Recensione - Clair Obscur: Expedition 33

Il Gioco
Clair Obscur: Expedition 33 ci vede muovere i nostri passi in una versione alternativa della Belle Epoque francese, in una città chiamata Lumière, che rappresenta una Parigi colpita da un cataclisma noto come la Frattura. Un monolito domina ora il mondo, e ogni anno su questa enorme parete di roccia viene dipinto da una Pittrice un numero che diminuisce progressivamente. Quando il numero cambia, tutti quelli che hanno un'età superiore al numero dipinto scompaiono inevitabilmente. Per cercare di interrompere questo processo, ogni anno viene inviata una nuova spedizione con lo scopo di fermare la Pittrice; tutte le precedenti hanno fallito, e stavolta è il turno della Spedizione 33.Questa è la trama introduttiva di Clair Obscur: Expedition 33, titolo di debutto dei francesi Sandfall Interactive. I protagonisti principali sono gli avventurieri Gustave, Maelle e Lune, a cui si aggiungeranno ulteriori personaggi nel corso della storia. Ogni personaggio possiede caratteristiche distintive che includono punti di forza e di debolezza specifici, permettendo al giocatore di costruire la propria squadra secondo le preferenze personali. Gustave, per esempio, è specializzato nel Sovraccarico, un'abilità che accumula potere con ogni colpo inferto fino a rilasciare un attacco devastante. Lune, invece, rappresenta la “maga” della spedizione, con capacità di incantesimi elementali e curativi di grande efficacia.
MX Video - Clair Obscur: Expedition 33
Clair Obscur: Expedition 33 appartiene alla categoria dei JRPG a turni, sebbene il sistema di combattimento sia parzialmente ibridato con elementi in tempo reale grazie all'inclusione di un meccanismo di parate e schivate. La funzione di parata consente, tramite la pressione di un pulsante sul controller con il giusto tempismo durante gli attacchi nemici, di contrattaccare infliggendo danni notevoli agli avversari. Allo stesso modo, anche il salto e la cosiddetta "Parata Sfumata" permettono di contrattaccare causando danni. La schivata, invece, più semplice da padroneggiare, permette esclusivamente di evitare il colpo senza infliggere danni agli avversari. Ho trovato la curva di apprendimento di queste meccaniche piuttosto ripida, anche perché ogni nemico ha il suo ventaglio di attacchi con i loro ritmi specifici, e diventa complicato ricordarseli tutti.
Una componente aggiuntiva in tempo reale consiste nei Quick Time Events che caratterizzano gli attacchi eseguiti dai membri del gruppo e che sono fondamentali per causare i danni più elevati. È necessario, infatti, attivare i poteri dei vari personaggi e premere il tasto A con il giusto tempismo per completare l'attacco in maniera ottimale. Un errore può avere conseguenze negative, fino a danneggiare lo stesso gruppo. Un'altra caratteristica è poi l'abilità Mira, che permette di attaccare in modalità libera i diversi avversari con cui il giocatore si confronta. Questa abilità è particolarmente utile per eliminare gli scudi di un nemico o colpirne i punti deboli.

Il sistema di progressione dei vari personaggi può inizialmente apparire complesso e disordinato, ma ci viene in aiuto un sistema di preferiti e di filtri che ne facilita l’organizzazione, permettendoci di districarci tra le numerose opzioni disponibili, soprattutto nelle fasi avanzate del gioco. I tre elementi fondamentali intorno a cui ruota tutto il sistema di progressione di Clair Obscur: Expedition 33 sono i Picto, i Lumina e le abilità, oltre al consueto sistema a livelli che consente di incrementare le capacità di base dei personaggi. Non esiste invece un sistema di equipaggiamento come negli RPG classici, le uniche possibilità sono date dalle armi che diventano più potenti man mano che il gioco avanza. Non ci sono invece le armature, e non è nemmeno presente un vero sistema di mercato, con i vari mercanti in giro per il mondo che vendono oggetti ma non armi.
I Picto sono oggetti speciali raccolti durante l'esplorazione o dopo aver sconfitto determinati mostri, che, una volta equipaggiati, conferiscono abilità particolari. La caratteristica distintiva dei Picto risiede nel fatto che i poteri ai quali ci danno accesso (Lumina) possono essere "appresi" dopo aver completato quattro combattimenti, permettendoci così di equipaggiare il Picto su un altro personaggio e ripetere il processo.

I Lumina rappresentano l'essenza dei Picto, e per essere equipaggiati richiedono il consumo di Punti Lumina. Questi punti possono essere trovati durante l'esplorazione e assegnati al campo base interagendo con il Curatore, un personaggio speciale che consente di potenziare personaggi e armi. Ogni Lumina ha un costo, e può essere equipaggiata fino all'esaurimento dei punti disponibili. Le abilità invece sono i veri poteri che i personaggi possono utilizzare durante i combattimenti. È permesso equipaggiarne un massimo di sei e vengono sbloccate con un apposito albero al passaggio di livello.
Il gioco ha uno sviluppo lineare nelle prime fasi e successivamente, soprattutto nell'end-game, diventa più simile a un open world. Tutti i nemici sono visibili nell'ambiente ed è possibile scegliere se affrontarli oppure evitarli (niente incontri casuali, dunque). È possibile attaccarli preventivamente per ottenere il primo turno, mentre se si viene colti di sorpresa occorre difendersi. La mappa di gioco è molto grande con molte possibilità di esplorazione. Raggiunta una determinata fase, la mappa diventa interamente esplorabile e il gioco si trasforma in una caccia a nemici sempre più potenti che rilasciano equipaggiamenti migliori per sconfiggere mostri più forti. Ho completato la campagna principale in circa 28 ore, correndo un po’ sul finale. Gli sviluppatori stimano ulteriori 30 ore di gioco per completarlo al 100% grazie alla quantità di attività disponibili: dalla caccia ai mostri, allo sviluppo della storia personale dei vari personaggi, alla ricerca dei Gestral smarriti e dei dischi con la colonna sonora.

Dal punto di vista tecnico, il gioco presenta una notevole cura. Ho avuto l'opportunità di testarlo sia su Series X che su Series S, trovando poche differenze a parte il frame-rate. Un aspetto critico riguarda la presenza del fuoco in 2D in alcuni luoghi, che appare "spalmato" e si orienta in base alla visuale. Non ho rilevato altri difetti grafici significativi, né bug rilevanti. Il sistema di salvataggio automatico è frequente e ogni partita conserva tre salvataggi precedenti come backup, permettendo così di recuperare sempre il progresso senza dover ricominciare da capo.
Va inoltre sottolineata la colonna sonora, che risulta di altissimo livello e ben curata, con temi che si integrano perfettamente con l'ambientazione e le situazioni del gioco. Consiglio ai più puristi, inoltre, di giocare con l’audio in lingua francese, così da godere dell’esperienza in modo più fedele possibile. Come ultima cosa, va ricordato che è stato appena annunciato che l’intera opera riceverà un adattamento live action cinematografico nel prossimo futuro, e non posso che dire che è una scelta azzeccata vista l’estrema qualità della storia che viene narrata.

Commenti
Discussione ripulita. Ragazzi ormai dovreste saperlo, se vi iscrivete al sito solo per piantare grane, qui durate poco.