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Total Overdose
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Anteprima - Total Overdose

Città di Los Toros, Messico: una sparatoria tra una banda di trafficanti di droga ed un pistolero solitario che, spiccando coreografiche capriole in aria , li affronta a suon di doppie pistole e mitragliatrici nascoste nella custodia di una chitarra. No, non vi stiamo descrivendo la scena dell'ultimo film "messicano" di Robert Rodriguez: si tratta di una delle azioni a cui potrete prendere parte in Total Overdose. Eccovi le nostre prime impressioni sul titolo, dopo averlo potuto provare a fondo.
Innovare un genere tanto inflazionato come quello dei giochi di azione può sembrare oggi una impresa titanica, soprattutto se ci si vuole confrontare con la rivoluzione portata al genere da Grand Theft Auto, il re dei titoli a "giocabilià aperta": il rischio di ritrovarsi con una mediocre scopiazzatura è alto, ma fortunatamente c'è anche chi ha buone idee e non ha paura di tentare. E' questo il caso di Deadline Games, che con il loro Total Overdose cercheranno di portare una ventata di aria fresca al genere, sia per quel che riguarda le ambientazioni che per le meccaniche di gioco.

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C'era una volta in Messico...
Il gioco inizia introducendoci tramite una serie di sequenze animate la storia principale: la DEA (l'antidroga americana) è sulle tracce di un gruppo di spacciatori ed ha infiltrato uno dei suoi più valenti agenti, Tommy Cruz, all'interno dell'organizzazione. A causa di un incidente che lo ha immobilizzato Tommy è però costretto ad interrompere le indagini, ma la DEA non vuole mollare l'osso ed escogita quindi un espediente: utilizzare il fratello gemello di Tommy, Ramiro, per continuare a seguire il caso. Ramiro è la classica "percora nera" di casa Cruz, basti sapere che i poliziotti sono costretti a prelevarlo dal carcere per metterlo al lavoro, ma questo lo rende ai nostri occhi un personaggio più accattivante e simpatico di un semplice poliziotto infiltrato. Il nostro compito è portare avanti le varie missioni che ci saranno date dalla DEA oppure dagli stessi criminali con i quali avremo a che fare, il tutto all'interno della città messicana di Los Toros. Le missioni che saremo chiamati ad affrontare sono molteplici: dal furto di automobile alla distruzione di impianti di raffinazione alle spedizioni punitive contro trafficanti nemici, ma tutte unite da un fattore comune: piombo a non finire! Durante lo svolgimento della storia del gioco avremo la possibilità di fare la conoscenza con numerosi personaggi secondari, tutti molto ben caratterizzati ed interessanti: l'impressione di trovarsi in un film d'azione ad ambientazione messicana è molto alta, anche grazie al doppiaggio interamente in italiano che permette di capire senza sforzo tutti i dialoghi anche ai non anglofoni.

Commistione di stili, con originalità
Giocando a Total Overdose non possiamo non notare le influenze di importanti titoli dai quali gli sviluppatori hanno preso vari spunti, arricchendo il tutto con diversi tocchi di originalità. Non appena iniziamo a girare liberamente per la città (divisa in più quartieri, ognuno con la sua personalità e separato dagli altri da un breve caricamento), iniziamo a sentire in bocca un sapore da Grand Theft Auto: le strade sono disseminate di passanti e vetture che potremo rubare, rampe per spiccare salti e luoghi nei quali potremo attivare delle missioni secondarie con le quali guadagnare qualche soldo. Purtroppo nella versione del gioco da noi esaminata la mappa con le strade della città non è attiva, ed abbiamo sperimentato dei problemi di orientamento soprattutto nel capire come raggiungere i vari luoghi in cui iniziare ogni missione: una volta attivata la mappa nel gioco finale questo non dovrebbe più costituire un problema.

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Non appena ci troveremo ad affrontare dei nemici con le nostre armi, la reminiscenza di un altro famoso titolo ci viene alla mente: Max Payne. La componente sparatutto è infatti quella che ha il peso di gran lunga maggiore nell'economia di gioco, ed è ovvio che gli sviluppatori abbiano preso ispirazione da uno dei migliori sparatutto del passato. Il sistema di controllo è quello di un classico sparatutto in terza persona con aiuto alla mira semi-automatico, ma oltre che sparare semplicemente ai nostri nemici potremo schivare le loro pallottole attivando una sorta di modalità "bullet-time" durante la quale il tempo rallenta e potremo far compiere a Ramiro evoluzioni acrobatiche mantenendo nel contempo la possibilità di mirare e sparare ai nostri nemici. A questo gli sviluppatori hanno inserito molte caratteristiche inedite, tutte atte a rendere le sparatorie più divertenti e soddisfacenti. Potremo ad esempio compiere determinati colpi speciali come l'"Occhio di Bue", che consiste nel premere il grilletto con il giusto tempismo per uccidere i nemici con un unico colpo alla testa, oppure il "Mosca sul Muro", che consiste nel realizzare il colpo precedentemente descritto mentre si spicca un salto mortale in aria: l'utilizzo con successo di questi colpi speciali ci permetterà di guadagnare dei power-ups extra che daranno poi accesso ad un altro tipo di mosse speciali, ognuna contraddistinta da un'icona, l'attivazione delle quali ci garantirà una potenza in grado di distruggere numerosi nemici contemporaneamente.

Alcuni esempi di questi power-ups sono quello della chitarra, che ci doterà di due custodie di chitarra che vomitano fuoco ad una velocità altissima e con le quali potremo annientare velocemente chiunque, oppure la mossa "tornado" grazie alla quale Ramiro si trasformerà in una trottola sputafuoco, oppure la mossa del "toro", che permetterà al protagonista di sbaragliare i nemici correndogli addosso ed investendoli come si trattasse di un toro infuriato. La spettacolarità dei combattimenti è decisamente molto alta, e ricorda molto da vicino le pazze sparatorie viste nei film di Robert Rodriguez come El Mariachi, Desperado e C'Era una Volta in Messico. Saremo impegnati in cruente sparatorie sia durante le missioni che nel nostro vagabonare per la città: infatti disseminati per le strade potremo trovare degli speciali "gettoni" che una volta presi trasformeranno tutti i passanti in una folla assassina affamata di sangue, ed il nostro compito sarà quello di sgominarne il più alto numero possibile all'interno di un certo limite di tempo, per ottenere denaro ed oggetti extra. Si tratta di una esperienza da provare, una furia distruttoria divertentissima condita da musiche di sottofondo miste tra stile messicano ed hip hop molto ben realizzate.

Purtroppo dal punto di vista grafico gli sviluppatori non sembrano essersi impegnati tanto quanto per la giocabilità: i modelli dei personaggi, dei palazzi e dei veicoli sono tutti piuttosto poveri di poligoni, con textures oscillanti dal buono al mediocre. Le buone animazioni dei personaggi e l'ottimo design "fumettoso" di personaggi ed ambientazioni fanno perdonare in parte questa pecca, ma con un motore grafico più solido (ci viene ad esempio in mente quanto fatto da Pandemic con Mercenari, tanto per rimanere nello stesso genere), avrebbe reso il gioco davvero irrinunciabile.

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Vamos amigos!
Tutti gli amanti degli action games e sparatutto in terza persona dovrebbero tenere d'occhio questo Total Overdose: nonostante le non eccelse doti tecniche, l'ottima commistione di generi, le interessanti e divertenti trovate di gameplay e l'atmosfera "caliente" di cui gli sviluppatori hanno permeato il gioco lo rendono un titolo decisamente originale, capace di elevarsi dalla media e di farsi ricordare anche dai giocatori più esigenti. Occhi aperti quindi per l'uscita nei negozi, prevista a metà settembre.


Ringraziamo DDE per la collaborazione.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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