Recensione - Battlestations: Midway
Anche se ricordassimo poco di quello che ci è stato insegnato a scuola, ormai potremmo dirci dei veri esperti di Seconda Guerra Mondiale, perché abbiamo rivissuto i momenti chiave del conflitto e le varie operazioni belliche nei molti giochi realizzati finora. C'è però tutta una parte del conflitto che è stata fino ad oggi celata ai nostri joypad, ossia la campagna nei mari del Pacifico che ha visto coinvolte le forze americane e quelle giapponesi, iniziata con l'attacco nipponico a Pearl Harbor e culminata con la battaglia di Midway. Battlestations: Midway si pone l'obiettivo di raccontarci questi eventi, facendoceli vivere dal punto di vista della recluta della marina Henry Walker, che, come ci mostrano una serie di filmati in computer grafica, inizia come artigliere durante l'attacco di Pearl Harbor per fare poi una carriera lampo di successo in successo, fino ad arrivare a comandare le migliori navi da battaglia della flotta americana.
Giochiamo alla battaglia navale
L'obiettivo dello studio ungherese di Eidos, i realizzatori del gioco, era quello di metterci al comando di intere flotte aeronavali, con la possibilità sia di fungere da orchestratori strategici, dando ordini e decidendo sul posizionamento di tutte le unità, che di poterci calare al comando dei singoli mezzi coinvolti nella battaglia per giovare anche di una sana dose di azione bellica diretta. E ci sono decisamente riusciti, realizzando un gioco di guerra diverso da tutto quello che abbiamo visto finora (beh, tranne forse che per chi ha giocato al mitico Carrier Command sull'Amiga).
La modalità Campagna di Battlestations: Midway è ambientata nei mari del Pacifico ed ha inizio con l'attacco a Pearl Harbor, durante il quale ci troveremo a bordo di una piccola imbarcazione sulla quale dovremo difenderci a suon di mitra dagli aerei giapponesi ed avremo anche l'opportunità di affondare un sottomarino nemico imparando ad utilizzare le bombe di profondità. Se l'inizio è concitato, quello che viene dopo non è da meno, visto che prenderemo parte alle più importanti battaglie della guerra del Pacifico. Vivremo in tutto 11 missioni, un pò pochine visto che a difficoltà normale la campagna è completabile sotto la decina d'ore. Alla campagna si accostano però una serie di sfide singole incentrate sull'utilizzo di varie unità belliche sia americane che giapponesi, e soprattutto una modalità multiplayer che ci permetterà di confrontare le nostre doti tattiche contro altri giocatori online.
Controllo totale
Oltre la storia e la struttura del gioco, la caratteristica più interessante di Battlestations: Midway è il sistema escogitato dagli sviluppatori per permetterci di avere il controllo di battaglie in cui sono coinvolte decine di unità tra aerei, navi e sommergibili, consentendoci allo stesso tempo di immergerci nell'azione pilotando le singole unità ed usando i loro armamenti.
Il concetto è semplice: in ogni momento possiamo "saltar dentro" ogni unità coinvolta nella battaglia, con la possibilità di controllarla direttamente oppure impartire degli ordini di attacco, di difesa di un'altra unità o di ritirata. Pilotando direttamente navi, aerei e sommergibili potremo controllarne il movimento ed utilizzare direttamente i sistemi di armamento, ma in ogni momento potremo passare ad un'altra unità lasciando il controllo di quella precedente alla CPU. Dovremo quindi sempre tenere sotto controllo la situazione generale impartendo i giusti ordini ai vari mezzi, e quando vogliamo potremo ingaggiare battaglie aeree (il sistema di controllo risulta più efficace del Blazing Angels di Ubisoft) contro caccia nemici oppure tuffarci in picchiata sulle navi nemiche per lasciare dei ricordini esplosivi.
I mezzi acquatici pilotabili sono davvero molti: si va da piccoli motoscafi siluranti a navi da battaglia dotate di mitragliatori e cannoni antiaerei, passando per sottomarini fino ad arrivare a navi portaerei. Ognuno di questi può essere danneggiato in diversi modi, ed un pratico menu ci permette di assegnare personale alla riparazione dei vari danni subiti. Una cosa interessante è proprio il danneggiamento delle navi: se siluriamo una nave nemica colpendola in un punto dello scafo, il personale di bordo isolerà la sezione interessata sigillando la falla, quindi la volta successiva dovremo cercare di colpire un altro punto, altrimenti sortiremo dei danni minimi. Per quanto riguarda gli aerei potremo far decollare dalle portaerei squadriglie di caccia, bombardieri o siluranti, a seconda della strategia adottata e dei nemici che ci troviamo di fronte. Una pratica mappa dell'area di guerra ci permette poi di tenere sotto controllo il posizionamento di tutte le unità amiche e nemiche, per poter gestire al meglio la battaglia.
Insomma si tratta di pane per i denti dei giocatori più esigenti e desiderosi di strategia e simulazione, seppur l'aspetto simulativo non sia estremizzato: chi preferisce un tipo di gioco maggiormente arcade ed impostato sull'azione, potrebbe trovarsi spaesato. Purtroppo però anche gli amanti della strategia non potranno far a meno di notare il maggior lato negativo del gioco insieme alla brevità della Campagna: anche se le cose che accadono sul campo di battaglia sono molte, a volte si fatica a sentire l'eccitazione per la battaglia perché le lunghe distanze che possono separare i mezzi creano dei momenti di "calma" durante i quali aspettiamo che i nostri mezzi abbiano raggiunto l'obiettivo. Inoltre può capitare sovente che si creino dei "momenti di ripetitività" che tendono ad annoiare il giocatore: ad esempio durante l'attacco aereo ad una corazzata nemica, la continua routine "lancia gli aerei - attacca - riportali alla portaerei per il rifornimento" può diventare logorante, ma fortunatamente questo non accade in tutte le missioni.
La flotta va online
Altro fiore all'occhiello del gioco è la modalità multiplayer online: Battlestations: Midway ci fornisce 9 scenari multigiocatore, riproduzioni di altrettante famose battaglie del pacifico, in cui i giocatori si dividono in due squadre tra Giappone ed USA. Il numero massimo di giocatori contemporanei è di 8, i quali dovranno dividersi in due squadre per gestire i vari mezzi coinvolti nella battaglia, ma anche giocare 1 contro 1 è estremamente divertente, perché avrete il controllo di tutta la flotta contro l'altro giocatore e lo scontro diventerà molto più strategico. La durata media delle partite online è superiore a quella dei classici giochi multiplayer, e potrete arrivare anche ad un'ora di gioco per una sola partita. Se avete altri amici con i quali giocare, il divertimento è assicurato.
Grafica ed audio imbarcano acqua
Sia sul fronte grafico che quello audio, il titolo Eidos non brilla particolarmente. Seppur riprodotti realisticamente, i mezzi presenti negli scenari non ci danno l'impressione di essere stati realizzati per una console di nuova generazione, e questo potrebbe essere giustificato dal fatto che il gioco era inizialmente in sviluppo per la prima Xbox. Le textures sono in bassa risoluzione e non sono presenti effetti degni di particolare nota: fortunatamente però anche nelle situazioni più affollate il framerate resta sempre stabile.
Sul fronte audio riportiamo effetti sonori nella norma, ma in presenza di un impianto DD5.1 manca la sensazione di avvolgimento che si prova in altri titoli di guerra. Il parlato durante le missioni ed i filmati d'intermezzo è interamente in inglese e, anche se è possibile attivare i sottotitoli in italiano, questo va a scapito dell'immersività del titolo. Unica eccezione sono le missioni tutorial che ci permettono di fare pratica con i controlli di base: queste presentano il parlato in italiano.
In conclusione, Battlestations: Midway mantiene efficacemente la promessa di metterci alla guida di imponenti flotte aeronavali, permettendoci di decidere le strategie di attacco e contemporaneamente di tuffarci nell'azione mettendoci al comando delle singole unità coinvolte (un plauso particolare va ai combattimenti aerei che risultano anche più convincenti di titoli incentrati solo su questo aspetto). Purtroppo la valutazione globale è trattenuta dal comparto grafico di livello sufficiente, dalla limitata lunghezza della campagna single-player e dalla natura ripetitiva di alcune missioni. Consigliato agli amanti della strategia bellica e della storia della Seconda Guerra Mondiale. 7.4
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