Recensione - MotoGP 24
Il Gioco
Lo scorso capitolo di MotoGP ha portato con sé moltissime innovazioni, e questo nuovo episodio è la sua naturale evoluzione che va, doverosamente, a limare alcuni difetti ed a potenziarne la godibilità generale. Come da tradizione i nostri primi passi nel gioco sono quelli che ci permettono di provare le varie Esperienze di Guida predefinite create da Milestone nel tentativo di accontentare ogni tipo di pilota virtuale. Partiamo quindi dall'esperienza Semplificata, in cui tutti gli "aiuti neurali" sono attivati dandoci importanti assistenze sotto praticamente ogni aspetto, dall'accelerazione alla frenata, senza tralasciare la piega. Guidare diventa così davvero semplice anche per i meno avvezzi. Passiamo poi all'Esperienza Moderata, in cui abbiamo tutti gli aiuti ancora attivi ma settati ad un'intensità minore, dando al giocatore un maggior controllo seppur sempre assistito. Qui troviamo anche un aumento della competitività dei piloti guidati dalla CPU, che andrà ulteriormente a salire passando alla terza esperienza, quella Avanzata. In questo caso gli aiuti neurali sono disattivati, dandoci così completo controllo della moto, e lasciando attivo il solo cambio semi automatico ed aiuti minori. L'ultima impostazione predefinita è quella denominata, giustamente, Pro, ed in questo caso siamo solo noi ed una bestia da quasi 300 cavalli da domare sui circuiti più belli del pianeta. Qui il cambio è manuale, il rewind disattivato ed ovviamente anche i piloti controllati dall'IA diventano molto più competitivi.
MX Video - MotoGP 24
Come da tradizione, possiamo provare tutte queste esperienze dall'apposito menu, alternandole a piacimento per trovare quella che preferiamo. Naturalmente possiamo anche gestire tutti i vari parametri singolarmente in modo da creare il livello di sfida ideale per le nostre capacità. Personalmente ho optato per la modalità Pro, cambio rigorosamente manuale, ma ho mantenuto attivi aiuti secondari come la possibilità di utilizzare il rewind e gli indicatori di curva. Questi, presenti ormai da più edizioni, sono dei comodi segnali a bordo pista che indicano i punti di staccata e di corda delle varie curve in un modo meno invasivo se paragonato alla traiettoria ideale, ma che ci danno comunque un'idea della miglior traiettoria da seguire. Attenzione però, perché non tutti gli indicatori sono sempre attendibili, specialmente nelle classi minori, ed il mio consiglio è quello di usarli nei primi giri per farsi un'idea, andando mano a mano a memorizzare i circuiti trovando i classici riferimenti offerti da oggetti a bordo pista, o dai cordoli. Ho utilizzato anche saltuariamente il Freno Congiunto, ossia la possibilità di usare entrambi i freni, anteriori e posteriore, automaticamente. Un'assistenza che era stata accantonata nell'ultima edizione, ma sempre richiesta da parte della community e che si rivela un valido aiuto, specialmente correndo in MotoGP.
Per quel che riguarda la difficoltà dell'IA avversaria, ho voluto testare una delle novità che ci offre questo capitolo, ossia la Difficoltà Adattiva. Questo sistema è controllato dall'intelligenza artificiale che va a monitorare a fondo le nostre prestazioni, andando ad estrapolare il nostro passo di gara ed offrendoci conseguentemente un livello di sfida il più vicino possibile al nostro. Più sessioni effettueremo e più accurato sarà il risultato, ma in qualsiasi caso potremo comunque optare per il classico livello di difficoltà offerto da Milestone con il tipico slider che va da 0 a 120%.
Il modello di guida è un ulteriore passo avanti rispetto a quello offerto lo scorso anno. Come sempre il punto focale dell'intera esperienza è la frenata, ed ho trovato le modifiche compiute in MotoGP 24 davvero ottime, andando a limitare ulteriormente il fastidioso fenomeno degli stoppie, che rispetto a qualche anno fa posso considerare come risolto, restituendoci una guidabilità forse più “addomesticata”, ma certamente più godibile e divertente e comunque ricca di sfaccettature. Anche il fenomeno del Pick Up, ossia il rialzarsi della moto in uscita di curva a fronte di una forte accelerazione, è stato completamente eliminato. La parola d'ordine è sensibilità, sia in frenata che in accelerazione. Pinzare a fondo i freni per troppo tempo renderà la moto più rigida e riluttante a scendere in piega, così come spalancare il gas in uscita in maniera troppo aggressiva ci porterà a perdite di aderenza che produrranno derapate piuttosto dispendiose in termini di tempo, se non addirittura a rovinosi high side. Effetti che si intensificheranno col passare dei giri ed il conseguente aumento dell'usura degli pneumatici. E' quindi fondamentale imparare a dosare la pressione sui grilletti dei nostri controller e, una volta padroneggiato questo aspetto fondamentale, il piacere di guida ne guadagnerà davvero moltissimo.
Come da tradizione, la modalità principale di MotoGP 24 è rappresentata dalla Carriera che, purtroppo, ricalca pedissequamente quella proposta lo scorso anno, sacrificando quindi tutti quegli aspetti manageriali che caratterizzavano i vecchi episodi. Tornano quindi le sfide dinamiche rappresentate dai Turning Point che vanno ad influenzare il proseguo della nostra epopea motociclistica, mettendoci di fronte a varie prove come quella che ci oppone al nostro compagno di squadra all'inizio della stagione per puntare al ruolo di prima guida, oppure alla sfida per le posizioni che contano della classifica mondiale, o ancora a quelle che decreteranno il nostro futuro nelle categorie maggiori. In ogni gara il nostro Team ci propone vari obiettivi da compiere, come raggiungere una determinata posizione a fine gara, ed il conseguimento di questi traguardi ci consente di guadagnare Punti Reputazione che andranno ad aumentare, ma anche a diminuire in caso di fallimento, decretando il nostro successo ed il conseguente interesse nei nostri confronti da parte delle altre squadre. Abbiamo anche altri obiettivi extra, come il conseguimento della Pole Position, la vittoria e così via, che si rivelano utili per guadagnare ulteriori Punti Reputazione. Esattamente come nello scorso capitolo partiamo dalla nostra stagione d'esordio in Moto 3; il gioco ci propone tre gare in cui dovremo soddisfare vari requisiti e, una volta concluse, avremo differenti opzioni a seconda dei risultati ottenuti e della reputazione accumulata, permettendoci quindi di affrontare una nuova stagione sempre in Moto 3, ma magari in un Team più competitivo, oppure passare di categoria decidendo poi se affrontare l'intero campionato, oppure una versione ridotta di 10 gare in cui avremo la possibilità di scegliere a nostro piacimento ogni singolo circuito su cui andremo a correre.
Entra ora in gioco una delle maggiori novità che MotoGP 24 ci propone: il Mercato Piloti. Per la prima volta nella serie non solo il nostro pilota può cambiare Team, ma potranno farlo anche tutti gli altri piloti di tutte le classi, salendo di categoria. Questo dettaglio, da sempre richiesto a gran voce dalla community, dà una rinnovata spinta alla Carriera, rendendola più realistica, dinamica e interessante. In passato spesso si avvertiva la necessità di ripartire da zero, ma ora col Mercato Piloti è molto più interessante proseguire nella nostra carriera piuttosto che ricominciarla. Possiamo infatti vedere nuove leve farsi strada dalle categorie minori arrivando infine alla tanto agognata Classe Regina, così come assistere ad importantissimi cambi di squadra, o ancora al ritiro delle Leggende della MotoGP. Solo durante il mio primo anno ho visto cambi davvero rilevanti, come un Marquez promosso in Ducati Pramac ed un Jorge Martin andare nel Team Factory KTM, offrendo un notevole valore aggiunto alla Carriera. Anche in questo caso la possibilità di attivare o meno il Mercato Piloti è a nostra discrezione; possiamo infatti attivarlo sin dalla conclusione della nostra prima stagione, oppure posticiparlo di un anno per confrontarci con l'attuale roster 2024, o ancora disattivarlo completamente.
Un'ulteriore ed importante novità è quella rappresentata dall'introduzione del MotoGP Stewards Panel, ossia di un piuttosto rigido sistema di penalizzazioni che riguarda sia il nostro comportamento in pista che quello dei nostri rivali. Al momento questo sistema è ancora ben lontano dalla perfezione e sicuramente verrà mano a mano affinato da Milestone, ma già da questa fase iniziale ho notato un comportamento meno scellerato da parte degli avversari guidati dall'IA sia nel caso di utilizzo della Difficoltà Adattiva che in quella del classico livello di sfida. Una novità di assoluto rilievo che va a ridurre drasticamente le tipiche entrate assassine che vessavano tutti gli scorsi capitoli di MotoGP.
Le altre modalità disponibili sono quelle a cui siamo abituati, ossia le varie modalità Veloci che ci permettono di compiere un singolo Gran Premio, un intero Campionato e le Sfide al Tempo in cui possiamo siglare i nostri tempi migliori e confrontarli con tutti gli altri giocatori, a patto di rispettare assolutamente i Track Limit di ogni singolo circuito. Abbiamo anche a disposizione un semplice Tutorial con cui imparare i concetti base di una gara motociclistica e la MotoGP Academy, in cui dovremo affrontare ogni singolo intermedio di tutti i circuiti presenti nel gioco puntando al miglior tempo ed alla relativa medaglia d'oro. Ogni circuito è, esattamente come nella realtà, suddiviso in quattro settori. Conseguendo una medaglia in ognuno di questi quattro intermedi sbloccheremo il circuito intero che ci offrirà un'ulteriore sfida da compiere.
Non può certo mancare la componente multigiocatore che ci offre la possibilità di sfidarci in locale tramite il sempre utile split screen, ma anche online in cui potremo consultare le varie Lobbies disponibili, creare la nostra o cimentarci nei Live GP. Questi sono dodici campionati mensili, ognuno composto da ben dieci eventi. I Gran Premi di questa modalità hanno un determinato orario di inizio e sono, giustamente, suddivisi in vari server in modo da mantenere dei fusi orari simili tra i vari concorrenti. Ogni campionato mensile ha la sua classifica e sta a noi vincere e raggiungere la vetta. Da sottolineare come l'intera componente multigiocatore online, compresi i Live GP e tutti i tool di personalizzazione, godono del supporto al crossplay sin dal day one. Durante il periodo di stesura di questa recensione i server non erano molto popolati, impedendomi di testare a fondo la bontà dell'Infrastruttura online su cui posa le basi questo MotoGP 24, me nelle partite svolte non ho riscontrato nessun problema degno di menzione.
Anche in questo episodio ritorna il sempre apprezzato Editor che ci consente di creare il nostro casco personalizzato, il nostro numero di gara, l'adesivo pilota e tutti gli adesivi che potremo poi utilizzare per la personalizzazione del casco stesso. Tutto, esclusi questi ultimi, è condivisibile e utilizzabile in ogni modalità di gioco da ogni giocatore. Sebbene non siano presenti novità rilevanti da questo punto di vista, vengono finalmente introdotti nuovi modelli di caschi, come l'HJC RPHA 1 al posto dell'ormai vetusto RPHA 11 e l' introduzione del nuovissimo top di gamma Alpinestars, il Supertech R10.
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