Recensione - Ruined King: A League of Legends Story
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Con qualcosa come 150 personaggi giocabili, una marea di storie narrate in serie animate, video musicali, fumetti ed eventi in-game, la saga League of Legends di Riot Games si sta espandendo sempre più, rendendosi ancor più popolare anche con il rilascio dell'ottima serie animata Arcane ma anche tramite vari videogame spin-off. Insomma, non c'è forse mai stato un momento migliore per immergersi in questo affascinante mondo. Tra i giochi in questione non si può non menzionare Valorant, il recente rhythm game Hextech Mayhem, il "MOBA in miniatura" di Wild Rift e, ora, il gioco di ruolo a turni Ruined King: A League of Legends Story, creato dagli autori del tanto apprezzato Battle Chasers: Nightwar, lo studio indipendente texano Airship Syndicate.
MX Video - Ruined King: A League of Legends Story
Non stupirà dunque la netta, nettissima somiglianza di Ruined King con quel titolo. Infatti, nel corso del gioco, veniamo chiamati a conoscere diversi personaggi iconici di League of Legends come Braum, Yasuo o Miss Fortune, ognuno dotato di una propria storia e sezioni di gioco in solitaria che fungono da tutorial estesi. Ma è' quando finalmente ci si può cimentare con più combattenti per volta che si abbraccia tutto il potenziale del titolo: il gioco ci vede infatti mettere in sequenza temporale i vari turni di mosse attraverso tre corsie parallele, potendo così alternare magie, attacchi, difesa e funzionalità varie, concatenandole in un'infinità di modi per creare combo micidiali. Un elemento di sperimentazione aggiuntiva rispetto alla classica formula "alla Pokémon", per intenderci, che già funzionava bene in Battle Chasers: Nightwar e che qui sposa egregiamente l'universo di League of Legends.
In realtà, la profondità di questo sistema si estende ben oltre, con la possibilità di spostare le azioni dei personaggi tra tre corsie che hanno tempi di attese ed efficacia differenti tra di loro, con certi poteri e attacchi che sono per forza legati a una di esse. Bisogna dunque capire al meglio pregi e difetti di ogni variazione delle proprie abilità ed applicare al meglio quanto imparato, poiché la salute e il mana di ciascun personaggio giocabile vengono mantenuti da una battaglia all'altra, che si alternano tra cutscene, dialoghi tra i protagonisti e la navigazione nei menu alla ricerca dei potenziamenti e personalizzazioni migliori. Si tratta di un gioco di ruolo, del resto.
A livello di trama, gli eventi del gioco si svolgono dopo Burning Tides, un evento storia di League of Legends che ha introdotto la tempestosa area di Bilgewater, dove si svolgono gli eventi di Ruined King. Miss Fortune, ormai leader della città di Bilgewater, ha dovuto superare tante guerre per il controllo del territorio, ma questa volta dovrà vedersela con le forze di Ombra, con l'aiuto di altri eroi che ben conosciamo da League of Legends. Questa la premessa per una trama non particolarmente ricca di sviluppi e colpi di scena, ma ben narrata attraverso filmati disegnati a mano e dialoghi affascinanti, doppiati peraltro anche in italiano. Tra le fasi di esplorazione con visuale dall'alto e i combattimenti a turni, sono proprio questi dialoghi e situazioni animate che rendono molto ricco l'universo di gioco, che peraltro cita dozzine di eventi, personaggi e situazioni che non sfuggiranno di certo ai fan della saga. Persino chi è poco esperto di League of Legends può cogliere numerosi richiami.
La corposa trama può essere affrontata in tante maniere. A parte la già citata profondità da gioco di ruolo, sono anche presenti diverse difficoltà, offrendo sfide notevoli sia a chi le cerca, ma anche proponendo una modalità dove i combattimenti si saltano quasi del tutto, facendoci così godere quasi solo dell'interessante storia e dei meravigliosi mondi fantasy del titolo. Vi suggerisco di capire velocemente qual è la difficoltà più azzeccata per il vostro stile e capacità, perché i checkpoint sono abbastanza rarefatti e si rischia di rifare combattimenti multipli in caso di morte.
Il lato tecnico del titolo si difende bene, nonostante qualche sporadico crash, sorretto da uno stile audiovisivo davvero ricco e curato, con i disegni che mostrano dettagli impressionanti soprattutto sui sistemi che supportano il 4K. La corposa storia di una ventina d'ore di Ruined King si lascia giocare senza troppi malumori fino alla fine, con solo qualche combattimento particolarmente ostico.
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