Recensione - Quake 4
di
Giovanni Grasso / Shadowlord
P
Cuache 4 la vendemmia
Incominciamo bene, ogni volta che la terra è in pericolo una persona da sola è gravata del peso della salvezza planetaria. Non che ci sia nulla di male, ma ormai la trama di uno sparatutto in prima persona è come lo stadio per gli imbecilli: un pretesto per far casino. La trama di questo FPS inizia dove finiva il suo prequel (che nonostante quello che si pensi non è Quake 3 ma il numero due), dopo che un marine è riuscito a distruggere Makron, il leader degli Strogg, una razza aliena che fonde cadaveri umani con impianti cibernetici. Insomma, queste bestiacce aliene saranno i bersagli dei nostri proiettili. Noi saremo chiamati ad impersonare Matthew Kane, membro della squadra d’assalto Rhino, uno dei gruppi più rinomati dell’esercito terrestre in una missione di invasione del pianeta nemico. Durante la partita ci saranno dei colpi di scena tra i quali uno particolarmente gustoso che in questa sede non vi voglio rivelare, non vorrete mica che vi racconti tutto?
L’impianto di gioco in questo titolo è quanto di più classico possa passare su schermo, un sparatutto in soggettiva con una vagonata di armi e sparatorie convulse. Gli strumenti bellici a nostra disposizione sono molti e si differenziano parecchio, ma con alcune eccezioni. Ricordiamo l’onnipresente shotgun e la mitragliatrice con mirino per il cecchinaggio fra le armi classiche, mentre alcune chicche sono rappresentate dal fulminatore, un raggio elettrico ad alto voltaggio a medio e corto raggio e la rail gun, il vero strumento per il cecchino che non deve chiedere mai. Nonostante queste novità, il reparto offensivo risulta fin troppo stereotipato con alcune rindondanze come l’iperblaster e la sparachiodi che altro non sono che mitragliatrici potenziate. Gli avversari non sembrano avere una grande intelligenza artificiale e, nonostante cerchino riparo dietro a muri e casse, non fanno altro che uscire dal nascondiglio e sparare. Raramente capita che si riesca ad aggirare un avversario per sorprenderlo e poterlo colpire alle spalle, ma essendo questo un gioco estremamente improntato sull’azione, è un fatto trascurabile.
Il level design non sembra molto curato: nonostante l’alternarsi di sezioni all’interno di edifici e sezioni esterne alla guida di veicoli, risulta poco azzeccato. I livelli sono estremamente lineari, la possibilità di intraprendere strade alternative è praticamente inesistente. Ora vi chiederete se vale la pena acquistare questo titolo: nonostante la mia avversione per i giochi-fotocopia e per quelli poco innovativi devo dire che questo Quake 4 è particolarmente divertente. I controlli sono ottimi e precisi, anche se non aggiungono nulla di nuovo ai titoli simili risultano particolarmente azzeccati. Un’altra piccola chicca è l’inserimento di un bonus disc. In questo dvd troverete un pezzo di storia dei videogiochi, forse l'FPS migliore dopo lo splendido Doom. Sto parlando di Quake 2, una vera e propria pietra miliare del divertimento videoludico. Il signor Carmack ci ha donato un’altra perla dopo l’inserimento delle prime versioni di Doom in Doom 3 per Xbox. Ma c’era bisogno di un DVD unico solo per Quake 2? Certamente no, infatti questo bonus disc è infarcito di filmati, tutti rigorosamente in inglese, sulla realizzazione del gioco ed interviste varie. Fa sempre piacere ricevere regali del genere!
Ora arriviamo al pezzo forte di questo titolo next-gen, ovvero il Live. Le modalità di gioco sono quelle classiche come il deathmatch in solitario o a squadre ed il cattura la bandiera, ma quello che rende speciale il tutto è l’estrema frenesia degli scontri. Gli avversari umani non sono gli stupidi bot incontrati in single player e la scalata alla classifica risulta molto impegnativa. Le mappe in questa modalità non sono molte ma tutte molto ampie.
Xbox 180
A livello puramente estetico Quake 4 non risulta molto soddisfacente nonostante utilizzi il motore grafico di Doom 3: l’aiuto dell’alta definizione dà una grossa mano ad un titolo che graficamente non ha molto da dire. Oddio, dire che il fattore cosmetico sia pessimo sarebbe una bugia, diciamo che la parola migliore è "anonimo". La Xbox 360 ci ha abituato ad altri standard grafici, e trovarci un titolo così poco dettagliato lascia un po’ perplessi. La pulizia grafica è ormai la regola e non strabilia più, ma mai come in questo caso risulta azzeccata ma immeritata la definizione di "Xbox 1.5". Questo gioco soffre della "sindrome da multipiattaforma", visto che Quake 4 è in uscita anche per personal computer che risulta inferiore alla console di casa Microsoft. L'audio è invece tutta un’altra musica, con effetti sonori azzeccati e accompagnamenti musicali orecchiabili e mai invadenti. Spesso un nemico lo si "sente" prima ancora di vederlo e questa è sempre una buona cosa! La localizzazione è completamente in italiano, spesso si sentono i compagni dialogare, specialmente nel livello dell’astronave dove ogni marine è intento nelle proprie mansioni rendendo una buon livello di immedesimazione.
Marine, il mondo e tuo!
Come ho già segnalato, Quake 4 è un titolo standard che non offre nulla di nuovo ma che risulta estremamente divertente. La vera marcia in più è il Live che vi regalerà ore di divertimento alla ricerca di record. Peccato che il single player sia così convenzionale, sottolineo convenzionale ma non noioso, anzi vi sollazzerete non poco a fraggare gli Strogg in giro per i livelli. Un titolo molto immediato e longevo, a patto di sfruttare il servizio di gioco online di Microsoft, che darà molto a chi soprassederà alla grafica carina ma non certo appariscente e ad un impianto di gioco fin troppo collaudato. 8.0
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