Recensione - Woodle Tree Adventures
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Woodle Tree Adventures è un'avventura platform tridimensionale dove il protagonista, un piccolo e giovane tronco senziente, dovrà esplorare diverse lande alla ricerca di gocce magiche che riportano agli alberi la ricchezza: l'acqua a volontà. Di fatto si esaurisce qui la trama del titolo, che funge solo come premessa per esplorare livelli diversi alla ricerca di oggetti collezionabili (nello spirito dei vecchi collectathon alla Banjo-Kazooie). E infatti il gioco parte in maniera molto semplice. Un piccolo mondo con una casetta in legno funge da hub, da cui si può accedere ai sei livelli (più due extra) che compongono l'avventura.Ogni mondo è sospeso in aria, costruito di blocchi cubici o rettangolari tridimensionali in uno stile che rievoca molto quelli di Super Mario 3D World e 3D Land, seppur senza quell'identità marcata o livello di dettaglio - comprensibile comunque, lì si tratta di blockbuster da milioni di Euro, qui di un prodotto indie con una frazione del budget. Il mondo del gioco è davvero colorato e simpatico: prati verdissimi, creature adorabili, persino i nemici sembrano fatti per essere coccolati. Sarebbe un errore però: il protagonista "muore" al primo contatto con loro, in compenso anche loro spariscono dopo un colpo singolo.
MX Video - Woodle Tree Adventures
Ma stiamo già correndo troppo, mancano ancora le basi. A livello di mosse, praticamente siamo alla complessità dei primi Super Mario bidimensionali, trasportato però in un ambiente 3D. Si può camminare, correre tenendo premuto un tasto, saltare, e colpire i nemici con la propria arma, una foglia. Con questo elenco di mosse alquanto limitato bisogna affrontare i 6+2 livelli del gioco fatti di piattaforme volanti, prati cosparsi di nemici, ma soprattutto una quantità non indifferente di... frutta. Perché se è vero che l'obiettivo di ciascun livello è trovare tre gocce d'acqua magiche da portare in appositi contenitori, dobbiamo anche raccogliere centinaia di frutti. L'essenza del titolo, di fatto, è questo: certi livelli si sbloccano soltanto dopo aver raccolto abbastanza frutta, e anche la propria foglia è aggiornabile scovando questi frutti. La differenza rispetto a molti collectathon sta nella facilità del tutto: in primis non ci sono collezionabili davvero nascosti, ma soprattutto si tratta di una somma di frutta da raccogliere, che si può aumentare in maniera "innaturale" anche rigiocando lo stesso livello.
Non che ce ne sia particolarmente bisogno: giocando in maniera abbastanza normale è facile trovare al primo tentativo quasi tutto, e quello basta e avanza per un progresso lineare del gioco. Arrivati agli ultimi livelli si hanno già i "crediti" necessari per accedere ai livelli bonus, e si arriva ad avere una foglia ben potenziata, capace di eliminare nemici anche a diversi metri di distanza, magari anche nascosti dietro ad alcuni ostacoli. Questo facilita un gioco già di per sé non molto difficile: è vero che cadere in un burrone o toccare un nemico qualunque significa "morte" immediata, ma è anche vero che ciò fa tornare all'inizio del livello (o all'ultimo checkpoint se presente), senza però intaccare con quanto già raccolto. Ciò che avete preso rimane vostro al netto degli errori, e non ci sono limiti di vita o di tempo - pertanto con un po' di perseveranza ogni ostacolo è ampiamente superabile.
Gli ultimi livelli iniziano ad offrire un paio di sfide in più, ma la giocabilità basilare del titolo non cambia mai, non offrendo nemmeno sfide boss o livelli particolarmente diversi tra loro. Completare tutto non vi richiederà più di un'ora-un'ora e mezza, anche se un obiettivo ci chiede di raccogliere 3000 frutti ossia quasi il triplo di quelli effettivamente presenti nel gioco: preparatevi quindi a un po' di grinding se volete 1000 punti obiettivo comunque facili. Non ci sono altre modalità di gioco, classifiche o altre cose: è un'esperienza platform 3D pura e semplice, senza molto contorno o distrazioni. Per il prezzo di lancio di 4,99 Euro è anche passabile come offerta. Assente anche la localizzazione italiana, con il gioco giocabile unicamente in inglese - problema di poco conto però, visto il tipo di gioco.
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