Recensione - Magna Carta II
Il Gioco
Lanzheim è nel caos: il primo ministro del regno, Shuenzeit, usurpa il trono della regina Ibrin uccidendola ed imprigionandone la figlia, la principessa Rzephillda, come il peggiore dei criminali. Fortunatamente la principessa Zephie riesce a sfuggire alla prigionia entrando nelle fila dell'esercito Meridionale, l'unica forza che cerca di contrapporsi al dittatore. Da qui comincia la nostra avventura. Il nostro eroe, Juto, vive spensierato sull'Isola di Ventalto, colpito da un'amnesia che ha cancellato ogni ricordo del suo passato ed al contempo gli impedisce di impugnare una qualsivoglia arma di ferro, come se la sua stessa esistenza sia stata segnata da qualcosa di terribile che non ricorda, ma che percepisce. La sua vita verrà sconvolta in seguito all'invasione della propria isola, dopo che Melissa, la ragazza che si occupava di lui come un fratello minore, scomparve nei tumulti dovuti all'invasione e dopo aver incontrato la principessa e le Controsentinelle dell'esercito meridionale. Questo lo porterà a viaggiare attraverso l'intera nazione in cerca della verità e del proprio passato.Magna Carta II abbraccia come filosofia di gioco quella dei combattimenti in tempo reale, consentendoci anche di cambiare liberamente il personaggio sotto il nostro controllo, abbandonando quindi i combattimenti a turni. Il nostro party può viaggiare liberamente per il regno e quando incontriamo dei nemici è sufficiente premere un tasto per passare in modalità combattimento. Abbiamo la possibilità di attaccare con combinazioni di colpi normali i nemici, cosi da poter caricare il Kan, una rivisitazione dei più classici punti magia. Tramite questo potremo dar libero sfogo alla tecniche speciali di ognuno dei personaggi, abilità che potremo sbloccare per ognuno dei due distinti stili di combattimento a nostra disposizione. Colpendo ripetutamente i nemici entreremo in un particolare stato, la Riserva; durante questo frangente godremo, per un breve lasso di tempo, di una maggior forza fisica, ma con il rischio concreto di passare allo stato Sfinito, rendendoci praticamente immobili per qualche istante. In questo frangente dobbiamo semplicemente sfruttare una particolare tecnica chiamata Vincolo. Con questa prenderemo immediatamente il controllo di un altro componente del nostro party sfruttando un ulteriore potenziamento, potendo poi cambiare successivamente membro per dar via a devastanti combinazioni. Riuscendo a concatenare tre Vincoli otterremo la Rottura Empatica, che diminuisce drasticamente la fatica dei nostri eroi consentendoci quindi di proseguire i nostri attacchi. Probabilmente a parole non si riesce a descrivere esattamente la semplicità di utilizzo di questo originale sistema di combattimento, ma pad alla mano basta davvero poca pratica per riuscire a padroneggiarlo efficacemente.
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