Recensione - Sigi: Una Scoreggia per Melusina
di
Győző Baki / Baboy
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Il Gioco
Sigi è un valente cavaliere che ha vinto numerose battaglie, ma purtroppo non è ancora riuscito a trovare l'amore della sua vita. Questo almeno finché non incontra una sirena su una spiaggia con la quale scatta la fatidica scintilla, se non che il momento magico è rovinato da... una puzzetta! Il nostro prode eroe non riesce infatti a contenere le sue flatulenze, e "sganciandone" una al momento meno opportuno ha finito per spaventare la bellissima fanciulla. Il cavaliere è però convinto di aver finalmente trovato l'amore della sua vita, e quindi non demorde: decide di imbarcarsi nell'impresa di ritrovarla e dimostrarle che, dietro ai rumorosi peti, c'è anche un cavaliere valoroso degno di essere amato.Questa è la folle storia ideata dai lussemburghesi pixel.lu per il loro Sigi: Una Scoreggia per Melusina: ovviamente la trama ha un ruolo marginale in un gioco di questo tipo, un pixeloso retro-platform game 2D che ricalca i classici di una volta come Ghosts 'n' Goblins con un gameplay che combina i combattimenti con acrobazie alla Super Mario Bros. Il risultato è un coloratissimo titolo composto di 20 livelli di difficoltà crescente dove dovremo destreggiarci tra piattaforme mobili e non, trappole e numerosi nemici.
E per combattere con i nemici che gli sbarrano la strada verso la sua amata, Sigi ha a disposizione un discreto arsenale tra dardi, lance, coltelli e altre armi da lancio, cambiabili in momenti specifici dei livelli tramite appositi power-up. Ogni livello è composto da un classico percorso lineare da sinistra verso destra con ben poche deviazioni, anche se ogni zona presenta i suoi segreti da scovare. I combattimenti avvengono quindi quasi tutti lanciando oggetti dalla distanza, anche se è possibile anche saltare in testa alla maggior parte dei nemici per danneggiarli. Presenti nei livelli anche le immancabili monetine, da raccogliere e che ogni 100 ci regalano una vita.
MX Video - Sigi: Una Scoreggia per Melusina
Il platforming, comunque, non è spietato come nei titoli a cui Sigi: Una Scoreggia per Melusina si ispira: pochi salti difficili, nemici che vanno tutti giù con 2-3 colpi al massimo e non ci si sente quasi mai assediati. Il gioco poi abbonda con le vite extra e il sistema di checkpoint è abbastanza permissivo, con una buona distribuzione dei punti di rinascita e nessun respawn per i nemici già sconfitti. Persino le battaglie con i boss, presenti in 4 dei 20 livelli a disposizione, sono agevolate da questo sistema visto che in caso di morte si riparte dallo stesso punto con il cattivo che mantiene i danni subiti. E anche se si fosse a corto di vite, è un attimo rifare alcuni livelli e guadagnarne a volontà.
Finire i 20 livelli del gioco non richiede molto tempo, tant'è che c'è anche un obiettivo per il completamento sotto i 30 minuti. Puntando a tutti i segreti ci vuole un'oretta o poco più: personalmente il mio primo playthrough è durato 50 minuti. Le situazioni di gioco sono occasionalmente rese più spassose e variegate da dei minuscoli commenti sagaci del protagonista o qualche dialogo sparso, ma per quasi tutto il tempo si salta tra piattaforme e si combatte contro mostri come scheletri o serpenti. Nulla di eccessivamente ambizioso o innovativo, ma il prezzo di 4,99 Euro è in linea con la natura del gioco. Da notare invece che, nonostante il titolo del gioco sia tradotto in italiano non è presente la localizzazione nella nostra lingua, ma c'è comunque molto poco da capire.
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