Recensione - Dragon Quest XI S: Echi di un'Era Perduta - Edizione Definitiva
Il Gioco
Dragon Quest XI è un titolo che sta vivendo più vite: uscito in origine su PS4, Nintendo 3DS e PC, fu poi convertito su Switch con l'edizione definitiva ed arriva ora sulla famiglia di console Xbox e, cosa ancora più importante e gustosa, disponibile al Day One direttamente tramite Xbox Game Pass. Un aspetto non da poco, vista l'importanza strategica di questo genere di giochi. La trama, completamente slegata da qualsiasi altro capitolo di questa saga (non vi spaventate quindi per quel "XI" nel titolo), ci mette nei panni di un trovatello che naturalmente non sarà una persona qualsiasi, ma piuttosto la reincarnazione del Lucente, l'eroe che salvò Erdrea dall'oscurità secoli prima. La nostra avventura comincia nella pacifica Roccapietra dove il silenzioso protagonista e la sua inseparabile amica Gemma devono partecipare al rito che segna il passaggio all'età adulta. Questo rito ci obbliga a salire sul massiccio di Roccapietra, e nel farlo cominceremo ad assaggiare le peculiarità di questo gioco: un JRPG classico con combattimenti a turni. Una volta giunti sulla vetta veniamo attaccati da un rapace che metterà a repentaglio la nostra vita e quella dell'indifesa Gemma. Proprio durante questo attacco, il misterioso simbolo presente dul dorso della mano del protagonista prende vita, generando un fulmine che colpirà il nemico salvandoci e permettendoci di compiere il rito di passaggio.Una volta tornati al villaggio veniamo a conoscenza del nostro destino e della nostra vera identità. Nostra madre adottiva ci dà un ciondolo dicendoci di portarlo nella capitale Hellador, per mostrarlo al benevolo Re; da questi primi passi comincia il nostro viaggio per le bellissime terre di Erdrea, tra improbabili personaggi e buffi nemici, ideati come sempre dall'inconfodibile matita del maestro Akira Toriyama, e da innumerevoli colpi di scena che ci terranno incollati allo schermo per l'intero corso della nostra lunga avventura.
MX Video - Dragon Quest XI S: Echi di un'Era Perduta - Edizione Definitiva
Se all'inizio saremo soli, nel corso dell'avventura il gioco aggiungerà intelligentemente nuovi membri al nostro party, ma senza alcuna fretta e lasciando tutto il tempo al giocatore per imparare alla perfezione i meccanismi del semplice sistema di combattimento e le peculiarità di tutti i membri che man mano si uniranno a noi. La struttura di gioco è quella classica dei JRPG e ci immerge nelle variegate terre di Erdrea, tutte profondamente diverse e variegate, dal caldo deserto di Kaldoh alla laguna di Gondolia, fino alla divertentissima Porto Trinacrio dove gli abitanti parlano in un esilarante dialetto simil-siciliano. Il DNA di Dragon Quest, ma potremmo dire lo stesso delle altre opere di Akira Toriyama, punta tutto sul divertimento, quasi sulla parodia, mantendo sempre quella leggerezza e quell'ironia che da sempre caratterizzano la serie e le opere del maestro in generale.
Non abbiamo però a che fare con un vero e proprio open eorld, ma piuttosto con varie regioni composte da percorsi lineari, separati tra loro da brevissimi caricamenti, specialmente su Series X/S dove sono quasi istantanei. Gli ambienti risultano comunque piuttosto estesi, ricchi di tesori nascosti, porte segrete e missioni secondarie, ma fortunatamente non sarà mai un peso girare per le varie zone di gioco. Questo grazie a svariati accorgimenti presi dal team di sviluppo per non annoiare mai il giocatore. Basta infatti poco tempo per poter sfruttare le cavalcature che il gioco ci offre per velocizzare l'esplorazione, ed oltre a questo impareremo già nelle prime ore di gioco l'incantesimo del Teletrasporto che ci consentirà di viaggiare in qualche instante in uno qualsiasi dei posti che abbiamo già visitato. Inoltre il nostro personaggio può correre abbastanza rapidamente e, considerando che i nemici sono sempre visibili e facilmente aggirabili, non ho mai avvertito il peso di trovarmi in un'infinita serie di scontri casuali, evitando completamente la frustrazione che questi generalmente portano con sé.
Inoltre ad un certo punto del gioco potremo spostarci per i mari di Erdrea sfruttando la nave di uno dei nostri compagni di viaggio ed, anche in questo caso, l'elevata mobilità del nostro veliero contribuirà a mantenere sempre alto il ritmo di gioco senza perdersi in inutili tempi morti e permettendoci di raggiungere la nostra destinazione senza mai annoiarci. Non che i combattimenti siano noiosi, anzi.
I nemici sono sempre uno spasso da vedere e da combattere, e la semplicità del gameplay e del relativo Combat System ci portano quasi sempre ad affrontare il maggior numero di avversari possibile. Come già detto il gameplay è quanto di più classico possa esserci, con combattimenti a turni in cui noi controlliamo solo il protagonista, ma in cui possiamo anche decidere le tattiche di ogni personaggio del party, potendo magari optare per una strategia di attacco sfrenato con i personaggi adatti a questo ruolo, oppure mettere un curatore per salvaguardare i nostri punti vita. Ogni personaggio del nostro party ha delle caretteristiche ben distinte dagli altri e sta a noi decidere di volta in volta che tattica attuare e che compagni schierare. Vincendo gli scontri otteniamo oggetti, oro e i classici punti esperienza che ci faranno crescere di livello, andando a migliorare le caratteristiche dei personaggi, sbloccando nuove tecniche tramite un particolare menu a scacchiera diviso in varie ramificazioni; ognuna di esse è dedicata ad una particolare abilità, come l'uso di un determinato tipo di arma-spade, spadoni, coltelli, fruste, bacchette magiche e bastoni magici-e sta a noi decidere come sviluppare i nostri personaggi. Durante i combattimenti ci capiterà di entrare in una particolare condizione definita Stato Pimpante: questo avverrà dopo che avremo subito un determinato numero di attacchi e, una volta entrati in questo stato, avremo accesso a nuovi e potenti attacchi che potremo compiere sia in solitaria che assieme ad altri membri del party, a condizione che anche loro siano in modalità Pimpante. Attacchi che impareremo aumentando di livello e che si riveleranno molto utili, non solo all'atto pratico dello scontro coi nemici, ma anche dal punto di vista strategico permettendoci ad esempio di alzare una difesa difficilmente penetrabile, oppure di prediligere un membro piuttosto che un altro nel nostro party proprio in funzione dei suoi Poteri Pimpanti. Da sottolineare che lo Stato Pimpante dura per più turni ed anche tra più combattimenti, lasciandoci quindi la libertà di decidere quando e come utilizzarlo.
Questa Versione di Dragon Quest XI S è la stessa edizione definitiva uscita su Switch tempo fa, e può contare su diversi extra rispetto al gioco base. Nell'edizione “Vanilla” del gioco, ad esempio, l'intera colonna sonora era composta da motivi realizzati elettronicamente, mentre in questa edizione le musiche sono state totalmente riarrangiate dalla Tokyo Metropolitan Synphony Orchestra portandole semplicemente ad un livello superiore. Tra le altre aggiunte va indubbiamente segnalata la seconda parte di gioco che punta i riflettori sui vari componenti del party per poi portarci a quello che a conti fatti è il vero e proprio finale dell'avventura del Lucente, oppure alla gradita possibilità, anche se gestita in maniera piuttosto ferraginosa come vedremo in seguito, di giocare l'intero gioco in modalità 2D. In questo caso ci troviamo catapultati nel passato, grazie ad una realizzazione davvero pregevole, con splendidi sprite 8 bit.
Un'altra aggiunta rispetto all'edizione base è l'introduzione degli accampamenti: questi sono disseminati nelle varie mappe che compongono il mondo di gioco e si rivelano utili per molteplici motivi. Negli accampamenti, infatti, possiamo riposarci, andando quindi a recuperare tutti i punti vita ed i punti magia persi nei combattimenti senza spendere nulla. Riposandoci potremo naturalmente decidere a che ora svegliarci, decidendo tra il giorno e la notte andando quindi poi ad affrontare nemici diversi a seconda dell'orario della giornata. Possiamo anche scambiare qualche parola coi nostri compagni di viaggio, utilizzare i servizi offerti dai mercanti oppure usare l'importantissima Forgia Celestiale. Questa è una vera e propria forgia portatile in cui possiamo creare armi, abbigliamento ed accessori tramite un minigioco tanto semplice quanto utile: sfruttando le ricette che troviamo ben nascoste nelle varie regioni di Erdrea, possiamo realizzare armi ed equipaggiamento e, se riusciremo a portare gli indicatori al punto giusto a suon di martellate, creeremo armi perfette che potenzieranno notevolmente il nostro arsenale. Anche in questo caso aumentando di livello otterremo più punti da spendere con le nostre martellate, ma anche colpi speciali che ci permetteranno di colpire più parti contemporaneamente permettendoci di realizzare via via armi ed accessori sempre più efficaci. Ovviamente per realizzare queste ricette abbiamo bisogno di materiali più o meno rari, ma anche in questo caso la Forgia Celestiale si rivela utilissima, permettendoci di acquistare gli ingredienti mancanti in cambio di oro, consentendoci quindi di realizzare qualsiasi oggetto senza troppe preoccupazioni.
Un'altra novità di Dragon Quest XI S: Echi di un'Era Perduta - Edizione Definitiva è la particolarissima regione di Achronia, patria dei buffi Tempirei. Questo luogo è da affrontare obbligatoriamente in modalità 2D, con il relativo salto nel passato dovuto sia dall'aspetto del gioco che dalle sue caratteristiche di gameplay. I combattimenti rimangono a turni, ma la loro visualizzazione ricalca pedissequamente i primi capitoli di Dragon Quest, permettendoci quindi di vedere solo i nemici su schermo tralasciando compleamente i personaggi del nostro party, limitandosi ad illustrare solo ed unicamente i nostri attacchi. In questa particolare regione abbiamo a che fare con un certo numero di diari che ci catapulteranno in storie collegate ai vecchi capitoli della serie, compiendo missioni che ci consentiranno di salvare quelli che poi si riveleranno i protagonisti dei vecchi Dragon Quest. Per entrare in questi diari dovremo necessariamente trovare le Passat-Parole che ci permetteranno di aprirli. Per far questo dovremo trovare i Tempirei sparsi nel mondo di gioco e, una volta ottenuta la Passat-parola necessaria, potremo affrontare queste nuove e particolari missioni andando ad aumentare ulteriormente una longevità davvero buona. Ho ormai varcato le 50 ore di gioco e vi assicuro che ho ancora molte missioni secondarie da compiere, per non parlare di tutte le altre attività collaterali che il gioco offre e che ci permettono di sbloccare premi come armi ed armature rare, il Casinò in primis.
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