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Indiana Jones e l'Antico Cerchio
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Recensione - Indiana Jones e l'Antico CerchioXbox Series X | SGame

Ci siamo: Indy è tornato! Grazie agli sforzi di Microsoft/Bethesda e MachineGames, l'esploratore più famoso del mondo torna sui nostri schermi con Indiana Jones e l'Antico Cerchio, promettendo ore d'avventura e divertimento. Per l'occasione lo abbiamo seguito nelle sue peripezie,ed ecco cosa abbiamo scoperto!
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Il Gioco

Bedford, Connecticut, 1937: il professor Henry Walton Jones, Jr., noto a tutti come Indiana, si gode una meritata pausa dalle sue avventure in I Predatori dell'Arca Perduta. Lo troviamo all'inizio del gioco mentre sonnecchia nel suo ufficio di professore al Marshall College, rivivendo in sogno - e facendoci rivivere, giocandola in prima persona - una delle sue scene più famose (lascerò a voi scoprire quale), quando viene svegliato da un rumore all'interno del museo dell'università. Recatosi ad indagare nelle sale del museo, scopre un enorme energumeno che parla una lingua sconosciuta, intento a rubare la mummia egizia di un gatto. Indy prova a fermarlo, ma senza successo: il gigante è troppo forte e riesce a sopraffarlo velocemente, fuggendo ma lasciando dietro di sé un misterioso medaglione.

Ci vuole poco ad Indy, grazie anche al supporto del direttore del museo e suo amico di sempre Marcus Brody, a capire che il medaglione arriva dal Vaticano: che connessione ha la Santa Sede con il furto di un'antica mummia, da parte peraltro di un improbabile energumeno? Il richiamo del mistero è troppo forte: una telefonata al suo amico in Vaticano, padre Antonio, ed il buon Indiana è già in volo alla volta di Roma. Qui troverà però una pericolosa sorpresa: la casa del Papa è invasa dai Nazisti guidati da Emmerich Voss, archeologo del Führer e vecchio rivale del dr. Jones, alla ricerca di un qualche tipo di antico artefatto. Da qui in poi il nostro eroe si troverà invischiato in una serie di avventure che lo vedranno inseguire, o precedere, i nazisti il giro del mondo, da Roma a Giza in Egitto, fino all'indonesiana Sukhothai ed oltre, sulla circonferenza nota come Antico Cerchio, che unisce alcuni dei più importanti e misteriosi luoghi storici del mondo.

MX Video - Indiana Jones e l'Antico Cerchio

Indy non sarà però da solo in questo viaggio: poco dopo il suo arrivo a Roma s'imbatte nella giornalista investigativa italiana Gina Lombardi, anch'essa sulle tracce dei nazisti per ritrovare la sua sorella scomparsa, apparentemente coinvolta nelle attività di Voss. Gina ci farà compagnia per l'intera avventura, facendo da spalla ad Indy aiutandolo in molti frangenti, ma nel corso della storia incontreremo anche altri personaggi interessanti.

Questi sono, in soldoni, gli eventi che daranno il via alla storia di Indiana Jones e l'Antico Cerchio, portandoci a visitare affascinanti luoghi storici e vaste location piene di segreti da rivelare. L'intera avventura viene vissuta in prima persona, un gradito ed inedito cambio di prospettiva rispetto ad altri famosi titoli dedicati ad archeologhe/i avventurieri, e qui i ragazzi di MachineGames hanno messo a frutto tutta la loro esperienza con la serie Wolfenstein. Ma non lasciatevi tradire da visuale e sviluppatore: non si tratta affatto di un FPS. Ci sono le armi da fuoco, è vero, ma è molto probabile che, come me, finirete per usarle molto poco, in primis perché le munizioni sono scarsissime, e poi perché, come nei film, il dr. Jones non è certo un pistolero, ed in uno scontro a fuoco con nazisti armati fino ai denti finirebbe impallinato molto velocemente. Invece, proprio come visto nei film di Lucas e Spielberg, il gioco ci incoraggia ad agire di soppiatto e ad utilizzare diversi stratagemmi per avere la meglio sui nemici che incontreremo; e quando questo non sarà possibile, si potrà sempre ricorrere ad una sana scazzottata, aiutati magari dalla fida frusta che Indy maneggia con maestria.

Dal punto di vista delle meccaniche di gioco, il focus di Indiana Jones e l'Antico Cerchio sta in gran parte nella narrazione - tramite sequenze in cui vediamo Indy ripreso in terza persona, per goderci l'eccellente riproduzione di un giovane Harrison Ford -, nell'esplorazione e nella risoluzione di enigmi, con una percentuale minore, ma comunque ben presente, d'azione, tra scazzottate, fughe rocambolesche ed alcune sequenze scriptate molto spettacolari. E per farci sentire immersi in un vasto mondo pieno di segreti da scoprire, gli sviluppatori hanno optato per una struttura semi-open world, con vaste aree liberamente esplorabili in cui possiamo parlare con numerosi personaggi, acquisire missioni secondarie (chiamate "attività sul campo") e scoprire tanti segreti. Ovviamente è possibile anche seguire unicamente la storia principale, ma le ricompense per chi esplorerà a fondo gli ambienti sono tanti, sia in termini di collezionabili che di puro divertimento, visto che alcune delle aree più belle e degli enigmi più interessanti sono proprio legati a missioni secondarie. E se ci possiamo muovere liberamente in ogni macro-area (come l'università iniziale, il Vaticano, la città-palude di Sukhothai, Giza o altre che non voglio rivelarvi), è anche possibile spostarci con altrettanta libertà dall'una all'altra, per tornare in ogni momento a fare missioni che avevamo tralasciato.

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In termini di esplorazione, nei panni di Indy (e non solo i suoi, visto che per passare inosservati in alcune aree dovremo travestirci) possiamo fare un po' tutto quello che ci si aspetta da un titolo del genere: ci sono tante pareti sulle quali arrampicarci, mentre molti strapiombi sono superabili con l'uso della nostra fida frusta; in presenza di nemici si può camminare accovacciati cercando di non fare rumore, è possibile nuotare ed immergerci sott'acqua, ed a Sukhothai è possibile anche utilizzare una barca a motore per spostarci nei corsi d'acqua che separano le varie location. Ogni area ha poi un "oggetto chiave" che possiamo acquisire sul posto e che si rivela utile per le missioni: in Egitto è ad esempio un accendino da usare per illuminare le tombe più buie, accendere torce e bruciare ostacoli di legno, mentre a Sukhothai è un respiratore che ci permette di rimanere sott'acqua più a lungo, dando vita ad affascinanti sezioni d'esplorazione subacquea. Spesso, nelle tombe esplorate, ci si imbatte in enigmi, presenti in grande quantità, che possono andare dalla semplice pressione di leve o posizionamento di oggetti su piattaforme, a rompicapo più complessi che ci chiedono una certa dose di ragionamento. Alcuni non sono facilissimi, ma non li ho mai trovati frustranti o impossibili; c'è comunque la possibilità di selezionare una "difficoltà avventura" più bassa, nella quale l'esplorazione è più guidata e gli enigmi più facili.

Molto utile, durante l'esplorazione, la macchina fotografica di Indy; oltre che a raccogliere prove fotografiche utili per la storia, questa ci permette anche di avere dei suggerimenti relativi agli enigmi e di guadagnare dei "punti avventura", fotografando zone caratteristiche o scene di vita locale, spendibili poi nello sblocco di abilità aggiuntive ottenute tramite la raccolta di libri nel mondo di gioco. Potremo ad esempio trovare un libro che migliora le nostre capacità di combattimento, uno che ci permette di recuperare salute più velocemente o un altro che aumenta la velocità di arrampicata, ma per poterli sbloccare dovremo spendere un certo numero di punti avventura. Se esplorate per bene il gioco e scattate foto in tutti i punti che il gioco vi indicherà, avere abbastanza punti da spendere non sarà comunque mai un problema.

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Venendo invece alle fasi più concitate e d'azione, come già accennato il gioco ci mette a disposizione un efficace sistema di combattimento corpo a corpo, con la possibilità di parare e schivare i colpi nemici, e di attaccare sia a mani nude che impugnando molti degli oggetti presenti nell'ambiente, da scope a martelli e bottiglie. Indy è dotato, oltre che di una barra della salute, anche di una della resistenza, e sferrando troppi pugni avrà bisogno di riposare, offrendo il fianco ai nemici; bisogna quindi trovare il ritmo giusto nei combattimenti per non stancarsi velocemente. C'è comunque la possibilità di reintegrare energia e salute mangiando frutta e prodotti da forno (ci sono persino i cantucci abruzzesi!), mentre per recuperare salute possiamo usare delle bende; il tutto ovviamente reperibile nelle ambientazioni.

Oltre ai combattimenti corpo a corpo, possiamo poi usare le armi: Indy ha con sé un revolver a 6 colpi e possiamo anche raccogliere le armi dei nemici abbattuti, ma come già detto non siamo certo alle prese con B.J. Blazkowicz: nelle mani del nostro archeologo le armi sono meno efficaci e soprattutto gli spari rischiano di attirare numerosi nemici che ci sopraffarranno velocemente. Ci sono alcune aree in cui le sparatorie sono inevitabili, ma in generale è meglio ricorrere al buon vecchio stealth, strisciando dietro le coperture e attaccando i nemici da dietro con armi contundenti per farli fuori velocemente. La componente stealth del gioco è ben realizzata, i nemici sono piuttosto sensibili alla nostra presenza e bisogna quindi muoversi con attenzione, ma la soddisfazione di superare un'area piena di guardie senza aver fatto scattare l'allarme è tanta. Come per il lato avventura, anche per l'Azione c'è comunque la possibilità di selezionare il livello di difficoltà più adeguato alle nostre esigenze, scegliendo tra quattro diverse possibilità.

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Concentrandovi principalmente sulla storia principale, il gioco vi porterà via circa 16-18 ore, una durata più che soddisfacente per un gioco di questo tipo; se vorrete però seguire tutte le attività sul campo, ricercare tutti i segreti e raccogliere tutti i collezionabili, il gioco vi terrà impegnati per diverse ore in più. Una volta terminata la storia, peraltro, avrete ancora la possibilità di continuare ad esplorare il mondo di gioco, rivisitare tutte le location e completare tutto quello che avevate tralasciato, sicuramente una buona notizia. Come di rito, concludiamo questa panoramica sul gioco con un accenno alla localizzazione: Indiana Jones e l'Antico Cerchio è interamente tradotto e doppiato in italiano, fatta eccezione per quelle lingue che, anche in originale, non sono tradotte, come il tedesco o l'indonesiano, lasciate in originale per conferire maggior autenticità alla storia.

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Amore

Un autentico Indiana Jones

- Se siete amanti della saga cinematografica di Indy, Indiana Jones e l'Antico Cerchio non vi scontenterà: i ragazzi di MachineGames sono riusciti a cogliere e riproporre con grande efficacia gli elementi alla base di questi film, dall'atteggiamento spavaldo di Indy (e l'eccellente riproduzione delle sue fattezze) ai momenti semicomici in cui se la cava per il rotto della cuffia, passando per un nemico iconico come Voss e per una storia intrigante che non avrebbe sfigurato affatto come trama di un nuovo film, con la rivelazione, verso il finale, di un mistero davvero degno di un Indiana Jones. Nei dialoghi non mancano neanche i riferimenti agli eventi de I Predatori dell'Arca Perduta, così come accenni ai piani futuri del protagonista, che vivrà poi in Indiana Jones e L'Ultima Crociata. Da considerare in tutto e per tutto come un autentico episodio della saga.

Mondo affascinante e spettacolare

- Non sarebbe un vero Indiana Jones senza ambientazioni spettacolari, e qui ne troviamo in quantità: non posso parlarvi di quelle, splendide e sorprendenti, che incontrerete dopo aver visitato l'indonesia, ma già fino a lì incontriamo degli ambienti bellissimi, dalle sale del Marshall College alle stanze antiche, sfarzose e ricche d'arte di Castel Sant'Angelo, di Città del Vaticano e della Cappella Sistina, passando per le piramidi e tombe di Giza fino ad arrivare alla pericolosa giungla di Sukhothai. Tutto questo senza considerare le più pericolose tombe, spesso ricche di trappole, trabocchetti, scheletri ed altri elementi pericolosi. Gli ambienti sono riprodotti in maniera estremamente realistica e con una grafica dettagliatissima, ricchi di scorci memorabili e di segreti da scoprire, mantenendo le prestazioni sempre soddisfacenti e senza particolari cedimenti sia su Series X che S. Una gioia per gli occhi ed un vero piacere da esplorare.

Spazio all'esplorazione

- E proprio a proposito di esplorazione, questa è la componente più importante ed approfondita di Indiana Jones e l'Antico Cerchio: ottima la decisione di creare macro-aree aperte completamente esplorabili, così da permetterci di condurre l'avventura al nostro ritmo e di scoprire da soli i tanti segreti nascosti in ogni location. Il diario di Indy ci permette di raccogliere tanti indizi trovati in giro, incluse mappe che oltre al mondo di gioco rivelano anche la presenza di enigmi opzionali. Gli enigmi stessi sono spesso molto piacevoli e soddisfacenti da risolvere, e talvolta le aree secondarie risultano persino più interessanti di quelle della missione principale. Ottimamente realizzato anche l'elemento di arrampicata/platforming, che ci vede esplorare anche in verticale i diversi ambienti, aiutandoci spesso con la nostra frusta o collaborando con Gina per superare determinate aree. La possibilità di passare quando vogliamo da una location all'altra tra quelle già visitate, anche dopo aver visto i titoli di coda, poi, è graditissima perché alleggerisce la pressione di completare al 100% un'area prima di andare alla prossima, sapendo che possiamo sempre tornarci quando vogliamo.

Sequenze mozzafiato

- E se la libertà d'esplorazione è sicuramente il punto forte del gioco, altrettanto gradite risultano le sequenze scriptate - più rare e legate ad avvenimenti particolari della storia - che ci vedono impegnati in adrenaliniche fughe da templi in crollo, inseguimenti con i nazisti ed altre situazioni che dovrete scoprire da soli. Un elemento del gioco che, unitamente alle ottime cut-scene di dialogo, aggiunge maggiore cinematograficità all'esperienza.

Archeologo combattente

- Molto convincente è il sistema di combattimento in corpo a corpo, che si avvale di schivate, parate e colpi ben assestati per far fuori nemici talvolta notevolmente più forti di noi. Finire soverchiati numericamente è però molto facile, e risulta quindi utilissima la componente stealth, decisamente soddisfacente anche se i nemici, come leggerete più in basso, non sembrano sempre troppo attenti alla nostra presenza. Le armi da fuoco sono probabilmente la forma di combattimento che userete meno, ma quando necessario tornano comunque utili contro gruppi di nemici numerosi.

Ottimo doppiaggio

- Merita una menzione anche l'eccellente doppiaggio italiano del gioco, con voci estremamente convincenti dei vari personaggi, Indy in primis, ed una recitazione sempre adatta alle situazioni. Bella anche la scelta di lasciare le voci di molti dei personaggi stranieri - nazisti, indonesiani, egiziani - nella loro lingua madre, aumentando così il realismo e l'immersione nell'ambiente di gioco.

Odio

Nemici un po' distratti

- Se l'elemento stealth del gioco rimane comunque soddisfacente e talvolta anche piuttosto impegnativo, c'è da dire che non mancano le occasioni in cui i nemici non sembrano prestare troppa attenzione a quel che gli accade intorno; possiamo sorvolare sul fatto che non notino affatto la presenza di Gina anche quando questa gli passa sfacciatamente davanti, un elemento comune a molti giochi con elementi stealth dove abbiamo compagni al seguito, ma mi è capitato di far fuori dei nemici con sonore legnate mentre i loro compagni vicini non si accorgevano di nulla, o anche di azionare cancelli o altri meccanismi sotto lo sguardo di nemici di guardia, senza che questi si chiedessero minimamente cosa stesse accadendo. Anche esplodere colpi d'arma da fuoco in templi deserti, con i nemici in aree adiacenti dove non potevano non aver sentito lo sparo, a volte non sembra destare alcun allarme. Questo elemento del gioco avrebbe potuto essere gestito meglio.

Animazioni migliorabili

- Se le espressioni facciali di Indy e degli altri personaggi sono sempre ottime, lo stesso non si può dire delle animazioni di quelli che ci accompagnano nell'esplorazione, come Gina e padre Antonio. Capita non di rado che i loro movimenti appaiano troppo artificiali, innaturali e qualche volta quasi grotteschi, sicuramente non all'altezza di un gioco con le ambizioni ed i valori produttivi di Indiana Jones e l'Antico Cerchio. Tutti gli altri personaggi dai movimenti scriptati, come le guardie o i personaggi dei vari ambienti, non presentano questi problemi, ma quelli che invece si muovono più liberamente seguendo i nostri movimenti mostrano un sistema d'animazione dinamica poco efficiente. Non accade spesso e quindi non è alla fine un gran problema, ma quando succede rovina l'immersione nella storia ed in ambientazioni così belle. Un peccato.

Tiriamo le somme

Indiana Jones e l'Antico Cerchio restituisce efficacemente sui nostri schermi tutta la magia dei film di Spielberg, consegnandoci un mondo vasto ed affascinante, con un grande focus sulla narrazione e sulla libertà d'esplorazione. La storia è sempre coinvolgente, gli enigmi stimolanti e l'azione adrenalinica, facendosi perdonare qualche scivolone sull'IA stealth e nelle animazioni. In conclusione un titolo promosso a pieni voti, che mi auguro sia solo il primo di una serie di giochi dedicati all'archeologo avventuriero più famoso del mondo!
9.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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