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Two Point Museum

Recensione - Two Point MuseumXbox Series X | S DigitalGame

I britannici Two Point Studios si stanno ormai facendo un nome per la produzione di un certo tipo di giochi gestionali ormai giunti al loro terzo capitolo dopo gli episodi "Hospital" e "Campus". Con Two Point Museum il focus è ora sulla gestione museale: scopriamo insieme se questa formula, finora rivelatasi vincente, funzioni anche in questo contesto.
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Il Gioco

Non nego che i gestionali siano tra i generi che preferisco in assoluto. Un gestionale per essere interessante deve avere un sistema di controllo semplice e un gameplay immersivo e non ripetitivo. La serie Two Point ha mostrato di avere, nei precedenti capitoli, entrambe queste caratteristiche, dando vita ad esperienze estremamente longeve e divertenti. Inoltre aggiungeva una terza caratteristica: la leggerezza. I giochi avevano un taglio arcade e simpatico, con una grafica e uno stile molto fumettoso. Two Point Museum è l’ultima fatica dei Two Point Studios e racchiude tutto lo spirito dei capitoli passati. Il giocatore assume il ruolo di un magnate che deve gestire un museo e portarlo al massimo splendore, curando minuziosamente ogni aspetto, dalla pianificazione dell’esposizione alla gestione delle finanze. Il gioco fa tesoro delle esperienze passate della serie, offrendo una miscela ben calibrata di sfida e divertimento.

MX Video - Two Point Museum

Two Point Museum appartiene al genere dei gestionali e richiama anch’esso, come i passati capitoli, illustri titoli del passato, come Theme Park e Theme Hospital. Il prodotto si distingue sia per il particolare stile grafico sia per le complesse meccaniche di gameplay. La scelta di richiamare tali titoli storici, è sintomatica dell'intento degli sviluppatori di rivolgersi non solo ai nuovi giocatori ma anche agli appassionati di vecchia data che cercano ricordi nostalgici nelle loro esperienze di gioco. Come per i giochi menzionati in precedenza, al giocatore viene presentato un edificio completamente vuoto e pochi oggetti da inserire. Successivamente, possiamo assumere personale suddiviso in quattro categorie: gli specialisti come archeologi, botanici, specialisti del soprannaturale ecc., addetti alla manutenzione che mantengono pulito l'ambiente o riparano i macchinari e le attrezzature, assistenti che possono essere impiegati nelle biglietterie o nei chioschi di souvenir e guardie di sicurezza incaricate di prevenire furti e mantenere l’ordine fra i visitatori.

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Ottenuta la tipologia di oggetto che il giocatore vuole inserire nel suo museo (come ad esempio dei fossili), è possibile suddividere lo spazio in varie stanze e decorarle a tema. Uno dei pilastri fondamentali per massimizzare il profitto è dato dal coinvolgimento, che aumenta man mano che i reperti vengono inseriti in una stanza e questa viene arredata a tema. La varietà degli ambienti che possono essere creati all'interno del museo offre un'interessante opportunità per sperimentare diverse configurazioni e sfide. Ogni stanza può essere personalizzata fino al minimo dettaglio, permettendo ai giocatori di esprimere la propria creatività e di trovare modi innovativi per coinvolgere i visitatori. L'organizzazione dello spazio interno è cruciale per garantire una visita piacevole e ordinata, prevenendo disorientamento e migliorando la fruibilità del museo. Il tutto però a patto di sbloccare nuovi oggetti mediante una valuta virtuale chiamata Kudosh e che si può accumulare sviluppando il museo e portando a termine le missioni.

La gestione del museo non si limita però all'esposizione dei reperti. Sono presenti diverse altre stanze, come ad esempio quelle dedicate all’intrattenimento dello staff, i bagni ovviamente, la sala souvenir dove i visitatori possono acquistare ricordi e così via. La presenza di diverse stanze funzionali sottolinea l'importanza di considerare tutti gli aspetti del funzionamento di un museo. Non basta semplicemente mostrare reperti storici o d'importanza culturale; bisogna anche preoccuparsi del benessere dello staff, della soddisfazione dei visitatori e dell'efficienza operativa. La sala souvenir rappresenta un'opportunità di guadagno extra e di arricchimento dell'esperienza dei visitatori, mentre le stanze di formazione del personale assicurano che il museo sia sempre gestito al meglio.

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In Two Point Museum sono presenti due modalità: campagna e libera. La modalità libera permette di costruire liberamente il proprio museo senza limitazioni, mentre la Campagna offre un’introduzione e una progressione lenta nelle meccaniche del gioco, includendo novità principali sulla gestione finanziaria e una nuova funzione chiamata “spedizioni”. Attraverso le spedizioni, il giocatore può sbloccare vari miglioramenti e oggetti da esporre mediante specifiche missioni. Una mappa estesa di una località remota permette di inviare un elicottero fornito al museo e un determinato numero di membri del personale in base alla missione. Trascorso un certo tempo, variabile a seconda della complessità, viene sbloccato un nuovo oggetto da esporre, con un fattore rarità e un valore casuale.

Le due modalità di gioco offrono approcci diversi in base alle preferenze dei giocatori. La modalità libera è perfetta per coloro che amano la creatività illimitata e vogliono sperimentare senza restrizioni, mentre la campagna guida il giocatore attraverso una narrazione strutturata, introducendo gradualmente nuove sfide e meccaniche. Le spedizioni aggiungono un elemento di avventura e scoperta, permettendo ai giocatori di ampliare costantemente la collezione del museo e di mantenere vivo l'interesse.

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Una seconda novità della serie è la gestione economica. È possibile modificare e impostare i prezzi di vari beni e servizi venduti all’interno del museo, oltre al prezzo del biglietto d’ingresso. Ulteriore fonte di guadagno sono i raccoglitori di donazioni, dove i visitatori possono lasciare denaro extra rispetto al costo del biglietto. La gestione economica rappresenta una sfida cruciale per il successo del museo. Impostare correttamente i prezzi può fare la differenza tra un bilancio positivo e uno negativo. I raccoglitori di donazioni offrono una via supplementare per ottenere fondi, incentivando i visitatori a contribuire ulteriormente. Questa dinamica aggiunge una dimensione strategica al gioco, dove le decisioni finanziarie devono essere ben ponderate per assicurare la sostenibilità e la crescita del museo. Durante il gioco possono poi verificarsi imprevisti che influenzano positivamente o negativamente la struttura gestita. Visite di VIP con occhio critico o ispezioni sanitarie possono portare a sanzioni o premi in denaro, a seconda delle condizioni rilevate.

Amore

Un gestionale leggero e divertente

- Uno dei principali punti di forza di Two Point Museum è senza dubbio la sua semplicità e leggerezza che permette ai giocatori di affrontare la partita con facilità senza mai annoiarsi. Durante tutta la durata del gioco, uno speaker accompagna i partecipanti con notizie umoristiche e paradossali, accompagnate da una serie di temi sonori che richiamano i giochi del passato già menzionati in precedenza. Tutti i modelli poligonali sono realizzati con cura e con quell’impronta cartoonistica tipica della serie. Un gioco estremamente arcade che però riesce a non annoiare quasi mai.

Gestione finanziaria approfondita

- Una novità significativa introdotta in questo capitolo riguarda la gestione finanziaria. È ora possibile controllare ogni aspetto del management del museo: dai prezzi dei biglietti, ai prezzi dei singoli oggetti nel negozio di souvenir, fino al costo delle bevande nei distributori automatici. Questa novità offre una nuova sfida per chi vuole gestire realmente tutti gli aspetti della simulazione.

Perfezionato in tutti gli aspetti

- Se avete già giocato i capitoli precedenti, questo è il capolinea della serie. Tecnicamente avanzato, ottimizzato nel gameplay e impeccabile nell'esecuzione, è difficile immaginare ulteriori miglioramenti. Two Point Museum rappresenta il punto più alto finora raggiunto, offrendo la migliore esperienza possibile per un gestionale di questo tipo. Quando Two Point Park?

Odio

Un po’ sempre la stessa cosa.

- Il principale problema nonostante tutto quanto detto sopra è dato dal fatto che si tratta di un more of the same dei giochi precedenti. Two Point Museum, nel suo zoccolo duro, è, seppur migliorato in molti aspetti, sostanzialmente identico ai capitoli precedenti.

Curva di apprendimento dei comandi abbastanza ripida.

- Ho trovato i primi momenti di gioco, pad alla mano, piuttosto frustranti. Two Point Museum ha una curva di apprendimento delle meccaniche e dei comandi piuttosto elevata, non tutte le opzioni sono intuitivamente e semplicemente raggiungibili con le combinazioni di tasti proposte. Tuttavia una volta presa la mano, il tutto diventa più che giocabile.

Tiriamo le somme

Two Point Museum perfeziona ulteriormente la serie di giochi gestionali, eliminando i difetti presenti nei titoli precedenti e migliorando il gameplay con l'introduzione della gestione finanziaria e delle spedizioni. Considerando il prezzo budget, raccomando l'acquisto a tutti gli appassionati dei giochi gestionali, compresi coloro che hanno già esperienza con i titoli antecedenti.
8.5

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
Pixer: Da ragazzino ho amato i vari titoli a tema Theme (concedetemi il giochino di parole) della compianta Bullforg (concedetemi di maledire EA). Quindi per me questo studio è una manna dal cielo. Nonostante sia consapevole che si rischi di proporre una formula sempre più ripetitiva, nonostante le ambientazioni diverse. Però c'è da dire una cosa: i titoli vengono venduti già al day one a prezzi budget. E secondo me non è una cosa da poco. Perché pur essendo un gioco di nicchia, o quasi, è comunque un'esperienza completa. Che altri publisher non avrebbero sicuramente venduto a sto prezzo. Detto ciò, appena finisco Two Point Campus, acquistato nell'edizione super figa (e pagata una miseria), recupererò anche questo.
P 15-03-2025 10:46
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