Recensione - Rustler
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Guy è un rissoso ubriacone alle prese con i problemi di tutti i giorni in un piccolo borgo medievale, come sbrigare le faccende per sua madre. In questa noiosa monotonia gli arriva però l'occasione della vita: un colpo grosso che prevede che si mischi nella borghesia per competere per la mano della principessa ereditando così denaro, fama e potere. E per arrivare a tanto, Guy non ha certo paura di commettere qualche crimine. Inizia dunque così l'avventura criminale del giovane, tra banali risse da bar, furti di cavalli e un lavoro poco gratificante. Ben presto, però, si troverà coinvolto in giri ed affari sempre più remunerativi e sempre meno legali tra agguati, omicidi e lotte contro la polizia. Tutto questo con una formula che attinge fortemente a Grand Theft Auto 2, visuale dall'alto compresa anche se stavolta è resa in 3D.
MX Video - Rustler
Se gli sviluppatori stessi a più riprese hanno chiamato il progetto Grand Theft Horse, un motivo c'è: questa è una lettera d'amore verso le umili origini del simulatore di crimine più famoso della storia dei videogames. Solo che al posto delle macchine si rubano cavalli, al posto di armi da fuoco ci sono archi e balestre, ma la malavita resta pressoché la stessa: guerre tra gang, truffatori, prostitute. Naturalmente si tratta di una parodia: i ragazzi di Jutsu Games hanno saputo trasportare egregiamente la cultura gangster in un contesto storico totalmente differente, con tante mini-gag sparse in nel mondo di gioco come ad esempio i parcheggi per i cavalli dipinti per terra o i graffiti sulle casette in paglia.
La struttura di gioco stessa richiama in tutto e per tutto i primissimi GTA: le missioni primarie della storia offrono uno sviluppo abbastanza lineare, ma discostandosi da queste è possibile esplorare un vasto mondo open world fatto di paesini e città più grandi, foreste e laghi, campagne e forti. Scoviamo così attività secondarie come gare clandestine di cavalli o ring di lotta corpo a corpo, dove scommettere denaro. E la struttura aperta del titolo ci permette ovviamente anche di commettere crimini senza un motivo specifico, diventando così ricercati dai cavalieri responsabili di mantenere l'ordine tra la popolazione, col rischio di essere arrestati se non riusciamo a sfuggirgli quando ci inseguono.
E' questo approccio aperto che dona al titolo diverse ore di divertimento aggiuntivo: 5-6 che sono necessarie per completare l'esilarante storia principale, ma chi ha voglia di esplorare tutte le possiblità offerte dal mondo di gioco potrà aggiungere diverse ore di divertimento in più. E buone notizie anche per chi non mastica l'inglese: l'ottimo doppiaggio originale dei personaggi è accompagnato da sottotitoli nella nostra lingua.
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