Recensione - Destroy All Humans!
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Dopo aver acquisito numerose IP del passato, THQ nordic sta conducendo una vera "operazione nostalgia" per far conoscere questi giochi al pubblico moderno, prima di proporci gli inevitabili sequel. L'hanno fatto di recente con SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom, lo faranno tra un mese con Kingdoms of Amalur, ed anche l'appena uscito Destroy All Humans! rientra in questa strategia: si tratta di un remake del titolo rilasciato due generazioni fa da Pandemic Studios, ricreato in tutti gli elementi ma fedele per storia, meccaniche e gameplay all'originale.Si tratta alla base di uno spassoso (seppur limitato) action game in terza persona, ambientato negli Stati Uniti degli anni '50 dove utilizziamo il alieno Cryptosporidium, per gli amici Crypto (ritratto come il classico "grigio" dell'immaginario ufologico degli anni '80-90, seppur in versione super-deformed), chiamato sulla Terra per scoprire cosa ne hanno fatto gli umani del suo compare caduto qualche anno prima nel famoso incidente a Roswell. Ma per un buffo malinteso, gli alieni credono che la razza dominante sulla Terra siano le mucche, quindi l'obiettivo di Crypto è quello di estrarre il DNA dai nostri bovini, estraendoglielo da morti o rapendoli direttamente usando il classico raggio trattore del suo disco volante. Gli umani naturalmente non vedono di buon occhio questa invasione, diventando così l'ostacolo primario tra noi ed i nostri obiettivi.
MX Video - Destroy All Humans!
Il gioco è strutturato con delle piccole aree open world tra fattorie, città e campagne che possiamo esplorare tra una missione e l'altra. Il tutto scatenando il caos più totale tra contadini che scappano o che ci attaccano e la polizia e l'esercito che ci braccano non appena facciamo qualche danno, ma anche con edifici da scoprire e missioni secondarie da completare: insomma, un Grand Theft Auto in miniatura (e parliamo di un gioco del 2005, credevate che gli hub open world fossero una novità di questa gen?). Il nostro arsenale prevede sia armi vere e proprie come vari tipi di laser che poteri paranormali come la telecinesi e, elemento ancor più spassoso, la possibilità di clonare l'aspetto di un essere umano per trasformare il nostro look, mimetizzandoci così tra gli ignari terrestri. E se i dannati umani dovessero sopraffarci? Di corsa al nostro disco volante, per poi usarne il letale raggio laser per distruggere tutto e tutti. A mali estremi, estremi rimedi.
Il gameplay indubbiamente tradisce l'età del gioco originale, ma risulta comunque divertente. I comandi in terza persona non sono certo rifiniti e precisi quanto i titoli odierni, ma gli sviluppatori hanno applicato alcuni accorgimenti come una mira lock-on e un feeling della telecamera decisamente migliorato. Sorprende anche il lato tecnico, con l'Unreal Engine 4 usato per ricreare da zero ogni ambiente e personaggio del titolo, con un look decisamente più al passo coi tempi ma senza perdere lo stile cartoonesco e colorato che ha contraddistinto l'originale del 2005.
Il game design rimane invece invariato, proponendoci missioni lineari in aree simil-open world che poi si aprono al giocatore per seguire missioni secondarie e sfide opzionali a tempo, permettendci dunque di distruggere, rapire e altro senza conseguenze nella trama. Le missioni lineari prevedono anche sequenze stealth dove si fallisce qualora si venga scoperti, ma anche epiche e comiche battaglie boss. Completare la trama richiede poche ore, anche se questo remake aggiunge un paio di missioni rimosse dal gioco originale, ma finire tutte le varie attività secondarie porta via numerose ore e la ricompensa per ciò sono diversi aggiornamenti per il nostro arsenale oltre a modifiche estetiche per Crypto. Destroy All Humans! è infine localizzato in italiano per quel che riguarda testi e sottotitoli.
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