Recensione - SUPERHOT: Mind Control Delete
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Quando arrivò sulle nostre console, nell'ormai lontano 2016, lo shooter indie SUPERHOT fece parlare molto di sé grazie al suo atipico mix di sparatutto, puzzle e strategia, dove il mondo intorno a noi si muoveva solo se eravamo anche noi a farlo ed in cui potevamo utilizzare di tutto - tra pistole, spade, televisori e palle da biliardo - per fronteggiare i nostri assalitori. Il tutto presentato con uno stile minimalista in cui i colori base bianco (per le ambientazioni), rosso (per i nemici) e nero (per le armi) avevano un ruolo centrale non solo nel design ma anche nel gameplay. Gli sviluppatori ci riportano ora in questo originalissimo mondo con SUPERHOT: Mind Control Delete, offrendoci nuove opportunità d'azione e soprattutto permettendo di scaricarlo gratuitamente a chi aveva già acquistato ed amato il titolo originale.Fin dai primi secondi di gioco, SUPERHOT: Mind Control Delete ci riporta nel familiare mondo astratto di SUPERHOT: i menu in stile DOS con ogni genere di corruzione audiovisiva e lo stesso stile artistico del primo episodio, ma con alcuni miglioramenti grafici soprattutto per quel che riguarda gli effetti di luce e le esplosioni degli arti degli avversari. La formula di gioco non cambia drasticamente, anche se ora la Campagna lineare dà spazio a un nuovo percorso dove elementi casuali e potenziamenti fanno la loro parte. Qui siamo infatti chiamati ad esplorare una sequenza di missioni disposte sui 4 piani di un edificio, nei quali dobbiamo affrontare sequenze di combattimento che vanno da serie brevi da 5 livelli fino ad alcune davvero toste da 15. Chi ha giocato a SUPERHOT sa che spesso finire un solo livello è già una sfida di per sé, figuriamoci finirne 15 di fila senza mai essere colpiti. Fortunatamente stavolta la morte non è istantanea: possiamo infatti contare su una barra della vita con tanto di vistosi cuoricini in salsa retro. Di base abbiamo a disposizione solo due cuori, ma la barra può essere estesa fino a 5 con degli hack e con l'aggiunta di ulteriori cuori temporanei.
MX Video - SUPERHOT: Mind Control Delete
Ma cosa sono gli hack? In soldoni si tratta di potenziamenti temporanei che possiamo applicare al protagonista: ogni tot livelli in sequenza, il gioco ci propone di sbloccare un upgrade a scelta tra due selezionati casualmente. Si va dalle già citate vite aggiuntive alla possibilità di iniziare un livello già armati, passando per poteri meno immediati ma non meno utili come la possibilità di creare un altro proiettile quando si colpisce un nemico in testa o generare un'esplosione di shuriken mortali attorno a noi quando subiamo danni. Quindi non giochiamo più solo con carte molto specifiche date all'inizio del livello: dobbiamo capire quali poteri possano funzionare meglio per il tipo di sfida in arrivo. E di sfide da superare ce ne sono parecchie: SUPERHOT: Mind Control Delete propone nemici esplosivi, altri armati di armi "rosse" che non possono essergli sottratte, trappole in giro per i livelli e così via.
Il gioco ci propone un totale di 32 livelli che si vanno a sbloccare man mano, ma prima di arrivare ai titoli di coda avremo affrontato centinaia di scenari. Questo perché, nelle già citate sequenze di livelli, il gioco ci propone tra 5 e 15 livelli scelti a caso tra i 32 complessivi, nei quali però il nostro punto di partenza ed il posizionamento, la quantità e la tipologia dei nemici variano proceduralmente di volta in volta. Stavolta, quindi, l'esperienza di gioco è molto più casuale e ci offre minori possibilità di pianificare la nostra strategia lasciando maggior spazio all'improvvisazione. I possessori di SUPERHOT ricorderanno sicuramente il mitico livello del biliardo dove si arrivava in una stanza piena di nemici con un tavolo da biliardo e dove tra stecche, palle e altri oggetti improvvisati si doveva disarmare i nemici prima di fare le classiche sparatorie in slow motion. Qui non ci sono scenari studiati così bene in anticipo, c'è invece una serie di ondate "infinite" di avversari dove si può andare all'area successiva solo in caso di un certo numero di uccisioni raggiunte. Ne guadagna sicuramente la varietà di gameplay, perché non ci sono mai due partite identiche.
Sono presenti comunque numerose altre attività. Ci sono sequenze di livelli che sbloccano altri hack o potenziamenti permanenti, aree che sono di fatto delle piccole scenette che portano avanti (seppur di poco) l'astratta trama del primo gioco; una storia che continua a rompere la quarta parete con la delicatezza di un elefante dentro a una gioielleria. Diverse sequenze sono quindi opzionali, ma la loro difficoltà e durata aumenta sempre più andando verso il surreale finale del gioco. E' inoltre possibile sbloccare la versione a ondate infinite di ciascun livello, dove si finisce solo quando finiscono le vite, oppure una modalità dove si affronta una sequenza infinita di livelli che termina solo con la nostra morte. Non troviamo stavolta la mole di varianti di gioco del primo episodio, e mancano anche i minigiochi in stile DOS. Questo nuovo modo di affrontare la campagna allunga ovviamente molto il percorso, con la storia che richiede almeno 4-5 ore anche saltando i combattimenti opzionali e che può durare tranquillamente il doppio e oltre per completare tutto. Infine notiamo con piacere che SUPERHOT: Mind Control Delete è interamente tradotto in italiano per quel che riguarda i testi, mentre non c'è parlato ad eccezione della classica voce "SUPER. HOT." ripetuta di continuo.
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