Recensione - Loot River
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Fermatevi se questa l'avete già sentita: un roguelike cupo con grafica in pixel-art, con combattimenti souls-like e un sistema di potenziamento del personaggio di tipo RPG. Di giochi di questo tipo ne abbiamo visti diversi, nella scena indie. Ma quanti di questi ci proponevano una mappa composta da tessere del Tetris spostabili a piacimento sotto i propri piedi per aggiungere un ulteriore strato tattico ai combattimenti? Nessuno, almeno fino all'arrivo di Loot River.
MX Video - Loot River
Il nuovo gioco di straka.studio, disponibile da oggi in Xbox Game Pass, ci vede infatti agire con visuale isometrica in un mondo fantasy ricoperto d'acqua, la cui superficie emersa è composta da pezzi di terra galleggianti le cui forme richiamano appunto i famosi tetromini di Tetris. Quando passiamo su uno di questi, possiamo spingerlo nelle 4 direzioni a patto che riesca a passare, o ad incastrarsi, nello spazio disponibile. Può capitare quindi di dover prima spostare diverse "tessere" per riuscire ad incastrare quella che vogliamo in una posizione specifica, aggiungendo uno strato puzzle a quello che rimane comunque un roguelike basato sui combattimenti.
L'ispirazione è infatti, come per tanti giochi degli ultimi anni, Dark Souls, ed è parecchio evidente già dalle prime fasi di combattimento. Due tipi di colpi ravvicinati, schivate, parate che stordiscono i nemici - sapete di cosa stiamo parlando. E similmente alla saga di From Software e altri giochi di ruolo, c'è anche una grandissima varietà di armi da utilizzare tra spade, asce, e via dicendo. Il combattimento è però leggermente più surreale: ad esempio le schivate sono di fatto un velocissimo teletrasporto in un punto molto vicino nella direzione desiderata, un po' come spesso avviene ai ninja nei videogiochi. Ben presto però si sbloccano altre abilità sia difensive che offensive, da dosare attentamente vista la quantità inizialmente ridotta di mana, mentre pozioni, anelli ed altri cimeli ci aiutano ad aumentare le statistiche del personaggio. Non mancano, infine, i punti esperienza che ci fanno salire di livello donandoci punti spendibili per migliore salute, attacco e così via.
Un sistema di combattimento certamente non troppo originale, ma lo diventa grazie alla meccanica Tetris. Questa possibilità aggiunge risvolti tattici davvero unici, permettendoci ad esempio di isolare i nemici in aree/tessere separate, oppure di sferrare attacchi rapidi per poi fuggire muovendo un pezzo di terra e così via. Il suolo può inoltre essere incendiato o riempito di trappole, oppure essere usato come vero e proprio ariete contro i nemici scagliando la nostra "tessera" contro quella in cui sono loro. E il tutto è comodamente accessibile in qualunque momento ruotando lo stick destro del controller.
Come in tanti roguelike, non si affronta una lunga campagna studiata in ogni minimo particolare, ma una serie di dungeon della durata approssimativa di un'ora ciascuno, tutti generati casualmente di partita in partita. Quasi impossibile che si completi tutto nelle prime partite, bisogna invece imparare come affrontare certi nemici e potenziarsi per arrivare in fondo, ma quanto ci si mette dipende unicamente dall'abilità e perspicacia del giocatore. Infine, Loot River è localizzato interamente in italiano per quel che riguarda i testi.
Commenti