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Clair Obscur: Expedition 33

Clair Obscur: Expedition 33 - visto alla gamescom

Tra i titoli visti alla gamescom c'era anche la nuova IP di Sandfall Interactive, Clair Obscur: Expedition 33; il team francese era ospite del booth Xbox visto che il gioco arriverà sul Game Pass, e ci hanno invitati per una dimostrazione approfondita del gioco. Ecco cosa abbiamo visto!
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Clair Obscur: Expedition 33 è senza dubbio un titolo interessante, per molti motivi. Basta un'occhiata ai trailer diffusi finora per capire che, dal punto di vista artistico, siamo di fronte ad un'opera notevole, ma anche le meccaniche di gameplay promettono di dare molte soddisfazioni, soprattutto agli amanti dei JRPG e di Final Fantasy in particolare. Nonostante il team Sandfall Interactive sia francese, l'ispirazione per il loro titolo di debutto sono infatti proprio gli RPG Giapponesi. Un'altra forte ispirazione per il gioco è il periodo della Belle Époque francese, che influenza l'intera direzione artistica del gioco con splendide visuali ed ambientazioni, mentre esploriamo splendidi ambienti nella nostra missione di. La missione? Partire nell'impresa di fermare la Pittrice, un essere misterioso che si risveglia ogni anno per dipingere un numero su un monolite: quando lo fa, tutte le persone dell'età corrispondente muoiono all'istante. La Pittrice si sta risvegliando e dipingerà stavolta il numero 33, quindi è stata formato un gruppo di eroi per trovarla e fermarla, interrompendo questo ciclo mortale: è la Spedizione 33.

MX Video - Clair Obscur: Expedition 33

Recatici al booth di Sandfall Interactive alla gamescom, ospitato nell'area appuntamenti di Xbox, i ragazzi francesi hanno avviato una demo per illustrarci le caratteristiche del titolo. Questa era ambientata nella stessa location del filmato appena rilasciato, che potete vedere qui sopra; un'ambientazione subacquea coloratissima in cui risaltano i riflessi dell’acqua su delle scogliere coralline, con gli effetti legati alle correnti che agitano le piante circostanti che rendono il colpo d’occhio sicuramente interessante.

Anche il protagonista, Gustave, risulta estremamente definito e perfettamente animato nel contesto marino in cui si muove, alla ricerca dei componenti delle precedenti spedizioni (altri gruppi di eroi si erano cimentati negli anni passati per fermare la Pittrice, ma senza successo) per verificarne il destino. Seppur sott'acqua, i personaggi si muovono ignorando la fisica che ne deriverebbe: camminano normalmente ed i loro movimenti non sembrano influenzati dal fluido in cui sono immersi. E' evidente che ci sia una forma di magia in gioco, o che questa non sia la realtà alla quale siamo abituati. Proprio durante le prima scene avviene l’incontro con una spedizione precedente che è stata completamente spazzata via, e di cui rimangono sono le vestigia pietrificate dei componenti. Questa scena permette di ammirare l’accuratezza del dettaglio dei modelli dei personaggi e la ricchezza narrativa della storia nella quale vengono aggiunte, missione dopo missione, l’angoscia di mettere fine al ciclo di morte.

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Bastano pochi passi dopo questa scena struggente e si paventa già il primo nemico che tenta di attaccarci di sorpresa. Il gioco cambia repentinamente aspetto, trasformandosi in un GDR a turni in cui la mossa successiva tocca al nostro personaggio. A questo punto gli sviluppatori ci illustrano il sistema di combattimento che, in un puro stile JRPG, permette di scegliere la tipologia di mossa, quindi il tipo e l’eventuale combinazione con azioni di altri componenti del team. Una volta selezionata la propria strategia d’attacco, questa viene eseguita contro il malcapitato avversario che incassa o subisce una certa quantità di danni in base alla sensibilità rispetto all’attacco selezionato o alla combinazione di attacchi dell’intero team. L’azione del combattimento è graficamente notevole e i dettagli sono curatissimi all’interno di quella che appare come un'esecuzione magistrale delle dinamiche JRPG. E’ possibile scegliere il personaggio da utilizzare all’interno del team in qualunque momento.

Particolarmente importanti sono i contrattacchi, che fruttano notevolmente più danni che l’attacco isolato e programmato. Una volta sconfitto il malcapitato avversario, avremo in cambio una serie di oggetti che arricchiranno i nostri personaggi sia dal punto di vista inventariale (nuove armi) ma, soprattutto, dal punto di vista della potenza e della configurabilità di quelli esistenti. Durante la dimostrazione abbiamo assistito al ricongiungimento di Gustave con sua sorella Maelle, scomparsa precedentemente. La scena ed i dialoghi mostravano tutta la potenza espressiva del reparto grafico di Clair Obscur: Expedition 33 e dei suoi personaggi.

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Maelle viene inclusa nel team e si continua l’esplorazione del favoloso mondo subacqueo, fin quando si giunge ad un fiore, una rosa, che è strategicamente posizionata all’interno di un giardino che sembra disegnato per custodirla al centro di una serie di fiori. Improvvisamente appare un gigantesco mostro che sfida i nostri protagonisti in una nuova battaglia, ma quando sembra ripetersi una dinamica di combattimento come la precedente, prima del colpo di grazia un altro membro del team, Lune, ferma la furia di Gustave facendogli notare che il mostro combatte solo in difesa del fiore. Gustave non gradisce l’eccessivo sentimentalismo di Lune, che però è supportato dalle sensazioni di Maelle che tenta di stabilire un contatto con il mostro che a questo punto scappa, come impaurito.

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La demo finisce qui, lasciandoci tanti interrogativi sul gioco e qualche certezza. Partiamo da queste ultime: graficamente è veramente molto bello, le ambientazioni, i personaggi e i mostri sono curati in ogni loro parte e perfettamente integrati nello stile del gioco. I personaggi e le ambientazioni contribuiscono a fornire quell’irrequieto senso di precarietà che coincide con lo spirito della storia: cercare di fermare l’inevitabile morte per mano della pittrice. Il sistema di combattimento sembra ricco e ben strutturato, anche se l’impossibilità di testarlo con mano ci costringe a fidarci delle parole degli sviluppatori, in attesa di poterlo valutare di persona. Non ci resta quindi che attendere ulteriori dettagli e possibilità di provare Clair Obscur: Expedition 33 per capire se sarà realmente un nuovo grande (J)RPG e soprattutto un nuovo immancabile titolo da giocare nel Game Pass.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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