Just Cause 2 - Eyes-on
di
Valerio Vesci / DjVale
P
Tutto è stato rifatto totalmente da zero tramite l'utilizzo di un nuovo motore grafico, rinnovando ogni singolo aspetto del predecessore. Nella prima scena di gioco ci troviamo paracadutati in volo libero, su quella che sarà la nostra nuova zona di guerra: l'isola di Panau, nel sud-est asiatico, dove avremo più di mille chilometri quadrati di ambiente liberamente esplorabile. Già da questi primi attimi di gioco balza all'occhio il totale rifacimento del look di Rico, il protagonista. Oltre ad una realizzazione nettamente più orientata al realismo, quindi con un protagonista più nerboruto rispetto allo smilzo di qualche anno fa, troviamo anche una quantità tale di dettagli assolutamente imparagonabile all'originale Just Cause. Durante il primo lancio abbiamo notato subito la pregevole trasposizione digitale di effetti quali il vento che agita i nostri vestiti, sintomo di una realizzazione più curata ed attenta anche ai dettagli marginali. L'ambiente circostante si presenta inoltre in maniera quasi sontuosa, con piante e vegetazione in quantità, anche se abbiamo riscontrato un pò di pop up: avvicinandosi alla terra, infatti, molti oggetti apparivano dal nulla, limitandosi però a particolari di contorno quali arbusti, piccole piante o fiori; difetto che speriamo venga limato il più possibile prima della release del titolo, prevista entro la fine del 2009.
Una volta atterrati ci siamo trovati in un vero e proprio paradiso tropicale, e anche in questo caso la realizzazione del panorama circostante ci ha fatto dimenticare immediatamente gli stenti del primo capitolo. L'estensione dell'isola, visualizzabile nella classica minimappa nel menù di pausa, è davvero enorme e, vista la dimensione stessa, spazia tra ambienti molto differenti come spiagge assolate, villaggi rurali e fino ad arrivare alle cime più alte di montagne innevate. Il tutto è condito con effetti climatici variabili ed un passaggio dal giorno alla notte davvero suggestivo. Certamente i ragazzi di Avalanche Studios hanno imparato dal passato e, dal punto di vista prettamente grafico, il lavoro svolto è encomiabile e saturo di effetti davvero piacevoli come, ad esempio, il bagnarsi dei vestiti del protagonista appena uscito dall'acqua.
Come già detto, altri difetti piuttosto evidenti erano la scarsa interattività dell'ambiente unito ad una simulazione fisica piuttosto surreale. Anche in questo caso ci fa piacere notare come gli sviluppatori abbiano imparato dagli errori del passato: in Just Cause 2, infatti, l'ambiente circostante sarà largamente distruttibile, passando dalla quasi assenza del primo episodio ad essere fulcro dell'intero gameplay in questo secondo. Distruggendo oggetti, case e veicoli aumenteremo il valore del "caos", attirando su di noi l'attenzione delle truppe e dei ribelli presenti nella zona. Maggiore sarà il nostro impegno a radere al suolo interi villaggi, e maggiori saranno le amorevoli attenzioni che i nemici ci daranno, dando il via a furibondi scontri a fuoco. Ritorna poi uno degli elementi caratteristici del protagonista, l'utilissimo rampino, anch'esso figlio di un forte restyling. Oltre a fungere da aggancio ai mezzi di locomozione, questa volta si rivelerà anche una utilissima arma d'offesa dandoci davvero moltissime possibilità di utilizzo. Potremo difatti usarlo anche per arpionare letteralmente i nemici, legarli uno all'altro, oppure afferrare mezzi o oggetti dando il via a scene davvero divertenti: mai ci era stata data la possibilità di sbarazzarci di un nemico attaccandolo ad una automobile di passaggio e facendolo trascinare via da questa, davvero unico.
Inoltre, vista la vastità dell'ambiente e il fatto che non sempre troveremo strade e veicoli da cui farci rimorchiare, è stato introdotto un nuovo uso del rampino: potremo infatti usarlo come trampolino per spiccare un salto abbastanza alto che ci consentirà di aprire il paracadute e planare dove vogliamo; così facendo potremo spostarci relativamente in fretta anche in lande deserte o sui pendii delle montagne. Certamente questo non implica una riduzione del parco vetture presenti; già nel primo gioco avevamo a disposizione una ricchissima quantità di mezzi di vario tipo, e anche in questo seguito sarà così. Avremo libero accesso a moto, auto, barche, elicotteri ed aerei per un totale di 100 e oltre mezzi, tutti diversi gli uni dagli altri e con un buonissimo modello di danneggiamento, oltre ad un design più verosimile.
Da segnalare anche l'introduzione di una maggiore fisicità degli oggetti e dei nemici stessi: questi ultimi infatti reagiranno a seconda di dove verranno colpiti, e godranno inoltre di una maggiore differenzazione. Non avremo a che fare solo con ribelli ed esercito, ma ci saranno anche nemici molto particolari, avendo notato nella breve presentazione anche la presenza di ninja con relative arti magiche. Oltre a tutta questa carne al fuoco,un'altra interessante nuova feature è la possibilità di raccogliere oggetti collezionabili di vario tipo con la possibilità di rivenderli al mercato nero per aumentare i nostri guadagni, consentendoci di ampliare e potenziare l'arsenale a nostra disposizone.
Siamo certamente stati ben impressionati da Just Cause 2: i programmatori hanno tenuto conto dei feedback dell'utenza del primo prodotto, espandendo l'azione, irrobustendo i punti di forza e ovviando alle lacune riscontrate nella prima avventura dell'agente Rodriguez. Durante questa nostra rapida occhiata abbiamo notato pochi difetti, oltretutto marginali, ma il tempo ancora disponibile potrebbe dare la possibilità di correggerli ulteriormente, offrendoci così un prodotto davvero ben confezionato sul quale non vediamo l'ora di mettere le mani.
Concludiamo questo nostro hands-on con una intervista gentilmente rilasciata da uno degli sviluppatori di Avalanche Studios presente all'evento:
MX: Abbiamo visto nella presentazione una mappa veramente grande, e hai accennato alle missioni secondarie. Potresti dirci di più?
Avalanche: Si, data la grandezza della mappa abbiamo deciso di inserire missioni secondarie, come per esempio corse illegali di macchine, una specie di modalità killer in cui dovremo uccidere determinate persone e molte altre. Ci saranno anche delle sfide a tempo in cui dovremo raggiungere degli obiettivi in un determinato lasso di tempo. Oltre ovviamente al divertimento di fare tutto quello che si vuole con il rampino e il paracadute.
MX: A proposito del rampino: abbiamo visto che è possibile legare due nemici tra loro e scagliarli giù da un dirupo, piuttosto che legarli ad una macchina e trascinarli dietro di noi: avrà altre funzionalità particolari?
Avalanche: Col rampino potrete fare quasi tutto quello che vorrete, ad esempio potreste prendere un nemico, legarlo ad un elicottero e sparargli con il bazooka mentre è in volo. L’unico limite è la vostra fantasia.
MX: Per quel che riguarda la difficoltà, sarà possibile settarla o sarà standard?
Avalanche: La difficoltà sarà settabile, ci saranno vari livelli di difficoltà per cercare di soddisfare tutti i tipi di esigenze.
MX: Abbiamo visto un notevole passo avanti con il motore grafico del gioco, è di vostra proprietà? Se sì, pensate di utilizzarlo su altri titoli?
Avalanche: Il motore è stato sviluppato interamente da noi. Per il momento ci stiamo concentrando su Just Cause 2, terminato questo progetto non escludo che possa essere utilizzato per altri titoli.
MX: Verranno sfruttati i contenuti scaricabili di Xbox Live? Ci sarà anche una demo?
Avalanche: Si, abbiamo in progetto di sfruttare sia i contenuti scaricabili che far uscire una demo del titolo.
MX: Di titoli free roaming ce ne sono parecchi sul mercato, quale pensi possa essere la caratteristica che farà risaltare Just Cause dalla massa?
Avalanche: Innanzi tutto la vastità della mappa e la presenza di ambienti completamente diversi tra loro come deserto, foresta e persino un ghiacciaio. Il gioco sarà molto adrenalinico e il giocatore in questo modo non avrà mai tempo di annoiarsi. Ma penso soprattutto al fatto che l’idea di “no vertical limit” sia quella che più piacerà al giocatore. Insomma, tutto quello che un giocatore immagina, in Just Cause 2 lo si potrà fare.
MX: Escludendo missioni secondarie e affini, quanto ci vorrà per concludere la storia principale?
Avalanche: Abbiamo ancora del lavoro da fare quindi non so darti una risposta precisa, comunque pensiamo intorno alla ventina di ore.
MX: Ultima domanda: potresti darci delucidazioni sui i vari potenziamenti a cui hai accennato prima?
Avalanche: Durante la nostra avventura avremo modo di trovare potenziamenti sia per mezzi che per armi. Questi potenziamenti saranno permanenti e comporteranno miglioramenti nelle prestazioni delle auto o miglioramenti per quello che riguarda le armi.
MX: Grazie per il tempo che ci hai concesso!
Intervista a cura di Roberto Vicario - "Spr1ggan86".
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