Recensione - Haven
Il Gioco
Dopo aver presentato l’ottimo Furi miscelando action e narrativa in modo tutto nuovo puntando su un sistema boss-centrico, Emeric Thoa, CEO e Creative Director di The Game Bakers, ci presenta il suo nuovo Haven, titolo che cerca di riportare in chiave extra-galattica un amore sconfinato come quello di Romeo e Giulietta. Sì, perché in Haven impersoniamo una coppia di ragazzi innamorati, Kay e Yu, scappati da un mondo che non li accetta e da famiglie che vorrebbero per loro una vita già stabilità dall’impero. Come per Furi, il tema centrale della narrativa è la libertà; dove nel titolo precedente veniva raccontata tramite la sintesi e lo sviluppo artistico del game design, in Haven invece la storia è raccontata attraverso una narrativa più diretta ma comunque nascosta e dosata in piccole porzioni.Kay e Yu scappano dal loro pianeta d'origine per rifugiarsi su Fonte, un pianeta intergalattico la cui superficie è solcata da numerosi flussi d'energia. Atterrati con la loro navicella, Il Nido, i due protagonisti vivono la loro vita fatta di piccole cose tra affetto e sentimento, nonostante siano in pericolo senza saperlo. Durante una raccolta di pommiele, tipico frutto di Fonte, i due si imbattono in una strana salamandra malvagia che cerca di attaccarli, ma che una volta liberata mostra la sua tenera natura. Si scopre quindi che la salamandra era infetta dalla Ruggine, una strana energia negativa che sta corrompendo sia il mondo di Fonte che la sua fauna. I due protagonisti decidono quindi di esplorare Fonte per saperne di più sulla storia del pianeta, comprendere da dove arriva questa Ruggine e cercare di contrastarla. Nel corso della storia verranno a galla delle informazioni importanti e anche qualche colpo di scena, arrivando perfino a mettere in discussione la morale dei due protagonisti e quella del loro pianeta d’origine.
MX Video - Haven
Ciò che maggiormente colpisce della natura di Haven è il modo di raccontare una storia: da un lato abbiamo gli intrighi di potere con imperi intergalattici che cercano di dominare l’universo, con un background classico che si rifà anche a Romeo e Giulietta, ma in modo decisamente più ampio. Su Verità c’era il Sensale, ossia un programma di inserimento che prevede l’accoppiamento di due partner già dalla tenera età, come una predisposizione naturale sia per l’economia che per l’equilibrio dell’impero. Se questo non viene rispettato, il Sensale dovrà obbligatoriamente “ricalibrare” la mente ribelle per fargli accettare la sua natura, una sorta di formattazione della materia grigia che prevede la reinstallazione degli obblighi cittadini. Kay e Yu, due giovani innamorati che però il Sensale non avrebbe mai accoppiato, scappano su Fonte a milioni di anni lumec dal loro pianeta. Il rapporto tra i due è il vero asso nella manica della narrativa di Haven, e si mostra in tutto il suo splendore, con un sentimento nato nel quotidiano e che si mostra come tale: Kay e Yu sono giovani e condividono tutto, dai videogiochi alla cucina, dalla passione fisica a quella ormonale. I due infatti si trovano spesso, dove aver pranzato o dopo aver dormito, a farsi effusioni naturali o a sostenersi nel modo più tenero e dolce possibile. La loro vita di coppia viene proiettata su schermo con una naturalezza e una simpatia che vi farà sorridere più volte.
Passando al gameplay, dove forse le dinamiche non sono perfettamente coerenti con lo stile di gioco, impersoniamo entrambi i protagonisti sfruttando alcune tecnologie utili per combattere la Ruggine che sta corrompendo il pianeta. Al nostro servizio abbiamo degli stivali antigravitazionali che, percorrendo i flussi d'energia che solcano il pianeta, ci permettono di sfrecciare in velocità attraverso tutti gli ambienti, oltre a dei guanti ipersonici che ci permettono di sparare delle onde di energia che possono essere usatie sia in attacco che per difesa. Le meccaniche di gioco riprendono in uno stile più semplice e permissivo di combattimenti a turni, mettendo i due protagonisti dinanzi al nemico con dei menu utili per la strategia d’attacco. A nostra disposizione abbiamo “Impatto”, un attacco corpo a corpo, “Bomba”, un attacco con sfera d’energia dalla distanza, “Scudo” per difendersi e “Placa”, ossia eliminare la corruzione della Ruggine una volta che il nemico è stordito. A ciò si aggiungono anche il menu “Carica” che però arriverà in un secondo momento, che ci permette di utilizzare delle particolari capsule per la salute, e l’attacco Duo, che prevede che entrambi i protagonisti carichino lo stesso tipo di attacco (Impatto o Bomba) nello stesso momento, per fare maggiori danni. Si tratta di un sistema di combattimento che è l’esatto opposto di quello visto in Furi e forse per questo, ad alcuni, farà storcere il naso. Questo perché questo tipo di meccanica sfrutta entrambe le levette analogiche, una per personaggio, e inizialmente mostra il fianco ad una difficile padronanza degli schemi con una bassa velocità d'esecuzione. Nel tempo, con le varie aggiunte, oltre a migliorare il ritmo dei combattimenti si inizia a provare una certa soddisfazione quando ci saranno nemici vulnerabili a determinati attacchi, oltre ad usare le strategie di difesa con gli scudi: questi saranno importantissimi più avanti, perché l’utilizzo di uno scudo da parte di Kay o Yu difenderà non solo la propria incolumità, ma anche quella del partner.
Per quanto concerne l’esplorazione, Fonte è un mondo ricco di luoghi e dall'antica storia. Esplorandono scopriamo tante interessanti sfumature dell’impero intergalattico, e le domande che ci faremo avranno risposta dopo un dato momento della storia principale. Il pianeta è ricco di fauna e vegetazione, possiamo incontrare creature davvero interessanti e simpatiche, purtroppo alcune corrotte dalla Ruggine. La vegetazione, altresì ricca, ci è utile per cucinare le diverse pietanze che aumenteranno sia la barra di rapporto/potenza dei due amanti che la loro salute. Kay è un abile cuoco e sfrutterà le diverse risorse per cucinare molti piatti differenti, alcuni più utili di altri. L’esplorazione quindi risulta essere essenziale, ma non solo per la raccolta di risorse e di liberazione dei nostri amici a quattro zampe, ma anche per alcune missioni secondarie che arricchiranno la narrativa, soprattutto quella personale tra i protagonisti. Sarà possibile recuperare oggetti vari come una Cochitarra (una chitarra conchiglia), un libro del Kamasutra, dei giochi di ruolo in scatola, dei giocattoli che ricordano l’infanzia, ma anche una serie di oggetti per abbellire e migliorare il Nido, la navicella in cui i due protagonisti vivono. Qui è possibile dormire, cucinare, mangiare e potenziarsi, oltre che vivere praticamente una vita di coppia, dove dei brevi ci mostrano le linee di dialogo tra i due in stile visual novel ed è possibile anche interagire riuscendo a potenziare la “determinazione” caratteriale, parametro che non possiamo controllare in nessun modo ma che risulterà fondamentale nel finale per determinare alcuni dialoghi. Tornare al Nido dopo un’intensa giornata è utile per ricaricare le energie e sfruttare il rapporto di coppia per potenziare i due protagonisti. Ad ogni brindisi di Siero di Pommiele, i due aumenteranno le proprie statistiche di abilità, che riguardano la potenza dei propri attacchi singoli e Duo, degli scudi e della salute massima.
In termini grafici, Haven si dimostra essere un titolo dal forte impatto artistico; già dal filmato iniziale si può ammirare la direzione artistica che si rifà quasi ad un anime giapponese. Tra le ispirazioni artistiche del gioco troviamo il celebre JRPG Persona ma anche capolavori come Journey e Flower dai quali il titolo trae ispirazione per il mondo di gioco e alcune meccaniche di gameplay. Il gioco, provato da noi su una fiammante Xbox Series X, prevede un’ottimizzazione per le console next-gen con due modalità grafiche: la prima è quella Risoluzione, che prevede l’utilizzo di una risoluzione in 4K a 60fps e diversi miglioramenti grafici come le ombre e il FOV, ma anche un migliore ambient occlusion. L’altra è la modalità Performance, che abbassa la risoluzione e alcuni settaggi grafici e potenzia il frame-rate andando ad un solido 60 fps senza colli di bottiglia. La colonna sonora, ancora una volta nelle mani dell’incredibile Danger, artista e compositore di musica elettronica, presenta tracce splendidamente ritmate e perfettamente sincronizzate con il gameplay o il mondo di gioco. Altra nota di merito va ai doppiatori dei due protagonisti: Kay e Yu hanno una profonda qualità di doppiaggio (in inglese) che mostra una perfetta coerenza con ciò che avviene a schermo. Presenti anche i sottotitoli in italiano, che vano però selezionati dal menu opzioni perché al primo avvio il gioco si presenta completamente in inglese.
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