Recensione - MotoGP 21
Il Gioco
Cominciamo questa recensione con una precisazione piuttosto importante e che, purtroppo, ha creato qualche grattacapo. MotoGP 21 è disponibile sulle nostre console in due versioni distinte dedicate ad entrambe le generazioni di hardware attualmente in commercio: una versione per Xbox One ed una versione per Xbox Series X|S. A differenza di altri giochi, come il recente RIDE 4 sempre degli italiani Milestone, MotoGP 21 non offre lo Smart Delivery e quindi sarà compito dei clienti sincerarsi di acquistare la versione corretta. Sulle nuove console Microsoft entrambe le versioni funzioneranno senza alcun problema, ma se vorrete la versione next gen coi relativi vantaggi badate bene di comprare quella corretta.Dopo questa doverosa introduzione partiamo ad esaminare questa nuova incarnazione del simulatore dedicato ad uno degli sport più esaltanti del Mondo. Come da tradizione MotoGP 21 comincia dandoci la possibilità di creare il nostro avatar tramite il solito editor che ci consente di selezionare l'aspetto del nostro centauro virtuale, il suo numero di gara e così via. Dopo aver concluso questa fase iniziale verremo a contatto con una delle novità introdotte da questo nuovo capitolo; avremo infatti a disposizione un tutorial che ci metterà in contatto con tutti gli aspetti del gioco, a partire dai quelli di base che ci spiegheranno il funzionamento della nostra motocicletta, fino a quelli più avanzati in cui potremo imparare a gestire tutti i dettagli come l'utilizzo dei vari controlli elettronici che ci permetteranno di domare queste bestie da quasi 300 cavalli di potenza.
MX Video - MotoGP 21
Una volta concluso il tutorial, che potremo riprendere in seguito in qualsiasi momento, entreremo in contatto col menu principale che ricorda molto, forse troppo, lo scorso capitolo. Le modalità proposte da MotoGP 21 infatti non si discostano minimamente dal gioco uscito lo scorso anno. Abbiamo quindi il menu suddiviso in blocchi dedicati alle Modalità Veloci, alla Carriera ed al Multiplayer, senza dimenticare la parte dedicata alla personalizzazione e quella delle opzioni disponibili.
Nelle Modalità Veloci avremo la possibilità di affrontare una Gara Singola, decidendo quali sessioni affrontare lasciandoci la possibilità di partecipare direttamente alla gara senza affrontare le Qualifiche, potremo cimentarci nel classico Time Attack ed infine potremo anche partecipare ad un intero campionato completamente personalizzabile. In questo caso avremo come unico obbligo quello di comporre un calendario di almeno tre gare, mentre per tutti gli altri dettagli avremo totale libertà di scelta. Potremo decidere se affrontarlo utilizzando un pilota esistente ed il relativo Team di una delle tre classi disponibili, oppure utilizzare il nostro pilota personalizzato, optando per un team reale, o ancora per uno di quelli fittizi che il gioco ci mette a disposizione. Avremo anche la possibilità di scegliere tra le Leggende della MotoGP del passato suddivise in ulteriori tre classi: le MotoGP 4 tempi 1000 di cilindrata, le MotoGP 800 cc ed infine le iconiche 500 due tempi. Anche in questo caso il gioco ci lascerà la libertà di decidere se utilizzare direttamente una leggenda o solo la sua moto. Leggende che purtroppo non godranno di una modalità di gioco specifica come nei capitoli scorsi: saranno tutte disponibili da subito e le potremo utilizzare liberamente in una qualsiasi delle Modalità Veloci o nel comparto multigiocatore.
Anche per quel che riguarda questa componente non ci sono particolari novità da segnalare; il gioco ci offre la possibilità di consultare le Lobby disponibili, altrimenti potremo creare la nostra partita pubblica o privata. Ritorna anche la particolare modalità Direttore di Gara in cui il nostro compito sarà quello di gestire la gara in ogni minimo dettaglio. Dalla severità delle penalità, alla possibilità di settare un preciso livello di simulazione, le visuali disponibili e così via.
Ovviamente il piatto forte di MotoGP 21 è rappresentato dalla Carriera che ripropone esattamente tutti gli ottimi aspetti introdotti dalla scorsa edizione del gioco. Avremo quindi una carriera che si articolerà attraverso varie stagioni con svariati aspetti manageriali in cui non ci limiteremo solo alla guida, ma dovremo badare anche a molti aspetti che riguardano la gestione del nostro team, a partire dal nostro manager personale che si preoccuperà di procurarci nuovi contratti presso Team sempre migliori, passando per il team tecnico che ci permetterà un migliore sviluppo della nostra motocicletta con un conseguente miglioramento delle sue prestazioni. Sarà a nostra discrezione decidere da quale classe partire, nulla e nessuno ci vieterà di cominciare direttamente dalla Classe Regina, e, nel caso cominciassimo dalla Moto 2 o dalla MotoGP, avremo la possibilità di creare anche un nostro Junior Team da far correre nelle classi inferiori, riprendendo un aspetto introdotto qualche mese dopo l'uscita di MotoGP 20. Come avrete certamente intuito i punti di contatto tra MotoGP 21 ed il suo predecessore sono davvero molti, nel bene e nel male. L'unica piccola novità introdotta alla struttura della carriera riguarda la possibilità di affrontare il campionato optando per quello che avrebbe dovuto essere il calendario ufficiale di questa stagione, quindi con la comparsa dei circuiti Americani, oppure selezionando il calendario con le modifiche dovute al Covid ed alle restrizioni che ci ha imposto e che i piloti stanno effettivamente correndo nella realtà, partendo quindi dal doppio appuntamento del Qatar, passando per Portimao e così via.
Se dal punto di vista dei contenuti disponibili le differenze col capitolo scorso sono veramente minime, fortunatamente MotoGP 21 ci offre parecchie novità dal punto di vista del gameplay. I ragazzi di Milestone hanno ulteriormente affinato l'esperienza di guida ed aspetti fondamentali come la frenata sono ora gestiti in modo davvero apprezzabile e sfaccettato. Già dalle piccole e ronzanti Moto3 si colgono differenze col passato, con moto più nervose da gestire e con le quali è più facile commettere errori ad esempio nei rapidi cambi di direzione ad alta velocità: in questo caso non ci vorrà molto a perdere il controllo a causa della limitata impronta a terra offerta dai piccoli pneumatici che montano. Passando alla Moto2 si nota subito l'enorme differenza di potenza, dovuta anche all'assenza del controllo di trazione nei tre cilindri della classe intermedia. Oltre al dover gestire una frenata sempre impegnativa, in questo caso sarà di cruciale importanza anche l'accelerazione vista la totale assenza del TCS. Ci vorrà davvero poco ad aprire il gas prematuramente generando una fragorosa caduta. Il passaggio tra le due classi minori è facilmente avvertibile anche dai meno esperti ed è assolutamente fondamentale e propedeutico per le nostre capacità di guida. Aspetto di vitale importanza quando si arriva alla Classe Regina ed ai suoi bolidi.
Ora viene il bello e domare le motociclette più potenti del pianeta non sarà una passeggiata. Certamente la fase più importante è quella relativa alla frenata ed in questo caso la parola d'ordine è una soltanto: modulazione. Gestire la frenata è senza dubbio la parte più importante e più complicata a cui il gioco ci mette di fronte. Il lavoro svolto da Milestone lo scorso anno era già di ottimo livello ed ora viene ulteriormente affinato e ne consegue una gestione della staccata tanto impegnativa quanto appagante. Oltre al dover calcolare bene gli spazi di frenata ed i continui movimenti della moto, entra in gioco anche la conformazione del circuito in cui stiamo correndo. Un esempio lampante è la prima staccata del circuito portoghese di Portimao, caratterizzata da una ripida discesa che inizia esattamente nel punto di staccata. Questo comporta un inevitabile e pericoloso sollevamento della ruota posteriore e passare da uno spettacolare Stoppie degno del funambolico Jack Miller, a ritrovarsi la moto come fosse un cappello è davvero questione di attimi. Dovremo quindi gestire la frenata utilizzando anche il freno posteriore, oltre a dosare delicatamente quello anteriore. Discorso simile per le staccate con la moto in piega ed anche in questo caso la gestione degli efficaci, ma impegnativi dischi in carbonio diventa fondamentale onde evitare perdite di aderenza all'anteriore che ci porteranno inevitabilmente nella sabbia delle vie di fuga. Una piccola novità riguarda proprio le cadute: in MotoGP 21 avremo la possibilità di optare per il recupero manuale della moto dopo una caduta e, in questi casi, prenderemo il controllo del nostro pilota tutto impolverato che correrà a rialzare la propria moto per poi ripartire il più velocemente possibile.
Naturalmente i giocatori più abili ed esperti riusciranno a gestire tutti questi aspetti senza troppi problemi, ma come da tradizione il gioco ci offre una moltitudine di controlli ed aiuti che permetteranno a chiunque di guidare anche le moto più potenti. Oltre al classico livello di simulazione generale, od ai controlli elettronici di cui sono dotate le moto reali e che potremo modificare direttamente in pista tramite la croce direzionale, MotoGP 21 offre tutti gli aiuti già visti in precedenza oltre ad alcuni nuove assistenze che possono rivelarsi fondamentali specialmente nelle prime ore di gioco. Viene quindi introdotta la Modulazione agli Input, dedicata ad accelerazione, frenata e piega. Queste opzioni non andranno ad influire sul livello di simulazione generale, ma si occuperanno solo dei loro determinati aspetti, aiutando il giocatore in maniera poco invasiva ed addolcendo il comportamento delle moto garantendo accelerazioni più graduali in uscita di curva, pieghe più dolci nei cambi di direzione ed ammorbidendo la frenata. Riguardo a quest'ultima, vera croce e delizia dell'intero gioco, avremo anche la possibilità di attivare un particolare aiuto relativo al solo freno anteriore su due differenti livelli: impostandolo su Moderato le frenate saranno meno complicate, ma sempre impegnative come è giusto che sia, optando invece per il livello Alto avremo moto assolutamente gestibili anche nelle staccate più impegnative che ci consentiranno di pinzare i freni anche a moto piegata e che renderanno tutti quegli stoppie involontari solo un brutto ricordo. Potremo anche optare per la partenza manuale senza aiuti. In questo caso dovremo mantenere premuta la frizione, inserire la prima ed aspettare lo spegnimento del semaforo per poi rilasciare la frizione a fare una partenza degna dei migliori piloti.
Un'altra piccola novità di MotoGP 21 riguarda l'introduzione del Long Lap Penalty, ossia quella penalità da scontare quando si commettono alcune infrazioni durante la gara. In questo caso avremo l'obbligo di passare nella corsia dedicata facendoci perdere secondi preziosi. Corsia che non sarà chiaramente indicata dal gioco a meno che non si usi l'aiuto dedicato alla traiettoria ideale. Sta quindi al giocatore individuarla, magari sfruttando una delle sessioni di prove libere, sperando poi di non doverla percorrere durante la gara.
Immancabile il classico editor grafico di cui il sottoscritto soffre di gravi problemi di dipendenza. Sarà quindi possibile creare il vostro casco preferito o quello che la fantasia vi suggerisce sfruttando il flessibile tool che da ormai tre capitoli ci accompagna. Potremo quindi creare caschi, numeri di gara e gli adesivi pilota, ossia quelli col nostro nome che andranno sulla tuta. Sarà come sempre possibile scaricare quelli creati dalla community, ma anche per quest'anno ci è preclusa la possibilità di condividere adesivi per così dire standard. Starà quindi al grafico che c'è in ognuno di noi a crearli ed utilizzarli per personalizzare il nostro pilota virtuale.
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