Recensione - Halo 3
Halo 3 rappresenta un evento raro nel mondo dei videogiochi, racchiudendo in sè tre eventi attesissimi: la conclusione di una importante trilogia, il nuovo episodio di una delle serie più vendute nella precedente generazione videoludica, e l'arrivo su Xbox 360 della serie in assoluto più importante per Microsoft. E' normale quindi che attorno a questo titolo si sia creata una attesa altissima, tanto che non sembra quasi vero di averlo finalmente tra le mani per poter concludere quanto iniziato nel titolo precedente. Se avete completato Halo 2, infatti, ricorderete che il gioco si chiudeva con il ritorno di Master Chief sulla Terra a bordo in una nave dei Precursori, determinato a chiudere una volta per tutte la partita con i Covenant. Se invece parole come "Precursori" e "Covenant" vi suonano nuove, vuol dire che non avete mai giocato ai precedenti Halo, e vi consigliamo quindi di apprendere la storia finora prima di dedicarvi al nuovo titolo Bungie.
Una storia coi buchi?
Già, perchè diversamente da quanto affermato in precedenza dagli sviluppatori, secondo i quali il nuovo episodio sarebbe stato perfettamente godibile come gioco a sè, difficilmente riuscirete a capire qualcosa di quello che sta accadendo nel gioco senza conoscere la storia precedente. Ma anche così, troverete comunque difficile ricollegare l'inizio del gioco alla fine di Halo 2. Perchè Master Chief arriva cadendo dal cielo quando lo avevamo lasciato su una nave dei Precursori? E perchè troviamo l'Arbiter a Terra con le truppe terrestri, quando lo avevamo lasciato nello spazio, alle prese con Tartarus e l'attivazione del Delta Halo? Ed anche durante il gioco, capiterà a volte che nei passaggi da un livello all'altro troviamo delle situazioni diverse da come le avevamo lasciate, come se nel frattempo fosse accaduto qualcosa che non ci è stato raccontato. Iniziamo quindi la recensione di questo attesissimo titolo con una nota negativa (fortunatamente una delle poche): una narrazione non all'altezza dei titoli precedenti, che genera talvolta domande irrisolte e crea un senso di discontinuità nella storia. Sia chiaro, si tratta di dettagli e l'immagine complessiva della trama è assolutamente chiara, ma per un titolo di tale caratura ci saremmo aspettati una narrazione più solida. Rimane comunque inalterato uno dei più grandi pregi della serie, ossia l'epicità delle situazioni in cui ci verremo a trovare: durante il gioco condurremo Master Chief (solo lui, l'Arbiter è relegato stavolta al solo ruolo di personaggio secondario) attraverso una serie di sequenze altamente spettacolari, in ambientazioni stupende e battaglie talvolta da togliere il fiato per la loro maestosità. Inoltre il modo in cui il gioco chiude la trilogia è perfetto, ma questo lo scoprirete, o l'avete già scoperto, da soli. Un solo consiglio: aspettate la fine dei titoli di coda.
Se non è rotto...
...non aggiustarlo! Si tratta di un noto proverbio americano, il cui significato è chiaro: quando qualcosa funziona benissimo e senza problemi, guai a cercare di migliorarla, perchè si potrebbe finire col rovinarla. E dev'essere proprio questo che hanno pensato i designers di Bungie quando hanno posto le basi per lo sviluppo del gioco: Halo 2 aveva una giocabilità perfetta, divertente e bilanciata (ereditata già dal primo gioco con l'aggiunta della possibilità di impugnare un'arma per mano), e quindi perchè rischiare di rovinarla inserendo nuovi elementi "destabilizzanti"? Quindi Halo 3 ci ripropone quasi immutate le meccaniche del titolo precedente, con la sola aggiunta dei dispositivi azionabili col tasto X, dei congegni che permettono di attivare funzioni speciali come uno scudo a bolla di energia all'interno del quale ripararsi, uno scudo da terra per proteggerci dagli attacchi frontali, un sollevatore gravitazionale portatile ed altri ancora. In realtà si tratta di una aggiunta che troverà la sua piena applicazione nella parte multiplayer del gioco, mentre nella Campagna non ci capiterà poi così spesso di utilizzarla. Ovviamente poi ci sono modifiche come alcune nuove armi (davvero bello il lanciafiamme) o nuovi veicoli sia umani che Covenant, tutti pilotabili nel gioco, ma le meccaniche di base rimangono immutate: questo significa semplicemente che ci troviamo ancora una volta con il migliore e più divertente FPS uscito finora su console, e non è poco.
Ma cos'è che rende il gameplay di Halo così grande? Se avete giocato i titoli precedenti già lo avete potuto sperimentare di persona, ma se siete nuovi della serie vale la pena parlarne. Si riduce tutto a tre elementi principali: tattica, sfida e stupore. L'aspetto tattico è dato dalla particolare gestione delle armi: possiamo portarne solo due alla volta (tre se ne impugnamo una per mano) passando da una all'altra, ed una volta esaurite le munizioni o troviamo la stessa arma lasciata sul campo da amici o nemici oppure ne raccogliamo un'altra. Questo fa sì che, in base al tipo di nemici che si sta affrontando, dovremo cercare di individuare sul campo di gioco sempre le armi più adatte alla situazione. L'elemento "sfida" è dato invece dalla struttura dei livelli e dai nemici che vi incontriamo: Halo 3 non è come molti FPS "a corridoio" in cui man mano che si avanza incontriamo piccoli gruppi di nemici da combattere, ma è disegnato in modo da farci imbattere in zone popolate da numerosi nemici, nell'ordine delle decine, che dovremo sconfiggere utilizzando le nostre capacità ed una buona dose di pensiero tattico. E non si tratta certo di un FPS "corri e spara": per evitare di morire precocemente dovremo infatti sfruttare abilmente ogni riparo e tenere sempre un occhio sull'indicatore dello scudo dell'armatura, dandogli il tempo di ricaricarsi quando esaurito sotto i colpi ricevuti. I nemici hanno peraltro l'intelligenza artificiale più evoluta vista finora in un gioco di questo tipo: non si limitano ad attaccare e nascondersi ma raccolgono le armi, utilizzano i dispositivi speciali, salgoo a bordo di veicoli lasciati incustoditi, utilizzano tecniche di accerchiamento per attaccarci di fianco e così via. Ogni battaglia nel gioco è una vera e propria sfida, difficile quanto basta (purchè si usi almeno il livello di difficoltà Eroico, consigliato da Bungie come l'ideale per giocare) da rendere ogni singola vittoria estremamente appagante. C'è poi lo "stupore": durante tutta la Campagna incontriamo momenti talmente spettacolari da lasciarci più di una volta a bocca aperta: Master Chief è un eroico supersoldato del futuro, e le situazioni con le quali avrà a che fare saranno alla sua altezza.
I ragazzi di Bungie sono peraltro riusciti a migliorare ulteriormente la giocabilità del titolo eliminando un problema che affliggeva entrambi i primi due episodi, ossia la ripetitività di alcuni livelli che sembravano dei copia-incolla ripetuti delle stesse sezioni: qui le ambientazioni sono variegatissime e mai ripetitive, ed è un piacere procedere solo per scoprire cosa ci aspetta nella sezione successiva. Insomma, una giocabilità tra le migliori proposte oggi nel mondo videoludico, con un fattore di coinvolgimento tale che vi troverete incollati al joypad per lungo tempo senza mai annoiarvi. Per quanto riguarda la durata della Campagna, giocando ad Eroico impiegherete tra le 15 e le 20 ore a completare i 9 capitoli offerti, mentre a livello Normale potrete impiegare una decina d'ore ma è un livello di difficoltà che vi sconsigliamo perchè il livello di sfida calerà di molto e quindi anche il livello di divertimento offerto. A questo aggiungiamo anche la nuova modalità "campagna a punti" che permette di rigiocare tutti i capitoli assegnando dei punti per tutte le uccisioni fatte cercando di fare sempre meglio, e la longevità e rigiocabilità anche per i giocatori non dotati di connessione Live si dimostrano estremamente alte.
Social gaming
Se già la modalità Campagna si rivela di ottima fattura ed è capace di regalarci molte ore di grande divertimento, le altre funzionalità aggiunte da Bungie non sono da meno, rendendo Halo 3 un titolo unico nel suo genere. Gli sviluppatori sanno bene che una delle cose più belle del mondo informatico moderno è condividere con tutti le proprie esperienze, ed ecco quindi che troviamo una serie di modalità mirate proprio a questo scopo. La modalità Cinema è un tipico esempio di come la "YouTube generation" stia influenzando pesantemente il mondo dei videogames: alla fine di una partita in Campagna o multiplayer, è possibile entrare in questa modalità per rivedere un replay di tutta la sessione di gioco, con la possibilità di scegliere vari punti di vista ed addirittura sganciare la videocamera per vagare liberamente per l'area di gioco mentre l'azione continua a svolgersi. Mentre nei replay multiplayer è possibile saltare in avanti o indietro nel replay, la Campagna è limitata solo ad accelerare o rallentare la velocità di riproduzione, a causa del continuo streaming dei dati di gioco che impedisce di saltare in momenti avanti nel tempo: questo rende scomodo arrivare ad esempio velocemente alla fine di una partita di un'ora, ma si tratta di una funzionalità talmente innovativa che si può perdonare qualche difetto di gioventù. I filmati migliori possono poi essere condivisi per mostrarli agli amici via Xbox Live, oppure è possibile scattare delle fotografie da uploadare poi sul sito Bungie per scaricarle su PC e mostrarle agli amici (come ad esempio già fanno i membri del nostro forum): questo crea un ambiente "sociale" in cui i giocatori mostrano le proprie kill più spettacolari o commentano i propri risultati, allontanandosi il più possibile dal concetto di "giocatore solitario".
Un'altra possibilità di divertimento non competitivo con gli amici è poi data dalla nuova modalità cooperativa, che permette a quattro persone di giocare insieme tutti i capitoli della Campagna, aiutandosi a vicenda magari al livello di difficoltà più impegnativo, il Leggendario. Condividere il divertimento pianificando strategie di attacco per copire meglio i nemici è estremamente appagante: l'importante è però avere una connessione solida da entrambe le parti, perchè altrimenti il pericolo di lag (scatti durante il gioco dovuti a ritardi di rete) è incombente. Anche in questa modalità è inoltre possibile attivare l'opzione a punti, così che alla fine di un livello i partecipanti potranno confrontare i propri punteggi per capire chi ha fatto più uccisioni.
Ovviamente non manca la funzionalità di gioco online, già pluripremiata nel precedente episodio della serie, che qui torna potenziata con numerose nuove possibilità. Il codice di rete è efficientissimo ed il pericolo di lag è ridotto al minimo, tanto che nelle nostre partite di prova non ne abbiamo mai riscontrato la presenza, e tutte le mappe sono disegnate splendidamente, offrendo possibilità di divertimento per tutte le modalità di gioco. Il tipo di gioco multiplayer offerto da Halo 3 è estremamente adrenalinico e frenetico: al contrario della campagna, in cui si lavora molto di copertura e circospezione, qui si corre all'impazzata sparando, cambiando armi e cercando di uccidere quanti più nemici possibile. I tipi di gioco offerti sono moltissimi, ed includono tutti quelli più popolari: grande novità di questa edizione è inoltre la possibilità di creare modalità di gioco completamente personalizzate agendo su una enorme quantità di parametri. Armi ammesse, gravità, velocità dei giocatori, regole speciali su assegnazione dei punteggi e così via sono tutti parametri completamente personalizzabili che permettono di creare dei tipi di partita del tutto nuovi. A questo si aggiunge Fucina, il nuovo configuratore di mappe che ci permette di cambiare tutti gli oggetti, le armi ed i veicoli presenti sulle mappe, con la possibilità di determinare per ognuno posizione e frequenza di respawn. Volete creare una modalità di gioco in cui fare delle corse con gli amici a bordo di Mongoose (delle quad-bike a due passeggeri) mentre uno guida ed il passeggero dietro spara missilate agli avversari, con la gravità al minimo per permettere di spiccare balzi incredibili? E' tutto possibile, basta solo un pò di creatività e dedizione. Il sistema di Matchmaking poi è il vero fiore all'occhiello del multiplayer, permettendo la ricerca di partite in base ad un alto numero di parametri compresa anche la lingua dei giocatori ed il livello di bravura, per evitare di finire in partite con persone troppo più forti di noi.
Il tutto è corredato da una serie di piccoli tocchi di classe davvero unici, come una mappa della terra che ci mostra in ogni momento tramite delle lucine la distribuzione mondiale dei giocatori online, oppure il collegamento al sito Bungie.net per vedere le immagini scattate ma anche per verificare il riepilogo delle partite fatte e lo stato di avanzamento personale. Tutti questi elementi fanno della componente multigiocatore di Halo 3 la migliore e più evoluta vista finora in un videogioco.
Next-gen Halo
Dal punto di vista tecnico, Halo 3 presenta degli alti e bassi ma il giudizio finale è decisamente positivo. Dal lato "pro" troviamo delle ambientazioni stupende ed iperdettagliate, con un livello di cura maniacale nell'inserimento di elementi decorativi (come la folta vegetazione che copre le ambientazioni all'aperto) ed un modello di illuminazione assolutamente allo stato dell'arte, capace di creare splendidi ed evocativi effetti di luce grazie all'impiego della tecnica HDR. A questo si accosta un motore capace di gestire ambientazioni estremamente vaste e con battaglie che coinvolgono decine di soldati e mezzi sia di terra che volanti rimanendo con un framerate generalmente sempre molto solido. Per non parlare delle splendide textures, che a volte non perdono definizione neanche zoomandoci sopra con il mirino di un fucile. Un esempio sono quelle della corteccia degli alberi nel primo livello, ambientato in una foresta: semplicemente pazzesche. Capita anche di trovare textures sfocate e meno dettagliate, ma gli sviluppatori le hanno sapientemente inserite negli oggetti secondari o più nascosti per non appesantire la scena, e si notano molto meno rispetto a quelle qualitativamente eccelse. Gli scenari offorno una grande varietà di ambientazioni, spaziando tra foreste, basi militari, ambientazioni aliene, deserti, spiagge tropicali o montagne innevate, in un crescendo che dal primo all'ultimo livello ci mostra paesaggi sempre più spettacolari. Peccato solo per l'assenza di un livello completamente urbano tra i palazzi come quelli visti in Halo 2: ci sarebbe piaciuto molto.
Va menzionato inoltre come tutti gli oggetti ed i personaggi seguano le leggi della fisica e si comportino di conseguenza in seguito ad esplosioni o altri eventi capaci di influenzarli: anche l'acqua, che in genere non è mai troppo complessa, segue leggi fisiche per cui si creano riverberi ed onde vere in 3D quando interagisce con esplosioni o oggetti che vi cadono dentro. E' possibile poi apprezzare maggiormente il tutto riguardando i replay delle partite muovendo la telecamera in giro per la mappa: è incredibile il numero di cose che accadono intorno a noi mentre siamo concentrati nel combattimento.
Tra i "contro" riscontriamo invece un livello di aliasing (le tipice "scalettature" nella grafica visibili in diversi giochi) che, seppur non essendo marcatissimo, si nota e può far storcere il naso ai puristi, inoltre i volti dei soldati amici presentano generalmente un basso livello qualitativo: è vero che durante il gioco non li vedremo spesso in faccia, ma durante le scene di intermezzo è una pecca che si nota, soprattutto se il metro di paragone sono gli stupendi volti di titoli come Mass Effect o l'ormai vetusto Gears of War. Altra nota negativa va alla intelligenza artificiale dei soldati amici quando sono alla guida di veicoli: spesso compiono manovre irreali per superare gli ostacoli sul loro percorso, e non di rado rimangono bloccati senza riuscire a districarsi. Davvero un peccato, anche perchè Bungie aveva affermato che stavolta l'IA dei piloti sarebbe stata ottima, ma ci è sembrata anche inferiore a quella presente in Halo 2.
L'audio del gioco conferma poi gli altissimi livelli raggiunti già dai titoli precedenti, con le epiche musiche di Marty O'Donnell che cambiano dinamicamente in base all'intensità dell'azione ed effetti sonori nitidissimi e realizzati alla perfezione che, soprattutto in presenza di un impianto DD5.1, fanno sentire il giocatore davvero immerso nella battaglia. Ovviamente il gioco, data la sua importanza, è completamente localizzato in italiano, e questo fa apprezzare meglio, oltre alla storia del gioco, le molte battutine che si scambiano amici e nemici durante la battaglia. Il livello del doppiaggio non è da Oscar ma non è neanche tra i peggiori sentiti finora: sicuramente decente e nella media delle produzioni videoludiche.
Il cerchio si chiude
Dopo averne analizzato tutti gli aspetti, Halo 3 si conferma essere il capolavoro che ci si aspettava: gli sviluppatori hanno costruito intorno al roccioso gameplay del titolo precedente una complessa architettura composta da una Campagna coinvolgente ed entusiasmante, modalità aggiuntive come la campagna a punti, la cooperativa ed il Cinema, ed accostando al tutto una modalità multiplayer allo stato dell'arte, dotata di una profondità unica. Come tutte le opere d'ingegno non è privo di difetti, identificabili in una narrazione a volte lacunosa e qualche imperfezione grafica, che vengono però facilmente oscurati dai numerosi pregi del titolo. Se amate gli FPS ed il buon gioco in generale, oppure se vi piace semplicemente giocare online, Halo 3 è un titolo che non può mancare nella vostra collezione: fosse anche solo per possedere quella che sta già diventando una delle più importanti pietre miliari nella storia dei videogiochi. 9.8
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