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Il Signore degli Anelli: La Battaglia per la Terra di Mezzo II
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Recensione - Il Signore degli Anelli: La Battaglia per la Terra di Mezzo IIXbox 360Game

Il periodo estivo non è certamente il più caldo per quanto riguarda le uscite di videogames: i nuovi titoli si contano sulle dita di una mano ed è chiaro che le software house stanno affilando gli artigli in vista dell’autunno. Tra i giochi in uscita va indubbiamente tenuto d’occhio questo Il Signore degli Anelli: La Battaglia per la Terra di Mezzo II, porting da PC che, sfruttando a pieno la licenza della famosa saga, tenta di portare su console un genere, quello degli strategici in tempo reale, storicamente avverso a tali piattaforme.


Il filmato introduttivo del gioco ci accompagna nelle lande della Terra di Mezzo dove, manco a dirlo, la battaglia tra le forze del bene e quelle del male infuria. Terminata l’intro ci troviamo a scorrere tra i menù dove, oltre ai soliti settaggi, si può selezionare la modalità di gioco desiderata: troviamo la classica campagna, la modalità multiplayer e la schermaglia, praticamente una partita veloce contro il computer su una mappa a nostra scelta.

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Una volta selezionata la modalità campagna ci verrà chiesto quale esercito desideriamo comandare: se l’alleanza formata da uomini, elfi e nani o l’esercito oscuro di Sauron, che annovera goblin, Uruk-hai e orchi. La scelta determinerà naturalmente un diverso evolversi della storia e il raggiungimento di diversi obbiettivi. Effettuata la scelta giunge finalmente il momento di scendere sul campo di battaglia e di dar vita ad epici scontri.

Di fondamentale importanza risulta il reperimento delle risorse, necessarie sia per la costruzione di edifici, sia per il reclutamento di nuove unità; tali risose vengono generate spontaneamente da particolari strutture, diverse a seconda della razza scelta (i nani le ricavano dalle miniere, gli elfi dagli alberi di Mallorn, ecc). Maggiore sarà il numero di tali complessi, maggiori saranno le risorse di cui potremmo disporre. Molto interessante il fatto che queste costruzioni generano risorse in misure differenti a seconda di dove vengono erette: se costruite le une accanto alle altre diventano praticamente improduttive e ciò costringe il giocatore a dislocarle in punti lontani tra loro, cosa che richiede un attenta valutazione al momento dello schieramento delle truppe, onde evitare di lasciarle in balia delle orde nemiche. Esitono altri modi per recuperare le risorse come ad esempio razziare determinati edifici degli avversari o conquistare strutture neutrali che di tanto in tanto si possono scoprire sulla mappa di gioco.

Per avere la meglio sugli avversari è basilare disporre di un esercito vasto e ben organizzato: per il reclutamento di fanti, arcieri, cavalieri e unità di assedio vanno necessariamente costruiti i relativi centri di addestramento, che nel corso della partita potranno anche essere potenziati con torrette difensive per essere meglio difesi da eventuali scorribande degli avversari o ampliati per creare unità più potenti. E’ importante creare un esercito con diverse tipologie di milizie in quanto ognuna di esse possiede dei bonus di attacco se utilizzata contro unità specifiche: i picchieri umani, ad esempio sono efficaci contro la cavalleria mentre i Troll di palude sono devastanti se mandati contro soldati di fanteria. E’ importante riuscire a capire quali truppe utilizzare in determinate situazioni per poter godere dei bonus di attacco.

Anche riuscire ad ingaggiare le truppe nemiche alle spalle dà dei notevi vantaggi e, anche se non è sempre facile riuscirci, riduce drasticamente le perdite di soldati. Le truppe vengono addestrate e quindi disposte sul terreno di gioco in gruppi costituiti da una ventina di elementi. Solamente le unità più potenti come possono essere i Giganti di Montagna o le unità d’assedio come le catapulte, vengono prodotte singolarmente. Ogni fazione può contare inoltre sull’aiuto dei propri eroi, unità particolarmente vigorose e dotate di poteri magici che da sole possono fronteggiare numerose ondate di nemici. Oltre che sulla potenza d’impatto dei nostri guerrieri, potremmo anche contare sull’utilizzo della magia: nel corso della campagna avremo accesso a numerosi poteri che permetteranno di curare le nostre milizie, di renderle più resistenti ai colpi o di mimetizzarle, ma anche di evocare potenti creature, come il demoniaco Balrog.

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L’obbiettivo primario di ogni missione è quasi sempre quello di liberare la mappa dalla presenza del nemico, ma esistono anche obbiettivi secondari che se portati a termine consento di sbloccare dei contenuti utilizzabili poi nelle partite in multiplayer. L’intelligenza artificiale della CPU non è sicuramente delle più evolute, il che rende purtroppo l’esperienza in single-player un po’ troppo facile. Se si dispone di un esercito abbastanza potente si può addirittura pensare di terminare le missioni utilizzando semplicemente la tecnica dello scontro frontale, cosa che riduce notevolmente il tasso tattico del titolo. Ben diverso il discorso se si decide di sfidare uno o più avversari umani attraverso Xbox Live: in questo caso tutto diventa dannatamente più difficile e divertente.

Il comparto grafico del gioco è forse quello più controverso: se è vero infatti che quando si parla di titoli strategici la grafica può passare in secondo piano, è altresì vero che questo LOTR si presenta un po’ sottotono e non soddisfa appieno le aspettative. Il livello di dettaglio del terreno è piuttosto buono e ricco di particolari come formazioni rocciose ed alberi che, nel corso degli scontri possono anche essere sradicati. I vasti schieramenti di truppe e mezzi sullo schermo riescono in effetti a trasmetterci l’imponenza e l’epicità degli scontri apprezzati nelle tre pellicole cinematografiche ma un numero così elevato di poligoni su schermo viene spesso ad intaccare il frame-rate che talvolta subisce bruschi crolli. Molte imperfezioni passano in secondo piano se si tiene la telecamera alla distanza massima, ma non appena ci si avvicina con lo zoom ecco alcune brutte sorprese: le ombre proiettate da alberi ed edifici appaiono molto sgranate nei loro contorni e i vari guerrieri risultano un po’ troppo squadrati. Va detto però che raramente utilizzerete lo zoom durante il gioco: si tende sempre a voler avere una visione più ampia possibile del campo di battaglia. Belli gli effetti generati dall’utilizzo delle magie, così come anche i filmati di intermezzo tra un livello e l’altro che sottolineano gli effetti delle nostre vittorie sul rivale.

Per quanto riguarda il sonoro, grazie alla sua licenza ufficiale il gioco può vantare la colonna sonora originale dei film, indiscutibilmente affascinante e coinvolgente. Gli effetti sonori sul campo di battaglia, le esplosioni, i cori di guerra e le urla sono splendidi e concorrono ad innalzare il giudizio sul reparto audio. La localizzazione completamente italiana fa il resto del lavoro.

Veniamo ora ad analizzare l’aspetto più delicato del gioco, ovvero il sistema di controllo. Come probabilmente moltri altri appassionati di strategici in tempo reale, ero curioso (e un po’ preoccupato) di scoprire come alla EA avessero saputo ottimizzare il gamepad per navigare tra i vari menù, selezionare e comandare le truppe e scorrere la mappa di gioco. La soluzione trovata è indubbiamente efficace e, anche se il sistema non è proprio immediato, con un po’ di pratica si riescono a gestire tutti gli eventi del gioco. Le levette anologiche sinistra e destra vengono utilizzate rispettivamente per spostare il cursore e per ruotare e zoomare sul campo di battaglia, ed il tasto A viene utilizzato sia per selezionare edifici ed unità, sia per impartire i vari ordini di attacco a queste ultime. Per selezionare più battaglioni contemporaneamente, manovra indispensabile per l’autonomia di gioco, i programmatori hanno pensato a delle combinazioni di tasti: la pressione simultanea del tasto dorsale destro e del tasto A mentre si seleziona, ad esempio, un battaglione di guerrieri orchetti, selezionerà automaticamente tutte le unità di quel tipo presenti sullo schermo e consentirà di muoverle simultaneamente. La pressione sul grilletto destro darà invece accesso al menù attraverso il quale potemmo scegliere gli edifici da fabbricare, gli eventuali incantesimi di cui si dispone e nel caso si sia selezionato un battaglione,i suoi eventuali poteri speciali. In appositi slot è inoltre possibile salvare selezioni di gruppi di battaglioni comprendenti diversi tipi unità che sarà poi possibile richiamare rapidamente attraverso la pressione della croce direzionale. Vi assicuro che è molto più facile eseguire tutte queste operazioni di quanto non possa sembrare e, in ogni caso, un tutorial ben realizzato ci aiuta sicuramente a metabolizzarle al meglio.

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In conclusione direi che il primo strategico in tempo reale sbarcato sulla 360 riesce a convincere malgrado qualche pecca. Il sistema di controllo non riesce a farci dimenticare completamente le comodità del mouse ma assolve il suo compito nella maniera migliore possibile, la campagna per giocatore singolo risulta forse troppo facile e breve (otto missioni per la campagna del male e otto per quella del bene, forse un piccolo sforzo in più non avrebbe guasto), ma il multiplayer compensa appieno questa smagliatura. Speriamo che gli sviluppatori decidano di portare altri giochi del genere su console: i risultati sembrano promettenti!
8.2

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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