Recensione - DCL - The Game
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
La Drone Champions League è uno sport globale emergente, o sarebbe più corretto dire un "eSport". Sì, perché i piloti di droni utilizzano visori simili a quelli della realtà virtuale e telecomandi simili al pad di una console, per controllare così i propri droni in prima persona grazie alle telecamere presenti a bordo. Anche se è tutto reale e molto "fisico", sembra proprio un videogioco e sarà anche per questo che la popolarità di questa disciplina sta aumentando a dismisura, con sponsor importanti, grande presenza social e persino passaggi in TV. In questi campionati i piloti si sfidano in giro per il mondo (l'anno scorso il DCL fece anche tappa a Torino) in gare al cardiopalma su piste velocissime ed estremamente acrobatiche. Tra curve a gomito da affrontare ad alta velocità da un checkpoint all'altro, giri della morte per attraversare checkpoint verticali e accelerazioni spaventose sopra i 100 kmh, con droni piegati quasi totalmente in avanti, si tratta di uno sport estremamente tecnico e molto divertente da guardare. Ora THQ Nordic e Climax Studios, in collaborazione col team della DCL, ci propongono di provarlo in prima persona grazie a DCL - The Game, gioco su licenza ufficiale, che mette sotto lo stesso tetto alcune delle piste delle scorse edizioni del campionato e altre nuove di zecca, cercando di soddisfare sia i neofiti che gli appassionati del genere.DCL - The Game bada poco alle presentazioni. Dopo un filmato introduttivo che altro non è che un mix di gare del campionato reale e di spezzoni del videogioco stesso, ci si butta subito al controllo del nostro piccolo ma velocissimo drone, con la possibilità di utilizzare sia la prima che la terza persona anche se la prima è pressoché indispensabile per le performance migliori. Il drone controllato è molto simile a quelli veri e ci consente di controllarne il movimento a 360 gradi, inclinandolo su qualunque asse e godendo di scatti velocissimi in qualsiasi direzione. Naturalmente non si tratta di una guida irreale dove si fluttua senza vincoli come in qualunque gioco 3D: si tratta di una simulazione, e quindi tutti i movimenti sono governati dalla direzione dei rotori, la loro velocità di rotazione e l'inclinazione che gli diamo. Non è una guida semplice, ed infatti i primi minuti con DCL - The Game possono spiazzare chi non ha mai guidato un drone in vita sua, ma niente paura: la modalità Arcade ci permette di concentrarci unicamente sulle traiettorie orizzontali, perché sarà il gioco a gestire l'altezza di volo con il drone che rimane quasi totalmente in orizzontale per una maggiore stabilità. Si limita così la performance, ma è un ottimo modo per iniziare.
MX Video - DCL - The Game
Per apprendere le mosse avanzate è possibile andare in qualunque location del gioco e volare liberamente, ma per capire al meglio i segreti del mestiere conviene mettersi alla prova coi percorsi a tempo, ispirati a quelli della serie TrackMania: nessuna collisione, tempi ben evidenziati e i fantasmi di altri giocatori da battere per salire sempre più in alto nelle medaglie, scalando le classifiche globali e guadagnando crediti, utili per sbloccare vari elementi estetici. Ma, simulazione a parte, DCL - The Game introduce anche alcune facilitazioni "da videogioco", come la possibilità di ricominciare alla pressione di un tasto da qualunque checkpoint o dall'inizio della pista, molto comodo quando ci alleniamo per non dover volare nuovamente alla partenza o ricaricare il livello. Niente male anche le location esotiche in cui corriamo: lo spettacolare Drone Prix Laax a Zurigo, la Grande Muraglia cinese ma anche luoghi di fantasia come una metropoli dove volare tra i grattacieli e una raffineria sul bordo di una stazione abbandonata dei treni. I checkpoint a mezz'aria, le curve a gomito e le acrobazie spettacolari non mancano da nessuna parte.
Man mano che, di pista in pista, cresce la difficoltà, dopo qualche ora ci si trova a dover affrontare mosse sempre più difficili. Nella pista torinese ad esempio c'è da attraversare una specie di piccolo cubo (dai lati vuoti ma i bordi letali) da più lati consecutivamente, portando a manovre davvero complesse nello spazio di pochi centimetri. E' un percorso d'apprendimento costante, con il cronometro e le classifiche che ci indicano sempre come stiamo procedendo. E quando si è pronti a sfidare il resto del mondo in maniera seria, si hanno due opzioni. La prima sono le classiche sfide online, che anche in questo caso riprendono una delle modalità di TrackMania: per circa 6-7 minuti i piloti si allenano su una delle piste del gioco, potendo provare liberamente la pista per intero o allenandosi su un checkpoint singolo, dopo di che inizia la gara vera e propria dove dobbiamo primeggiare sugli altri piloti. Qui si solito vince il pilota che non solo è veloce, ma che soprattutto riesce a fare risultati costanti anche sotto pressione, caratteristica fondamentale per un pilota della Drone Champions League.
E se siete dei veri fan della DCL, ecco una buona notizia: gli eventi online di DCL - The Game permettono ai giocatori di qualificarsi per le selezioni del campionato 2020! E' già in corso infatti l'evento dove dobbiamo fare tempi migliori possibili in percorsi preselezionati, e dove i 300 migliori si qualificheranno per una selezione "dal vivo" che si svolgerà a maggio a Londra. I vincitori di quell'evento riceveranno un contratto vero e proprio e parteciperanno quindi alle gare ufficiali della Drone Champions League, potendo così di fare il salto definitivo al livello professionistico. Una grande opportunità, che darà la possibilità a qualche appassionato di realizzare un suo sogno.
DCL - The Game punta tutto sulla competizione, quindi le uniche modalità disponibili sono questo contro il cronometro o contro i fantasmi degli altri giocatori. Le location non sono molte, ma le configurazioni di pista all'interno di una stessa località sono molteplici. Ogni evento ha 5 livelli di tempi da battere su 3 diverse categorie di peso di drone, e tra classifiche da scalare e risultati da superare la longevità è certamente garantita, anche se la varietà è poca. Competere nelle gare fa vincere crediti, spendibili poi nella personalizzazione dei propri droni sia con skin reali che altre più fantasiose, come una nave pirata o un bolide sci-fi che lascia una scia di cuoricini. Si tratta di un videogioco, in fondo, per quanto simulativo possa essere. Presente anche una localizzazione italiana abbastanza ben curata.
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