Recensione - Bright Memory: Infinite
Il Gioco
Annunciato nel 2020 allo showcase Xbox, Bright Memory: Infinite doveva essere uno dei primi giochi a mostrare la vera potenza della console next-gen Microsoft, salvo poi ritardare l'uscita, arrivare prima su PC ed uscire finalmente sulle nostre console come titolo multipiattaforma. In tutto questo abbiamo visto anche l'uscita di Bright Memory, una breve esperienza che ha funto da prequel/tech demo e da primo banco di prova per il fondatore e unico sviluppatore di FYQD Studio, il cinese Zeng Xiancheng. Se avete acquistato e giocato il primo titolo (cosa che, peraltro, vi dà diritto ad uno sconto sull'acquisto del nuovo gioco), ricorderete che si trattava di un'esperienza molto breve (meno di un'ora), afflitta da bug e piuttosto grezza, e con una storia del tutto sconclusionata anche se dotato di un sistema di combattimento misto FPS/corpo a corpo molto promettente. Per il nuovo titolo, FYQD Studio ha cercato di risolvere molti di questi problemi tranne che per la storia, che continua a rimanere un semplice pretesto per la creazione di un gioco pieno di scene esagerate, ma fini a sé stesse e realizzate a basso budget. Insomma, un po' come fosse lo Sharknado dei videogiochi.
MX Video - Bright Memory: Infinite
Bright Memory: Infinite è ambientato in un futuro prossimo in cui eventi inspiegabili, con la comparsa di antichi guerrieri e mostri mitologici, stanno avvenendo in tutto il pianeta, e ci mette nei panni di Shelia, un'agente cinese che lavora per la Supernatural Science Research Organisation (SRO). Nel corso dei festeggiamenti per il capodanno del 2036, mentre il cielo di Pechino è coperto dai fuochi d'artificio, Shelia viene chiamata dal suo superiore per attivarsi immediatamente presso il luogo di un evento avvenuto poco distante: un enorme buco nero di è aperto nel cielo, ed antichi guerrieri stanno devastando paesi e villaggi. In tutto questo, una forza paramilitare non meglio identificata sta seguendo le stesse tracce di Shelia e le si frapporranno più volte in cerca di un qualche misterioso potere. Alla fine del gioco non riceverete molti chiarimenti su chi queste persone fossero o su cosa abbia causato la creazione del buco nero e l'arrivo degli invasori mitologici, ma avrete visto tante esplosioni, proiettili e scene assolutamente fuori di testa. Saltare tra le ali di due aerei con un rampino? Ovvio! Farsi eli-trasportare un'auto sportiva come mezzo per fuggire da un tempio pullulante di nemici? Why not? Combattere bossi alti cinque metri e dotati di poteri devastanti? E' il minimo! Michael Bay ne sarebbe orgoglioso.
Dal punto di vista del gameplay, invece, ci troviamo di fronte ad una produzione piuttosto affascinante. Alla base si tratta di un classico FPS a corridoi in cui seguiamo un percorso preciso senza strade secondarie e con una limitatissima componente esplorativa (qualche grotta o casa qua e là, dove trovare oggetti e collezionabili), ma è quando iniziamo a combattere che le cose si fanno interessanti. Per quanto riguarda l'uso delle armi da fuoco, niente di particolarmente innovativo: fucile d'assalto, fucile a pompa, pistola e fucile da cecchino - recuperabili uno alla volta man mano che si procede nella storia - sono simili a quelli di altri FPS anche se alcune opzioni di fuoco secondario, come i proiettili a ricerca del fucile d'assalto e i proiettili sticky-esplosivi del fucile da cecchino, sono sicuramente valide. Il gameplay si arricchisce però con l'uso della "katana a lama energetica" di cui è dotata Shelia, che in fase di parata, se premiamo il tasto del pad col giusto tempismo, ci permette di rispedire al mittente i proiettili avversari o di stordire che ci sta attaccando in corpo a corpo, mentre in attacco ha molteplici funzioni: un fendente dal basso verso l'alto può lanciare in aria i nemici che rimangono così inermi ai nostri colpi per pochi secondi, inoltre possiamo sferrare veloci spadate che scagliano lame d'energia ai nemici vicini ferendoli o uccidendoli. Ma non finisce qui: Shelia è dotata di una sorta di braccio meccanico che le permette di scagliare delle ondate di energia verso i nemici oppure di attrarli a sé e farli poi esplodere in aria.
L'uso di questi mezzi è inoltre completato dalla possibilità di sprintare nelle diverse direzioni, così da permetterci di evitare gli attacchi più letali; nel corso della storia, inoltre, possiamo raccogliere degli idoli di giada che ci permettono di acquisire o potenziare abilità così da avere il pieno controllo di tutte le possibilità offerteci in combattimento (il braccio può ad esempio sparare colpi esplosivi o la spada creare delle aree d'impatto che atterrano i nemici attorno a noi). Unite al frequente arrivo di numerosi nemici che ci combattono sia con armi dalla distanza che in corpo a corpo, e che sono spesso vulnerabili solo ad alcuni tipi di attacco, tutte queste possibilità di combattimento danno vita a scontri molto frenetici e variegati, conditi da effetti speciali vistosi come schizzi di sangue, teste che esplodono e via dicendo, anche se il mondo di gioco non si mostra troppo soggetto alle nostre azioni e rimane impassibile senza mostrare danni particolari.
Nel gioco trova spazio persino un livello stealth dove, a causa di un impulso che ha disattivato le armi di Shelia, dobbiamo far fuori silenziosamente i nemici con una mannaia da cucina. Nulla di particolarmente eccezionale se paragonato ad altri titoli stealth, ma comunque un gradito cambio di ritmo. E parlando di varietà, troviamo anche la già menzionata scena a bordo di un coupé in cui dobbiamo scappare da nemici che ci inseguono su veicoli blindati. E' evidente che scene di questo tipo siano state messe più per soddisfare una certa voglia di azione hollywoodiana da parte dello sviluppatore, ma in fin dei conti risultano funzionali e piuttosto divertenti, quindi sono apprezzabili.
Anche se più lungo del primo Bright Memory, anche qui ci troviamo alle prese con un'esperienza piuttosto breve: a difficoltà "Violenta", che sarebbe il livello normale, il gioco è completabile in un paio d'ore, mentre per sbloccare la difficoltà più alta, Inferno, dovrete prima completarlo a quella intermedia, Vendetta. Segnaliamo infine la presenza della localizzazione italiana per i sottotitoli e menu, assente invece nel primo gioco.
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