Recensione - Tannenberg
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Mentre la Seconda Guerra Mondiale è sempre stata molto apprezzata dai produttori di videogiochi, non si può dire lo stesso del primo grande conflitto dell'era moderna, ma grazie a Battlefield 1 ed al premiatissimo film 1917 ha sicuramente iniziato a diventare più interessante. Tannenberg è il secondo tentativo di Blackmill Games di portare quelle battaglie di trincea sulle nostre console con sorprendente accuratezza storica; non a caso, come il titolo fa suggerire il gioco si rifà alla battaglia di Tannenberg del 1914, tra Germania e Russia.Il titolo non ha l'intento di romanticizzare una guerra costata milioni di vite, non propone infatti una campagna epica e strappalacrime con storie di eroi del giusto. Tannenberg punta unicamente a simulare l'esperienza della guerra, immergendo i giocatori in alcuni dei luoghi più iconici del conflitto con la presenza di pressoché ogni fazione coinvolta, da superpotenze come la Russia fino ad attori minori come la Bulgaria. Il gioco si divide in modalità a conquista obiettivi e ad uccisioni, giocabili online o in privato (sia offline che online) con la presenza di bot controllati dall'IA per popolare le trincee.
MX Video - Tannenberg
Indubbiamente l'attenzione maggiore è sulla modalità Logoramento. Si tratta di una struttura molto simile a Conquista di Battlefield, con un campo di battaglia che presenta numerosi obiettivi inizialmente neutrali, che pian piano i giocatori delle due fazioni contrapposte conquistano sulla mappa, finendo inevitabilmente per rubarsi a vicenda i punti di interesse finché una delle due fazioni non finisce i punti a disposizione per tornare in battaglia. Ogni area ha i suoi vantaggi, come per esempio punti avversari che scendono a velocità quadruplicata, trincee che permettono di chiamare attacchi aerei di gas nocivo e così via.
E il gameplay? Anche questo punta al realismo dell'esperienza della guerra tecnologicamente poco avanzata dell'epoca. Fucili a colpo singolo con lunghi tempi di ricarica, pochi esplosivi e nessun uso dei veicoli. Due fazioni fino a 20 giocatori ciascuna si affrontano sul campo, suddivise in gruppi di fanteria fino a 4 giocatori dove condividendo i punti ottenuti con conquiste ed uccisioni si possono migliorare le proprie armi e chiamare ulteriori rinforzi e aiuti in corso di battaglia. C'è anche un sistema sorprendentemente profondo di ordini da dare ai propri compagni, indicando dove attaccare o difendere, dove trovare rifornimenti e così via. Nonostante la presentazione abbastanza datata, aspettatevi comunque tanti elementi da FPS moderni come lo sprint o i letali attacchi corpo a corpo con tanto di baionette.
Troviamo poi ulteriori varianti dove ci si scontra in una battaglia tutti contro tutti con il solo utilizzo dei fucili, e un'altra dove il deathmatch si sposta in un contesto a squadre. Come detto non c'è una campagna vera e propria, ma le sfide contro i giocatori di tutto il mondo e l'IA vengono rese variegate dalla presenza di numerose mappe, tutte disponibili con varianti meteo come nuvoloso, con nebbia o con neve, oltre 50 armi e tante fazioni selezionabili. Importante la presenza delle fazioni, perché ognuna propone arsenali differenti sbloccabili, diversificando così anche il gameplay in base alle fazioni utilizzabili in un server. Segnalo anche una buona localizzazione per il titolo, con le voci dei soldati che rimangono nelle lingue delle rispettive nazioni ma con interfaccia e sottotitoli in italiano.
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