Recensione - Bright Memory
Il Gioco
Xbox Series X è partita in maniera atipica per una nuova generazione, senza grandi titoli esclusivi che ne mostrino le capacità: un solo titolo indie si propone come "esclusiva next-gen" (ci sarebbe anche Observer: System Redux, ma è comunque un remaster di un titolo di tre anni fa), catturando quindi l'attenzione dei fan anche grazie al prezzo di soli 7,99 Euro. Si tratta in realtà di una sorta di tech demo realizzata per PC ad inizio 2019 dal singolo sviluppatore cinese noto come FYQD Studio, volta a mostrarci le capacità tecniche dello sviluppatore ed a darci un assaggio di meccaniche e ambientazioni che troveremo in Bright Memory: Infinite, sequel ben più esteso in arrivo l'anno prossimo. Vediamo di capire insieme se, anche come semplice tech demo, meiri i vostri 8 euro.Partiamo dalla trama, anzi no. Bright Memory ci getta immediatamente nell'azione in prima persona nei panni di Sheila, una ragazza dotata di un particolare esoscheletro che le dona abilità speciali. All'inizio del gioco ci troviamo in un laboratorio futuristico, alle prese con dei soldati corazzati finché un qualche esperimento ci teletrasporta in un mondo naturale con ruderi dall'aspetto orientale, pieno di animali famelici e strani esseri; qui troviamo anche i soldati che stavamo combattendo inizialmente, i quali sono in cerca di un manufatto nascosto all'interno di un tempio. Il gioco non spiega molto di quello che sta accadendo: le cut-scene (peraltro senza localizzazione italiana, nonostante siano presenti molte altre lingue) sono poche, spesso si fa riferimento ad eventi non avvenuti nel gioco e non è chiaro cosa stia accadendo. E' indubbio che anche la narrazione del gioco faccia parte della natura di tech demo dell'intera produzione, accennando solo ad una trama che ci verrà poi reivelata nel gioco dell'anno prossimo.
MX Video - Bright Memory
Dal punto di vista del gameplay, il gioco ci vede alternare sessioni di sparo - simili ad un classico FPS - e combattimenti corpo a corpo durante i quali possiamo far uso dei nostri poteri o di una potente spada tecnlogica che lancia delle lame d'ernergia, permettendoci di colpire così anche nemici distanti. Inizialmente abbiamo un solo potere che ci permette di lanciare in aria i nemici sospendendoli un una sorta di stasi temporale per poterli così crivellare di colpi oppure colpirli con una tempesta di spadate, ma combattendo otteniamo XP spendibili nello sblocco di altri poteri che ci permettono di creare delle bolle temporali in cui intrappolare i nemici, aumentare le nostre difese e così via.
Visto che ogni potere, la spada ed anche il nostro mitra richiedono tempo per ricaricarsi, il gioco punta molto sul farci alternare e concatenare velocemente i vari tipi d'attacco, creando così un sistema di combo che ci permette di avere la massima efficacia con i nostri nemici. Gli attacchi con la spada, specialmente, risultano essere particolarmente soddisfacenti, permettendoci di tempestare i nemici di "tagli energetici" premendo ripetutamente sul pulsante dorsale destro. All'inizio del gioco viene naturale approcciare i combattimenti come un normale FPS, ed in questo modo è inevitabile finire sopraffatti; dopo aver capito però come funzionano i poteri e la spada, i combattimenti diventano molto più semplici e soddisfacenti. Il gioco ci presenta anche un paio di boss fight che richiedono l'impiego di strategie particolari per sconfiggere i nemici; uno in particolare, una sorta di cavaliere ipertecnologico, ha uno scudo ed attacchi potenti che richiedono di fare buon uso di schivate ed attacchi temporizzati.
Tutto questo si svolge in meno di un'ora, dopo di che l'unica opzione che abbiamo è ricominciare tutto dall'inizio, magari per finire di sbloccare qualche obiettivo, ma con tutti i poteri ottenuti fino a quel momento. Quello per cui Bright Memory è maggiormente interessante è però la sua realizzazione tecnica, che presenta degli alti e bassi. Per cominciare, non vi aspettate le spettacolari visuali del trailer di Bright Memory: Infinite, visto che questo è un prodotto più vecchio sul quale lo sviluppatore si è fatto le ossa prima di passare all'altro progetto; la grafica risulta in generale dettagliata e piena di effetti, ma molto poco rifinita, con personaggi non complessissimi e dalle animazioni piutosto basialri, mentre le molte superfici riflettenti ci mostrano dei bei riflessi in ray-tracing. Molto interessante però il fatto che il gioco mantiene tutte le stesse impostazioni grafiche della versione PC, con la possibilità di attivare o disattivare il v-sync, il filtro anisotropico, il motion blur, gli effetti di rifrazione e di cambiare la qualità di textures e ombre. Questo vi permetterà di "giocare" un po' con questi settaggi per capire quanto impattino le prestazioni: con tutto attivato ed al massimo il gioco ha frequenti cali di frame-rate su Xbox Series X, quindi dovrete trovare la vostra impostazione migliore.
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