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South of the Circle

Recensione - South of the CircleXbox Series X | S Xbox One DigitalGame

Dopo la permanenza su Apple Arcade, lo studio State of Play porta sulle nostre console l'avventura narrativa South of the Circle, immergendoci tra i ghiacci dell'Antartide ed il mondo accademico inglese ai tempi della Guerra Fredda, il tutto con un approccio grafico minimalista ma di sicuro effetto. Ecco di cosa si tratta.
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Il Gioco

Peter è un professore climatologo dell'Università di Cambridge che, nel 1964, si imbarca in un viaggio in Antartide per poter studiare meglio i modelli di comportamento di nuvole e vento; il suo velivolo ha però un guasto imprevisto e, dopo un atterraggio d'emergenza tra i ghiacci, sta a Peter cercare una via di salvezza presso una vicina stazione di ricerca, mentre il pilota lo attende nell'abitacolo con una gamba rotta. Questa travagliata avventura porterà il protagonista a rivivere i ricordi relativi al suo arrivo a Cambridge, ai suoi studi sulla climatologia, ai difficili rapporti con il rettore e soprattutto all'incontro con Clara, altra professoressa con la quale stringerà rapporti sempre più stretti. Sullo sfondo la guerra fredda ed i timori dell'Inghilterra sulla presenza del paese di spie Russe, a partire dagli ambienti accademici.

MX Video - South of the Circle

South of the Circle ci vede quindi muoverci nei panni di Peter tra la sua vita a Cambridge e l'incidente in Antartide, in una continua e frequente transizione tra tempo attuale e flashback. L'intera avventura è narrata con una prospettiva in terza persona ed inquadrature a telecamera fissa nelle quali muoviamo il protagonista ed interagiamo con altri personaggi o con oggetti dell'ambiente, il tutto con una grafica stilizzata e dai colori pastello che ricorda quella di giochi come Firewatch e Virginia.

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Se da questo punto di vista non troviamo particolari novità, è invece interessante il sistema di dialogo del gioco, nel quale non abbiamo una selezione di frasi con le quali rispondere, ma semplicemente delle "emozioni". A seconda della situazione, infatti, il gioco ci presenta delle icone colorate che rappresentano la determinazione, la paura o negatività, l'affetto e la cura per l'interlocutore e la positività. Peter risponderà coerentemente con l'icona selezionata, provocando quindi un'appropriata risposta dell'interlocutore. Non si tratta però di un sistema narrativo ramificato: la storia è una sola e non prevede deviazioni tranne che per le diverse "emozioni" nei dialoghi e qualche rara scelta che poi influirà sulle conversazioni future (se ad esempio daremo una certa risposta a Clara, lei se ne ricorderà e la menzionerà più avanti nel corso della storia). Potremmo quindi vedere South of the Circle più come una sorta di film interattivo in cui più che scegliere il percorso della storia, possiamo intervenire sulle emozioni dei personaggi.

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Non c'è molto altro da dire su South of the Circle senza entrare nei dettagli della storia e degli spoiler: le meccaniche sono molto semplici, e l'intera esperienza consiste principalmente nel seguire una storia molto interessante ed emotivamente avvincente; il tutto per una durata di circa 3-4 ore e senza particolari motivi di rigiocabilità. Mentre i dialoghi sono tutti in inglese (ed ottimamente recitati), i sottotitoli in italiano vengono in aiuto dei meno anglofoni.

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Amore

Storia e regia

- La trama di South of the Circle non sfigurerebbe in un film storico intimista, raccontandoci uno spaccato della società accademica inglese durante gli anni della guerra fredda con personaggi tridimensionali ed interessanti e situazioni dalla forte tensione emotiva. Il tutto narrato con scelte registiche e stilistiche assolutamente azzeccate, come quando le scene in Antartide sfumano in un flashback con simile inquadratura ed elementi. Se amate le belle storie, qui ne troverete sicuramente una.

Stile artistico

- Decisamente appropriato anche lo stile artistico minimalista, con modelli poligonali semplici asserviti però ad un'ottima recitazione ed a scene di estremo impatto visivo. Dimostra come una produzione a basso budget non debba per forza ricorrere ad una grafica 2D o in pixel-art per risparmiare sulla produzione e risultare comunque convincente.

Odio

Nessuna conseguenza

- Se per voi "avventura narrativa" è anche sinonimo di un sistema di scelte e conseguenze ramificate, allora South of the Circle non fa per voi. Qui la storia ha un unico percorso da seguire e le scelte che farete nei dialoghi servono esclusivamente per impostare il tono delle discussioni; in pratica il sistema di dialoghi serve per decidere come Peter ricorda la sua storia, ma non per cambiarne il corso. Non si tratta necessariamente di un lato negativo visto che deriva da una specifica scelta di design, ma di fatto limita comunque la rigiocabilità di un titolo piuttosto breve e esce un po' dai binari di quelle che sono considerate normalmente essere avventure narrative.

Tiriamo le somme

South of the Circle è un'affascinante e coinvolgente avventura che riuscirà a catturare gli amanti delle esperienze narrative e dai forti risvolti emotivi, purché sia visto come nulla di più di un film interattivo del quale non è possibile alterare il percorso, ma in cui possiamo alterare le sfumature emozionali e piccoli dettagli. Questo e l'ottimo comparto artistico lo rendono sicuramente consigliabile a chi cerca una bella storia da vivere in relax davanti allo schermo.
7.5

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

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