Recensione - Need for Speed Unbound
Il Gioco
Benvenuti a Lakeshore City, città fittizia che ricalca in maniera piuttosto evidente la skyline di Chicago e dintorni. Siamo in periodo di elezioni e cosa potrà mai essere il maggiore cruccio del candidato sindaco? Ovviamente le gare illegali che si svolgono nelle strade della città, decisamente un problema da non sottovalutare. In questo bizzarro contesto noi impersoniamo il Rookie, il classico esordiente meccanico/pilota che vuole sbarcare il lunario correndo in gare illegali. Possiamo creare il nostro alter ego tramite un buon editor che sfoggia uno degli aspetti peculiari di Need for Speed Unbound, ossia il connubio tra la grafica realistica della mappa di gioco e delle automobili, e gli elementi di chiaro stampo anime, realizzati in cel shading, che riguardano tutti i personaggi presenti ed i controversi effetti speciali, come le sgommate, che produrremo compiendo manovre spericolate durante la guida. Come dicevo, tramite l'editor possiamo creare il nostro personaggio partendo da una manciata di modelli predefiniti che potremo poi modificare liberamente agendo sui tratti somatici, sulla capigliatura e su un'abbondante quantità di capi di abbigliamento in stile urbano che coinvolgono una discreta quantità di marchi famosi. Una volta creato il nostro personaggio iniziamo quello che altro non è che un corposo tutorial, dove prenderemo contatto con il particolare stile di guida e, soprattutto, dove sceglieremo la nostra prima auto. In questa fase preliminare della campagna siamo accompagnati da Yasmine, nostra amica e collega nell'officina di Rydell, quasi un padre più che un datore di lavoro. Prenderemo quindi parte ai primi Raduni ed alle relative gare, conoscendo alcuni dei nostri rivali e saggiando le particolari meccaniche di gioco fino al non troppo inaspettato colpo di scena che cambierà le carte in tavola e che ci introdurrà nel cuore vero e proprio della storia di Need for Speed Unbound.
MX Video - Need for Speed Unbound
Due anni dopo questo prologo/tutorial siamo ancora alle dipendenze di Rydell, ed il nostro obiettivo primario è quello di partecipare alla Grand, la gara clandestina più importante della città che ci permetterà di farci un nome, di incassare una cospicua somma di denaro e, soprattutto, di riavere ciò che ci appartiene. Da qui in poi il gioco viene suddiviso in quattro settimane, alla conclusione di ognuna delle quali avremo una qualifica che ci permetterà di partecipare alla Finale. Ogni giorno è diviso in due fasi, quella diurna e quella notturna, ricalcando l'ottima meccanica che caratterizzava NFS Heat, anche se in forma meno convinta. Non c'è più la differenza tra gare legali di giorno e clandestine la notte: quello che cambia sono ora i premi in palio e l'aggressività della Polizia, entrambi gli elementi maggiori durante la notte. E che Need For Speed sarebbe senza inseguimenti? Need for Speed Unbound non fa eccezione e le volanti faranno di tutto per metterci i bastoni tra le ruote. Ogni gara a cui prendiamo parte fa aumentare il nostro Livello di Ricercato, da una a cinque fiamme, e più gare correremo e più saranno i poliziotti alle nostre calcagna. Se verremo arrestati perderemo tutto quello che avremo guadagnato in quella stessa fase, costringendoci a mantenere sempre molto alta l'attenzione, specialmente proseguendo nelle settimane e ancora di più durante le fasi notturne.
Il gioco ci offre vari tipi di gare, a volte su percorsi chiusi su più giri e altre volte su percorsi lineari. Abbiamo anche eventi particolari come le gare Staffetta che una staffetta non sono, ma che invece ci richiedono di percorrere un percorso mantenendo attiva la nostra combo con derapate, salti e distruggendo i barili e gli altri oggetti di cui è disseminato il tracciato per ottenere il punteggio maggiore. Durante le fasi Free Roaming possiamo cimentarci in varie prove, come gli ormai classici Autovelox e le prove di Derapata, inoltre la mappa è disseminata di collezionabili di vario tipo, da bellissimi graffiti di Street Art che diverranno poi disponibili per la personalizzazione del nostro veicolo, a cartelloni da abbattere e mascotte da trovare. In tutti i casi guadagneremo anche piccole somme di denaro che si riveleranno utilissime per aumentare i nostri incassi.
Tra una gara e l'altra a volte riceveremo anche alcune telefonate che ci permetteranno di conoscere gli altri personaggi e le loro storie e che ci sbloccheranno nuovi rifugi in cui far ritorno dopo aver completato gli eventi disponibili in una specifica fase, sfuggire dalla polizia ed incassare tutti i premi ricevuti, oppure avremo la possibilità di recuperare altre vetture che, una volta compiuta la relativa missione, saranno disponibili all'acquisto. In ogni fase abbiamo anche la possibilità di compiere tre sfide uniche di vario genere, come neutralizzare qualche avversario, caricare al massimo il Turbo o eliminare una volante della polizia, tutte attività utili sempre nell'ottica di aumentare i nostri guadagni. Crediti che ovviamente verranno elargiti anche dai risultati in gara e che potremo aumentare puntando delle vere e proprie scommesse contro uno dei nostri rivali.
Ed a cosa servono tutti questi crediti se non per personalizzare i nostri bolidi e comprarne di nuovi? Need for Speed Unbound non può di certo esimersi da un altro dei tratti caratteristici di questa serie e, dal punto di vista della personalizzazione, ci offre una quantità di scelte davvero grande. Possiamo stravolgere praticamente ogni parte della nostra auto dal punto di vista estetico, dai paraurti ai cofani, passando per mostruosi alettoni. Possiamo anche optare per Body Kit completi che andranno a stravolgere in maniera radicale la nostra vettura rendendola quasi irriconoscibile. Pochi limiti anche per quel che concerne la personalizzazione della nostra carrozzeria con vernici di ogni colore e tipo, fino al profondo editor di livree che, sebbene non ci permetta di creare i nostri adesivi per poi utilizzarli, ci permette di ricoprire l'auto di decals di ogni tipo in praticamente ogni parte, finestrini compresi. In questo caso l'unico limite sarà la vostra fantasia. Non mancano di certo le modifiche prestazionali, suddivise per oggetti di vario tipo e livello e, per sbloccare i livelli maggiori, dovremo prima potenziare il nostro garage investendo un bel gruzzoletto che dovremo prima sudarci in gara e sfuggendo agli inseguimenti. Le modifiche al motore vanno ad influire sulla Classe della nostra vettura e le relative gare a cui potremo prender parte. Ricordatevi però che la Grand ci offrirà quattro eventi diversi ognuno dedicato alle quattro categorie di auto presenti, obbligandoci ad averle tutte pronte e preparate nel nostro garage personale. Il parco vetture disponibile conta più di 140 automobili tra cui scegliere, partendo da classici come il Maggiolino, la Mustang o la Golf, passando per le vecchie Civic, l'iconica Nissan Skyline R34, arrivando ai bolidi Mercedes, Porsche, Bugatti e Ferrari. Ci sarà l'imbarazzo della scelta e state tranquilli, non può certo mancare l'iconica BMW M3 E46 che ha fatto la storia di Need For Speed.
Tantissime auto, molto diverse tra loro, ma lo stile di guida resta prevedibilmente simile, come è piuttosto scontato che sia in un Racer Arcade che non lascia alcuno spiraglio per un qualsivoglia aspetto anche solo vagamente realistico. Il fulcro della guida è dato dalla derapata, poco importa se con vetture a trazione anteriore o posteriore – ovviamente con queste ultime sarà più semplice; questo è il metodo migliore per affrontare quasi tutte le curve. Possiamo decidere nelle opzioni in quale modo attivarla, ma di base basterà rilasciare per un istante il gas, dare un colpetto al freno per poi accelerare nuovamente controllando la sbandata. Manovre come questa ci caricheranno immediatamente uno dei due indicatori Turbo che avremo a disposizione e sarà praticamente obbligatorio, oltre che assolutamente consigliato, utilizzarlo quasi immediatamente, specialmente in uscita di curva. Questo indicatore andrà infatti a svuotarsi completamente non appena terminerà la manovra che lo stava caricando, che sia una derapata, un salto o anche solo una scia, diventando parte integrante del gameplay e indispensabile in moltissime occasioni. Abbiamo a disposizione anche un secondo indicatore di Turbo più convenzionale, utilizzabile quando vorremo e che si ricaricherà semplicemente col passare del tempo.
Non può certamente mancare una corposa modalità online, e stranamente i ragazzi di Criterion hanno deciso di mantenerla separata dal gioco base, creando quasi un gioco nel gioco. Le meccaniche saranno le medesime del gioco in singolo, con la sola differenza di avere avversari umani. Qui ci troviamo in una Lakeshore condivisa, e quando uno dei giocatori deciderà di far partire una gara potremo decidere se partecipare o meno. Il tutto funziona a dovere, ma in tutta onestà non capisco questa scelta di separare completamente le due modalità con garage distinti, auto diverse e così via, quando un'unica modalità che unisse entrambi gli approcci avrebbe sicuramente avuto maggior senso.
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