una fireball e soprattutto un uppercut volante (Shoryuken) con i due personaggi più rappresentativi già menzionati in precedenza diventa spesso un’impresa, ed a volte potrebbe essere la causa di un match perso proprio perché la mossa non "entra" al momento giusto. Ai superappassionati consigliamo l'acquisto del DOA 4 Arcade Stick, adattissimo a questo tipo di giochi.
Insert coin
Grande novità di questa versione è l’inclusione del gioco online su Xbox Live. A patto di trovare dei giocatori senza problemi di connessione, si può dar via a delle battaglie come non se ne vedevano dai vecchi tempi in sala giochi, senza problemi di lag. L'eccellente funzione simile alla Gotham TV di Project Gotham Racing 3 ci da possibilità di studiare le tecniche dei giocatori mentre combattono quando si è in attesa del proprio turno, un po’ come si faceva alle loro spalle anni fa, qui riproposto in maniera "virtuale" ma sempre d’effetto visto che è possibile sentirli anche mentre si "scannano" verbalmente. Insomma, atmosfera da sala giochi ricreata perfettamente.
Lo abbiamo acquistato forse decine di volte, in tutte le salse ed ora lo riacquisteremo anche su 360. Street Fighter II: Hyper Fighting conserva sempre intatte le sue caratteristiche di picchiaduro quasi perfetto. A vederlo oggi potrebbe fare anche tenerezza, i finali (a patto che ci arriviate) sono quasi elementari, ma dietro questa semplicità c’è sempre il Re dei picchiaduro 2D. Avremmo preferito più opzioni e soprattutto più versioni del secondo capitolo incluse, speriamo che Capcom non le venda a "episodi" come faceva anni fa. Il tutto per 800 Microsoft Points (pari a 9,30 Euro), prezzo non basso ma fidatevi, li merita tutti. Ora però Capcom, su Xbox Live Arcade vogliamo i tre episodi Zero ed il Third Strike!
NDR - il voto dato al gioco tiene conto della sua natura di retrogame: tutti i paramentri sono relativi al periodo originario di uscita del titolo. 8.0
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