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A Quiet Place: The Road Ahead

Recensione - A Quiet Place: The Road AheadXbox Series X | S DigitalGame

Il franchise di A Quiet Place inserisce nel proprio universo anche il primo videogioco, sviluppato dagli italianissimi Stormind Games. In un mondo in cui anche un sussurro può fare la differenza fra la vita e la morte, gli sviluppatori provano a trasmettereci queste sensazioni con un gameplay che contiene una chicca che non vedevamo dai tempi di Alien Isolation e dalla sua integrazione con Kinect.
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Il Gioco

Per chi non avesse mai visto i film della serie "A Quiet Place," ecco un breve riassunto degli eventi della serie: la Terra è stata invasa da una specie aliena estremamente aggressiva, fatta di esseri mostruosi ciechi ma dotati di un udito finissimo, i quali hanno sterminato gran parte della popolazione mondiale. L'unico modo per sopravvivere è rimanere totalmente silenziosi, evitando qualsiasi suono che possa attirare la loro attenzione.

In questo contesto si inserisce A Quiet Place: The Road Ahead, sviluppato dai catanesi Stormind Games, già autori dell'apprezzata serie Remothered e del più recente Batora: Lost Heaven; il gioco narra la storia di Alex, una ragazza costretta a lasciare il suo rifugio dopo una serie di alterchi a seguito della tragica morte del suo compagno. Alex soffre di asma, una condizione che diventa critica quando deve fronteggiare direttamente le creature oppure attraversa per troppo tempo ambienti molto polverosi. L'asma peggiora col tempo e il suo decorso è indicato con un'icona a forma di polmone nell'angolo in alto a sinistra dello schermo; questa icona cambia colore dal bianco (tutto ok) al rosso, fino a causare alla protagonista una crisi asmatica che ovviamente provoca rumore, attirando le creature. Nel corso del gioco, l'asma può essere gestita tramite pillole, che devono essere consumate sul momento e forniscono un sollievo immediato, o inalatori, che possono essere invece trasportati nell'inventario. Gli inalatori ripristinano lo stato dei polmoni alla condizione iniziale, mentre le pillole ripristinano solo una piccola quantità di salute.

MX Video - A Quiet Place: The Road Ahead

A Quiet Place: The Road Ahead un è un gioco in prima persona story driven e senza alcuna modalità multiplayer, che ci offre quattro livelli di difficoltà a seconda delle necessità del giocatore: Il livello Facile è pensato per chi vuole seguire principalmente la storia con una minore probabilità di essere individuati dalle creature, ed include anche una funzione speciale chiamata "concentrazione" che permette di localizzare i nemici in qualsiasi momento. C'è poi la modalità Normale, che offre un'esperienza bilanciata, mentre quella Difficile presenta risorse scarse e creature implacabili che non perdonano se veniamo scoperti. Infine c'è la modalità più impegnativa, chiamata Sopravvivenza, che è la più fedele alla serie cinematografica e la più realistica. Questa richiede che abbiamo un microfono sempre attivo, e le creature ci attaccheranno al minimo rumore ambientale non solo nel gioco, ma anche in casa nostra. Sicuramente la modalità più punitiva e hardcore.

Come nei film della serie, l'obiettivo principale è sopravvivere facendo il minimo rumore possibile. Il meccanismo principale impiegato per creare tensione si basa sul fatto che tutte le ambientazioni sono ricche di oggetti disseminati nei punti più disparati, come lattine o scatole, che emettono suoni quando vengono toccati anche solo di striscio. Inoltre, sono presenti vari tipi di superfici a seconda del luogo in cui ci troviamo, che producono rumori differenti in base alla velocità con cui ci muoviamo su di esse, ed è importante quindi dosare la velocità della camminata tramite la pressione più o meno marcata della levetta analogica sinistra. Non va poi trascurato il fatto che ogni porta che apriamo genera un proprio suono.

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Ad un certo punto del gioco ad Alex viene consegnato un fonometro, che mostra quanto rumore si sta facendo e quanto tempo manca prima che una creatura si accorga della presenza di Alex e la attacchi. Non c'è modo di uccidere queste creature né di scappare: se si viene individuati, è inevitabilmente game over e si deve ricaricare il check point più recente. Salvataggi automatici che sono abbastanza frequenti e che a difficoltà normale consentono di non dover ripetere sezioni troppo lunghe. Il fonometro è dotato di tre caselle rosse che si illuminano in base al livello di minaccia: Zero caselle significa che ci si trova in un'area sicura dove è possibile parlare e fare rumore liberamente, una casella illuminata invece, indica che dobbiamo fare silenzio perché le creature possono individuare il nostro personaggio; con tre caselle rosse attivate, se si emette un ulteriore rumore, la creatura arriva e ci uccide.

La caratteristica più affascinante di A Quiet Place: The Road Ahead è, però, senza dubbio quella che permette di rilevare i suoni dell'ambiente reale attorno a noi quando il microfono delle cuffie è attivato. Questa funzione è ovviamente opzionale, tranne che nella modalità Sopravvivenza dove diventa obbligatoria. Simile a quanto visto in Alien Isolation, basta il miagolio di un gatto nella stanza in cui ci troviamo, che diventa subito game over. Come ulteriore plus, nel gioco sono presenti numerosi collezionabili sotto forma di giocattoli o musicassette. Inoltre è possibile approfondire la lore degli eventi leggendo le numerosissime note sparse in tutto il gioco.

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Il comparto video è molto gradevole, sono anche presenti due modalità: una orientata alle prestazioni con una risoluzione di 1440p a 60 FPS e un'altra orientata alla qualità a 30 FPS in 4K su Series X, mentre su Series S è presente un solo preset grafico a 1440p a 30 FPS. A mio parere, a livello visivo è presente una marcata differenza fra le modalità Performance e Qualità, anche se entrambe offrono una serie di effetti visivi molto curati. Tuttavia, ciò che colpisce maggiormente è il comparto audio, cruciale per un gioco in cui è fondamentale evitare di fare rumore. Nel gioco sono presenti dialoghi parlati per rendere l'esperienza più accessibile, a differenza dei film in cui si usa il linguaggio dei segni sottotitolato.

Amore

Con il microfono tutto è più immersivo

- Sicuramente la feature migliore di A Quiet Place: The Road Ahead è quella che coinvolge l’uso del microfono. La meccanica non è completamente innovativa, tra i giochi a cui ho giocato la ricordo per la prima volta in Alien Isolation. Consiste nel fatto che le creature percepiscono i suoni nell'ambiente reale intorno al giocatore e reagiscono ad essi in modo realistico. Attivare questa funzione rende sicuramente il gioco più teso e aggiunge un livello di difficoltà leggermente superiore, comunque proporzionato al livello di difficoltà generale che scegliamo all'inizio del gioco. Raccomando vivamente di attivare questa opzione.

Impegnativo il giusto, con il giusto livello di tensione

- Il gioco offre un livello di sfida adeguato, senza momenti di noia o fasi in cui ci si ritrova a vagare senza meta alla ricerca di una chiave o della combinazione di una serratura. La progressione è fluida e include diversi momenti cinematografici, almeno a difficoltà normale. A difficoltà più elevate, invece, la modalità survivor diventa estremamente impegnativa per gli esperti del genere. Quasi inesistenti sono i jumpscare, il che rende l'esperienza molto piacevole anche per chi non ama particolarmente l'horror.

Odio

Troppi oggetti disseminati a caso

- Nel tentativo di aumentare la tensione del gameplay, gli sviluppatori hanno inserito numerosi oggetti che causano rumore in tutti gli ambienti. Tuttavia, questa scelta finisce per compromettere l'immersione nel gioco, rendendo il contesto artificioso. È importante ricordare che ci troviamo in un mondo progettato per essere il più silenzioso possibile. Pertanto, vedere decine di lattine sparse casualmente sui gradini della scala di una casa o lungo un passaggio ciottolato disturba notevolmente l'atmosfera e l'immersione nel gioco.

Le creature sono cieche oppure no?

- Come ulteriore approfondimento, le creature antagoniste del gioco sembrano meno cieche di quanto ci si aspetti. Nelle fasi in cui bisogna condividere uno spazio con loro, queste mostrano una notevole consapevolezza della posizione del giocatore, muovendosi quasi sempre nella sua direzione. Anche questo aspetto è probabilmente causato dall'esigenza di mantenere alta la tensione; tuttavia, pur ammettendo che possa funzionare sotto certi aspetti, compromette il realismo delle varie situazioni.

Bug, crash e problemi vari

- Al momento, A Quiet Place: The Road Ahead è afflitto da numerosi bug, glitch e vari problemi che potrebbero essere risolti in futuro, ma che attualmente risultano piuttosto fastidiosi. Durante la mia sessione di gioco, è successo almeno un paio di volte che il gioco tornasse alla dashboard. Inoltre le famigerate lattine, dopo essere state colpite, cominciano a volte a ruotare vorticosamente su sé stesse in maniera innaturale, causando un rumore molto forte e ripetuto e portando inevitabilmente al game over.

Tiriamo le somme

A Quiet Place: The Road Ahead non è un gioco destinato a essere ricordato per il suo gameplay o per la trama originale, ma riesce comunque a divertire. Considerando il prezzo contenuto di 30 euro, è una valida scelta sia per gli appassionati dei thriller che per coloro che cercano un'esperienza innovativa grazie alla particolarità del gameplay attivato tramite microfono. Bisogna solo tapparsi un po’ il naso di fronte ad alcune forzature.
7.5

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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