Recensione - Lumini
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Lumini ci mette inizialmente nei panni di una creatura volante luminosa che sembra un misto tra un piccolo uccello ed un pesce, capace di svolazzare liberamente con molta facilità di controllo da parte del giocatore, in uno scenario 3D ma con visuale laterale a scorrimento. Ci troviamo in un gruppo di caverne sotterranee, ed il nostro animaletto si è appena "risvegliato" dall'impatto di un frammento di cristallo con uno strano cubo/altare luminoso. Con questa premessa partiamo quindi in un viaggio d'esplorazione che scopriremo però ben presto non essere un viaggio solitario: quello che inizialmente è un singolo Lumini si trasformerà infatti in un vero stormo sempre più popoloso.In giro per i livelli, infatti, troviamo delle strane sfere bianche che, se riportate all'altare più vicino, fanno nascere nuove creature volanti che si aggiungono così al nostro gruppo, seguendone i movimenti formando così uno uno sciame. Il loro numero ha usi molteplici: da una parte rende più difficile gestirli, perché in caso di ostacoli è più complesso far passare così tante creature indenni dato che occupano un volume più ampio. Viceversa, però, il giocatore non viene "eliminato" finché c'è almeno una creatura rimasta viva, dunque è pratico anche come "contenitore di vite". C'è però anche un altro utilizzo pratico e molto utile: la divisione in due sciami separati.
MX Video - Lumini
Utilizzando infatti i due stick analogici contemporaneamente, è possibile separare le creature volanti per formare due gruppi, ognuno dotato di un proprio leader. Qui entra quindi in gioco la necessità di manovrare due entità separate su un unico controller, come avviene per esempio in Brothers: A Tale of Two Sons. Questa abilità è pratica per sbarazzarsi dei nemici che si incontrano, ma anche e soprattutto per risolvere piccoli enigmi che richiedono di agire su elementi separati come per esempio agire contemporaneamente su due meccanismi per l'apertura di un cancello.
Ed a proposito dei nemici, entra in gioco un altro fattore: nel corso dell'avventura si sbloccano quattro tipi di Lumini, ognuno di un colore diverso e dotato di poteri distinti dagli altri. Gli azzurri possono fare scatti velocissimi per sfuggire ai pericoli, i rossi possono fare attacchi letali e così via. Ognuno dei quattro ha però un attacco base con cui può stordire i nemici e le creature vive in giro per i mondi, facilitandosi così il percorso da un punto all'altro. Scegliendo uno dei quattro colori come leader dello stormo, dunque, viene utilizzata l'abilità di quel colore ed il giocatore dovrà quindi essere abile a capire quali situazioni si sposano al meglio con questi poteri. Sta comunque tutto nelle mani del giocatore: quasi mai lo scontro o la violenza sono obbligatori.
Il design dei livelli è piuttosto lineare, ma prevede molta verticalità. Si passa da caverne buie piene di pietre luminescenti, costruzioni misteriose e creature insolite fino a zone all'aperto molto distintive, ognuna con le sue sfere bianche da raccogliere per ampliare il nostro stormo; non mancano anche i segreti e collezionabili, alcuni dei quali abbastanza ben nascosti. Poca carne al fuoco comunque in quanto a contenuti: il gioco dura meno di due ore, e anche esplorando ogni angolo alla ricerca dei segreti è difficile trovare motivazioni per giocarci più di un'altra mezz'oretta, complice anche l'assenza di modalità di gioco ulteriori. Segnaliamo infine una localizzazione italiana competente che copre tutti i testi di gioco.
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