Recensione - Blue Dragon
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
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Nel Segno del Drago
Fino a ieri l’unico titolo del genere JRPG presente su 360 era Enchanted Arms, un buon titolo certamente, anche se con qualche carenza. Da oggi fiato alle trombe, si riparte da capo e alla grande, e per farlo Microsoft ha pensato di usare un uomo diventato leggenda in questo campo, uno tra i più geniali game-designer di tutti i tempi: parliamo di Hironobu Sakaguchi, papà del famosissimo JRPG di Square Enix Final Fantasy. Se al genio di Sakaguchi affianchiamo il character design di Akira Toryama, ovvero l’estro e la mano di Goku e soci nell’universo di Dragon Ball, e infine come ciliegina sulla torta si affida il comparto audio alle musiche magistrali del famoso compositore Nobuo Uematsu, ecco che il successo è praricamente assicurato tra gli amanti dei titoli di matrice giapponese.
Queste sono le referenze con cui Blue Dragon si presenta, e con cui si offre di farci vivere una epica avventura in un mondo vasto e misterioso. La storia ha inizio in un remoto angolino del mondo, il piccolo villaggio di Talta. Cielo sereno, leggero alito di vento, la pale di un mulino che girano fanno da ombra a Shu, steso là sul prato a riposare, la quiete del villaggio. D’un tratto tutto cambia, la minacciosa presenza di nubi viola e una vorticosa bufera seminano caos e terrore, dal suolo spunta una pinna che porta solo distruzione. Sono passati dieci anni e lo squalo della terra è tornato, ma questa volta ad attenderlo ci sono Shu e soci pronti a battersi per salvare il villaggio, incuranti del pericolo incombente. Dopo uno scontro emozionante, Shu, Jiro e Kluke si ritrovano proiettati lontani da casa, e con una misteriosa scoperta: lo squalo della terra in realtà è un’antica macchina, controllata da chi può controllare la magia delle ombre. Poco dopo i nostri eroi faranno la conoscenza del vecchio e misterioso Nene, il cattivo di turno (dalle sembianze di un vecchio nemecciano, per citare una similitudine con personaggi di Dragon Ball), i cui piani di conquista e distruzione allarmano il trio che da inizia così la propria avventura.
I personaggi principali del gioco che compongono il nostro party sono tre, a cui si aggiungeranno altri due nel proseguire della storia. L’eroe principale è Shu, un ragazzino sveglio e pasticcione rimasto orfano da piccolo e cresciuto da suo nonno Fuschira, un mix caratteriale tra Goku e Naruto, il suo coraggio e la sua capacità di non arrendersi mai lo rendono il capo ideale. Ad accompagnarlo troviamo il suo migliore amico Jiro, che a differenza di Shu è molto posato e prudente, anche se spesso risulta un po’ troppo timido. Kluke è una ragazzina molto altruista e responsabile che ha perso i suoi genitori da piccola in un attacco al villaggio da parte di Nene, è sempre al fianco dei suoi compagni e non li abbandona mai, neanche nelle situazioni di lotta più difficili. Marumaro è un piccoletto dalla sembianze di un pipistrello, sempre molto agguerrito e pronto alla danza con l’estro di un bambino troppo cresciuto. Infine troviamo la fredda ed enigmatica spadaccina Zola, che ha vissuto molte avventure e conosce molto bene il vasto mondo che circonda i nostri eroi, quindi spesso ricopre il ruolo di guida: ricorda un pò alla lontana il temerario Zoro di One Piece.
Ognuno dei nostri eroi è affiancato da una propria creatura mitologica che gli conferisce determinati poteri magici, caratteristiche e abilità per affrontare i combattimenti. Le creature sono tutt’uno con i personaggi, e nascono dalla loro ombra. Shu è in possesso dell’Ombra del Drago che gli conferisce micidiali colpi di attacco e un incredibile forza, Jiro possiede l’Ombra del Minotauro a cui sono associate incredibili doti guaritorie, Kluke è accompagnata dall’Ombra della Fenice, il mitico uccello che rinasce dalla proprie ceneri e conferisce un enorme potere magico, Marumaro è dotato dell’Ombra della Tigre dai denti a sciabola e infine Zola possiede i poteri dell’Ombra del Pipistrello assassino, che conferisce ottime doti furtive e buone tecniche di combattimento.
Esplorazione e combattimento
Le ombre mitologiche dei personaggi sono dotate di classi che ne delineano le caratteristiche e tipologie di attacco, ed all’ aumentare i punti esperienza nelle diverse classi potremo avere sempre nuove tecniche di attacco, difensive o magiche da associare alle abilità dei nostri alter-ego, cosi da avere sempre un party più potente. La cosa importante è saper strutturare bene e scegliere con cura questa associazione ai diversi personaggi in modo da avere un gruppo ben equilibrato e pronto ad affrontare ogni evenienza e tipo di combattimento: a questo proposito vi consiglio di studiarvi nel manuale le varie classi e le abilità che si possano sviluppare, tutte illustrate in modo dettagliato.
Durante la fase di esplorazione delle ambientazioni potremo imbatterci in una grande varietà di mostri e affrontandoli acquisteremo punti esperienza (PG) per la crescita del nostro personaggio e punti ombra (PO) per la crescita dei poteri della nostra creatura leggendaria. Il sistema di combattimento è strutturato a turni, come di consueto in questo genere di gioco, ma a differenza di altri giochi visti fin’ora avremo tutti i nemici ben visibili lungo la strada, quindi non ci saranno noiosissimi o stressanti scontri casuali, e inoltre questo ci permetterà anche di prepararci al meglio allo scontro o alla fuga, cercando di evitare avversari ancora lontani dalla nostra portata. Potremo inoltre imbatterci in forzieri che nascondono al loro interno monete d’oro o oggetti preziosi, che ci aiuteranno a potenziare ulteriormente gli elementi del nostro party. E' anche importante controllare i tronchi degli alberi o nei pressi dei sassi, spesso nascondono delle belle sorprese.
Come visto in Enchanted Arms, anche qui abbiamo la schermata di combattimento, divisa in una sorta di griglia che ci permette di tatticizzare di più lo scontro, infatti i personaggi presenti sulla prima linea sono più esposti agli attacchi fisici degli avversari, mentre quelli schierati in seconda linea hanno un portata di attacco fisico meno potente. Per quanto riguarda la potenza di attacchi magici, questa è indipendente dalla posizione dei personaggi. E' poi possibile usare alcune abilità anche in fase di esplorazione, infatti basta impostarle nell’apposito menu esplorazione a cui possiamo accedere tramite il grilletto destro, selezionare l’abilità e assegnarla al pulsante dorsale, questo ammesso che abbiamo sviluppato abilità per questa classe. Queste abilità sono utili soprattutto per evitare scontri o abbattere direttamente nemici già abbattuti in precedenza o molto deboli. Inoltre, in fase di esplorazione potremo sorprendere il nemico attaccandolo alle spalle, questo ci conferisce un netto vantaggio, oppure grazie all’apposito pulsante dorsale selezionare una più ampia area e ingaggiare lo scontro contemporaneamente con più razze di mostri, in questo caso potrà capitare che si combattano anche tra di loro se appartengono a razze incompatibili.
Gioco o cartone animato?
Il comparto grafico di Blue Dragon è realizzato in modo magistrale: la definizione dei personaggi e le texture sono tutte ai massimi livelli, il design risulta sempre essere appariscente, nitido, e molto ben definito. Lo stile adottato sembra quello di un cartone animato in computer grafica, la realizzazione dei personaggi è fatta in modo maniacale, curati nei minimi particolari e senza sconto sull’uso dei poligoni che risultano sempre innumerevoli, e con uno stile da vero anime. Il duetto Sagakuchi-Toryama sorprende, mostrando un design sempre vario e rifinito, senza risparimare su effetti o su scene dall'alto impatto emotivo. Magistrale è la programmazione dell’acqua, che spesso riflette il paesaggio circostante in tempo reale ed in maniera molto realistica. Le Texture della pelliccia degli animaletti sono realizzate tramite l’ausilio del fur-shading a cui si associata, come per altri elementi presenti nel gioco, l’implementazione in tempo reale delle ombre dinamiche. Il gioco in sintesi non fa risparmio di effetti di programmazione conosciuti o innovativi, per la gioia visiva dell’ignaro spettatore. I filmati di intermezzo che ci raccontano la trama sono tutti realizzati tramite l’ausilio del motore grafico, mostrandone tutto il suo splendore e dando al videogiocatore l'impressione di essere davanti ad un vero cartone animato. Questo e molto altro ci offre Blue Dragon, e tutto perfettamente ancorato sempre sui 30 frame al secondo, mostrando i muscoli della piattaforma Microsoft.
Il comparto audio è affidato alle abili mani di Uematsu che non delude, le musiche sono realizzate in modo egregio e danno quello che ci si aspetta da un titolo del genere: appena inserito il primo DVD (sono 3 in tutto) e ci si trova davanti allo schermo bianco con la sola musica di sottofondo, torna alla mente un ricordo e una emozione legata a Final Fantasy VII. Questo vuol dire che ha centrato il bersaglio e la musica rispecchia la bellezza di Blue Dragon.
Il gioco è completamente localizzato nella nostra lingua, cosa che farà di certo piacere a chi è ha problemi con l'inglese, ma che farà storcere il naso ai puristi visto che il doppiaggio non è il massimo e risulta troppo spesso poco espressivo e desincronizzato dal movimento labiale dei personaggi, dando troppo spesso ai nostri eroi la sensazione di burattini. Questa cosa si può evitare impostando l’audio in inglese ed i sottotitoli in italiano.
Come accennato pocanzi, il gioco è il primo su Xbox 360 ad essere proposto in tre DVD viste le dimensioni occupate soprattutto dai filmati. Ci saremmo aspettati una custodia particolareggiata e più rifinita, ma abbiamo trovato la solita custodia con i tre dischi in pila uno sull’altro. Il Live è solo presente per eventuali aggiornamenti o espansioni del gioco, molto probabili visto che ne sono uscite già diverse in Giappone.
Blue Dragon, a parte piccoli difetti riguardanti il doppiaggio, risulta essere un titolo stupendo, vasto, e ricco di emozioni. Rifinito sotto il profilo grafico e ottima la giocabilità, bello il design, risulta immancabile nella collezione degli amanti del genere JRPG, e lo consigliamo a tutti quelli che si vogliono avvicinare per la prima volta a questa tipologia di gioco. Il trio di Mistwalker formato da Sagakuchi-Toryama-Uematsu è promosso a pieni voti, avendo sfornato l’ennesimo capolavoro che va ad arricchire il parco titoli della console di casa Microsoft con una nuova e immancabile killer application. 8.4
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