Recensione - Dakar Desert Rally
Il Gioco
Saber sa come creare sequenze animate di qualità, coinvolgenti e d’effetto. Questa abilità distintiva pervade quasi tutti i titoli di questo studio, e Dakar Desert Rally non fa eccezione. La sequenza d’apertura del gioco colpisce infatti immediatamente la curiosità del videogiocatore, con panorami e scene d’azione che ricordano direttamente l'avventura di una corsa nel deserto. Auto, camion, moto, quad si alternano sulle tortuose dune dell’Arabia Saudita facendo intravedere cosa ci aspetta in termini di azione e ambientazione. Al termine di questa presentazione, si viene proiettati nel menu principale che ci propone di iniziare una Carriera, di affrontare la modalità libera online alla ricerca di contendenti su Internet oppure di consultare le classifiche, sia per quanto riguarda la classifica personale nei vari rally affrontati che le statistiche generali relative all’utilizzo del videogioco quali tappe vinte, espulsioni, velocità media etc.
MX Video - Dakar Desert Rally
La modalità Carriera è la parte centrale del titolo, e per iniziare è necessario scegliere una delle categorie di veicoli tra auto, moto, camion, quad e Sx, tutti tratti da veicoli, squadre e piloti reali della Dakar. Scelto il proprio mezzo è il momento di impostare il livello di difficoltà con cui si vogliono affrontare le asperità delle tappe del rally. La scelta determina la presenza o meno di aiuti che risulteranno particolarmente utili soprattutto quelli dedicati alla navigazione. Il livello più basso è particolarmente prodigo di aiuti visuali che nelle prime tappe risulteranno particolarmente utili per non perdersi tra le dune e le rocce saudite. Nelle modalità professionista e simulazione gli aiuti progressivamente scompaiono e bisogna veramente saper navigare con tempo e direzione per arrivare al traguardo della tappa.
L’impatto visivo è sicuramente d’effetto, sia per quello che riguarda la sequenza introduttiva della partenza sia per l’ambiente fedelmente riprodotto con le tipiche tonalità che abbiamo visto mille volte in TV. Dune, rocce, palme e distese di sabbia a perdita d’occhio si alternano rapidamente già nelle prime prove di qualificazione facendo intendere già quale possa essere la principale difficoltà da affrontare in questo gioco. Orientarsi in un ambiente così grande e naturalmente privo di riferimenti è difficoltoso: districarsi con il Roadbook e, quando in un veicolo con navigatore, le istruzioni a voce, richiede una maestria che difficilmente il neofita ha.
Per questo Saber Porto, nella modalità Sport, ha aggiunto indicazioni di direzione sul terreno ad ogni bivio oltre ad un punto di navigazione sempre visibile sull’orizzonte. Dopo qualche gara si inizia a coniugare tutti gli aiuti, le indicazioni del roadbook e quelle del co-pilota per una navigazione che non assorba tutta la vostra attenzione. Anche perché avrete bisogno di una particolare dovizia di guida per non rischiare l’osso del collo ad ogni duna o ad ogni passaggio tra le rocce. Guidare nel deserto non è certo cosa facile, in Dakar è ancora più complesso: non avendo esperienza diretta non possiamo dirvi quanto realistico sia ma è decisamente diverso da qualunque altro gioco di guida.
Possiamo anticiparvi che è una guida più di acceleratore che di freno o derapata poiché, almeno nella nostra esperienza, il modello fisico tende ad estremizzare, anche ai livelli più facili l’effetto deleterio di frenate e derapata facendovi facilmente fare un 360. Se invece si lavora sull’acceleratore e sulle traiettorie, la tenuta di strada ne guadagna così come la vostra posizione che non può essere meno dell’ottava posizione in ogni tratta del rally.
La prima gara è una qualifica Dakar attraverso la quale, rientrando tra i primi 8, si inizieranno a rendere disponibili gli oltre 120 tappe sulla mappa della penisola arabica tratte dai reali percorsi delle Dakar del 2022, 2021, 2020. Le ambientazioni sono, contrariamente a quanto si possa credere, molto variegate e permettono di scoprire aspetti di quei territori noti solo agli addetti ai lavori come, ad esempio, la presenza di neve. Neve, acqua, sabbia, rocce, palme, boschi tropicali sono alcune delle location dove sfreccerete con il veicolo da voi scelto incrociando, di tanto in tanto, gli altri mezzi che alzano immense scie di sabbia o acqua che limitano la visibilità a livelli da brivido: la paura di schiantarvi vi farà immediatamente nascere la necessità di trovare uno spazio fuori la scia del veicolo che vi precede e di superarlo il prima possibile. La ricerca di traiettorie alternative è vincolata solo al raggiungimento dei waypoint che non possono essere saltati in un numero definito per ogni difficoltà di gioco, pena l’esclusione con un bella scritta a tutto schermo.
Se questo non vi basta, Saber, nel suo sforzo di rendere sempre più realistico ed appassionante il gioco, ha avuto la cura di replicare anche la variabilità delle condizioni climatiche e di orario di svolgimento delle tappe aumentando il livello di fedeltà e realismo della competizione. I temporali nel deserto sono qualcosa di spettacolare e spaventoso, aumentano ancora di più la probabilità di fare un errore che potrebbe rivelarsi fatale, non solo per quanto riguarda la navigazione, ma per l’incolumità di pilota e veicolo.
Nel gioco sono presenti, a tutti i livelli, danni al veicolo che ne deteriorano meccanica, ruote e sospensioni fino a fermarvi nel bel mezzo del nulla costringendovi a riparazioni di fortuna per arrivare alla fine della tappa. In ogni tappa è prevista un'area chiamata Bivacco in cui è possibile procedere alla riparazione del veicolo (purché disponiate di abbastanza Dakar Points) sostituendo le parti danneggiate e sottoponendo il vostro mezzo alla solerte ispezione pre-gara. Se non si dispone di abbastanza soldi è possibile, grazie alla granularità del sistema di danni, sostituire elementi chiave o in condizioni tali da non consentire la marcia. E’ possibile effettuare delle riparazioni di emergenza durante la tappa subendo una corrispondente penalizzazione temporale proporzionale ai pezzi sostituiti.
Per quanto riguarda la parte multiplayer, nonostante i ripetuti tentativi, non siamo riusciti a disputare neanche una partita. Purtroppo il gioco non sembra avere un gran seguito online, e se siete affascinati dall'ambientazione prendetelo solo se intenzionati a giocarlo in single player.
Commenti