Recensione - WarTech: Senko no Ronde
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Un pò di storia
La prima Xbox ha sempre avuto problemi a catturare l'interesse degli sviluppatori giapponesi, ma dall’uscita di Xbox 360 c’è stata una inversione di tendenza, con molti sviluppatori orientali, anche di nicchia, che si sono tuttati sulla nuova creatura di Microsoft creando giochi di tutti i tipi. Uno di questi è proprio Wartech: Senko no Ronde. Il gioco immerge i giocatori in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato molte nuove galassie e la Terra è diventata un pianeta fondamentale per l’estrazione delle risorse naturali. Diverse fazioni sono nate cercando il controllo dell’energia, presupposto principale per il dominio del mondo. Le divergenze hanno così dato vita ad una violenta guerra che ha coinvolto tutte le grandi fazioni. I cieli sono zeppi di giganteschi mech che combattono fino allo stremo, e il destino del pianeta sarà deciso dal risultato di questi emozionanti scontri mozzafiato.
Questa è a grandi linee la trama del titolo oggetto di questa recensione. Purtroppo nel corso della storia non verrà aggiunto molto al futuro di questa vicenda ma. come leggerete più avanti, ne verrà approfondito il passato.
Pad alla mano
Una volta avviato il gioco, assistiamo ad un filmamo che illustra la storia che vi abbiamo appena raccontato: la prima cosa che notiamo è che il titolo è parlato completamente in giapponese con sottotitoli in inglese, a dimostrare la natura particolarmente di nicchia di questo tipo di gioco, anche per un editore come Ubisoft che, generalmente, è sempre molto attento al fattore localizzazione. Il menu principale è capeggiato dalle 2 modalità principali: la prima è "Story", che ci permette di vivere questa guerra dal punto di vista di ognuno degli 11 piloti di mech che sono presenti in questo titolo, scoprendo dettagli del loro passato. L'altra modalità è lo "Score Attack", una sorta di time attack in cui con l’aiuto di 2 mech dovremo cercare di finire il gioco nel minor tempo possibile, e se saremo abbastanza veloci potremo inserire il nostro record nelle classifiche mondiali di Xbox live. Come modalità di contorno avremo poi il classico Versus che ci permetterà di sfidare un nostro amico, il Training per affinare le nostre tecniche e infine l’immancabile Xbox Live che ci permetterà di sfidare altri mech da tutto il mondo.
Gli sparatutto incontrano i picchiaduro
Come accennato, il gioco è un mix tra uno sparatutto a scorrimento vecchio stile e un picchiaduro. Ogni mech ha un barra dell’energia che una volta esaurita porta alla sconfitta del round, i match si svolgono sempre in aria con una visuale dall’alto, ci potremo muovere liberamente all’interno di uno stage piuttosto limitato e avremo dalla nostra svariati tipi di attacchi, con un'arma principale ed una secondaria, inoltre per chi predilige un po’ di più la tattica avremo la possibilità di creare barriere per ripararci dai colpi inferti dai nostri avversari. Con il tasto A potremo inoltre attivare una specie di turbo che servirà per scappare dalle situazioni troppo complicate.
Nel corso dell’incontro sarà possibile – nel caso riuscissimo ad avvicinarci sufficientemente al nostro avversario – effettuare delle prese che infliggeranno parecchi danni; nota a parte merita la cosiddetta modalità B.O.S.S.: premendo Y durante un momento qualsiasi dell’incontro potremo potenziare sensibilmente l’attacco e la difesa del nostro mech, purtroppo però questo effetto ha una durata estremamente limitata e quindi va usato con molta parsimonia ed oculatezza.
Anche l’occhio vuole la sua parte
A livello di giocabilità il titolo si presenta abbastanza interessante: si può dire lo stesso dal punto di vista prettamente tecnico? La risposta purtroppo è no. Fin dalle prime schermate il giocatore ha la sensazione di avere fra le mani quasi un titolo di vecchi agenerazione, i mech non sono particolarmente dettagliati e le textures usate sono di bassa qualità. Lo stesso dicasi per quel che riguarda gli effetti di luce e tutto quello che fa da contorno ai mech. Seppur il tipo di gioco non richieda come principale requisito quello di una grafica fotorealistica, è anche vero che a distanza di più di un anno dall’uscita della nostra console i vari sviluppatori dovrebbero aver capito come sfruttarne le potenzialità, e vedere un gioco a questi livelli non spinge di certo il consumatore all'acquisto.
Anche dal punto di vista audio il gioco non eccelle, con suoni campionati in maniera piuttosto scialba e musiche praticamente inesistenti. Una nota che, per i veri "otaku" potrebbe essere positiva, è relativa ai dialoghi in giapponese, che rendono il gioco maggiormente "esotico".
Sul fronte online possiamo partecipare a match classificati o del giocatore. Nelle partite fatte non è stato riscontrato alcun tipo di lag anche con giocatori giapponesi ed americani, fatto che dimostra la robustezza del codice di rete. Purtroppo manca una offerta tale di modalità da mantenere sempre vivo l'interesse del giocatore. Se a tutto questo si aggiunge una modalità single-player che si può tranquillamente portate a termine in poche ore ed una intelligenza artificiale dei nemici non particolarmente impegnativa, avrete capito che quanto a longevità siamo molto sotto gli standard attuali.
Promosso o bocciato?
Dopo averlo provato a fondo, ci risulta purtroppo difficile promuovere questo Wartech: Senko no Ronde. Una realizzazione tecnica piuttosto scadente, un giocabilità interessante ma poco profonda e una modalità Live troppo povera fanno si che un titolo dal concept potenzialmente originale non riesca a sfondare e lasciare il segno nell’ormai vasto parco titoli della nostra Xbox 360. 5.2
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