Recensione - Suicide Squad: Kill the Justice League
Il Gioco
Sono passati cinque anni dal finale di Batman: Arkham Knight, con Batman che ha salvato Gotham City dall’assedio di Spaventapasseri in un magnifico epilogo narrativo trainato dal Protocollo Knightfall. Molte cose sono cambiate da allora, con Superman che propone all’uomo pipistrello di unirsi alla Justice League, composta dal già citato Uomo d’Acciaio, Flash, Wonder Woman e Lanterna Verde. In cinque anni può però accadere di tutto, e mentre la Justice League si prepara a celebrare una giornata di festa dedicata proprio al gruppo di Eroi nella futuristica città di Metropolis, qualcosa di minaccioso si manifesta nei cieli: una misteriosa astronave a forma di teschio, dalle intenzioni non del tutto chiare, che incute timore al solo guardarla. La Justice League vola verso l’oggetto per indagare sulla sua natura, finendo per sparire per giorni. Mentre i cittadini di Metropolis attendono speranzosi segni dei cinque eroi dal cielo, la fredda Amanda Waller, direttrice dell’agenzia governativa A.R.G.U.S., capisce che qualcosa non va. Con un convoglio militare si dirige quindi a Gotham City, alla volta della prigione per supercriminali Arkham Asylum, per assoldare la peggiore feccia per una disperata missione suicida. Manipolati dalla Waller, i noti criminali Deadshot, Harley Queen, Capitan Boomerang e King Shark si ritrovano così catapultati contro la loro volontà in una Metropolis sotto assedio, con un ordigno esplosivo impiantato nella loro testa in caso decidessero di disertare. La loro missione è sconfiggere non solo la minaccia aliena, ma anche l’ultimo baluardo di difesa dell’umanità: la Justice League, ora soggiogata e al servizio di Brainiac, l’invasore alieno.
MX Video - Suicide Squad: Kill the Justice League
Questo è l'incipit che ci accompagna nelle prime ore di gioco di Suicide Squad: Kill the Justice League, titolo ambientato nello stesso universo di Batman Arkham, saga con la quale condivide il pipistrellone, alcuni personaggi ma dalla quale si discosta molto a livello di struttura e gameplay. Qui impersoniamo i criminali della Suicide Squad, dal passato diverso e ognuno incarcerato per motivi diversi. Ogni personaggio ha un suo equipaggiamento unico che comprende due armi da fuoco, un’arma corpo a corpo, un sistema di spostamento rubato alla Justice League come Jetpack o Bat-rampini, e successivamente delle granate dall’alto potenziale esplosivo. Mentre alcuni personaggi possono utilizzare più tipi di armi, come Harley Queen e Capitan Boomerang che possono scambiarsi fucili a pompa o pistole, alcune bocche da fuoco sono riservate a specifici personaggi.
Deadshot è considerato un killer infallibile che non sbaglia mai un colpo. Equipaggiato con fucili d’assalto e fucili da cecchino, si sposta per Metropolis grazie a un jetpack dinamico e versatile. Harley Queen, identica a come l’avevamo lasciata nell’ultimo titolo di Arkham, predilige mitragliette, fucili, pistole ed enormi martelli da clown per il combattimento corpo a corpo. Come gadget per spostarsi utilizza il rampino di Batman, combinato con un Bat-Drone che la segue ovunque lei vada. Capitan Boomerang invece, oltre a fare affidamento al suo boomerang negli attacchi ravvicinati/melee, predilige fucili a pompa e pistole. Grazie al guanto della velocità di Flash, inoltre, può muoversi alla velocità della luce nel punto esatto in cui scaglia il suo veloce boomerang. King Shark viceversa, essendo l’unico metaumano del gruppo, non ha bisogno di gadget. Dotato di un’incredibile forza fisica, può compiere enormi balzi per spostarsi da un tetto all’altro e arrampicarsi per i muri grazie ai suoi artigli. Mentre per il corpo a corpo preferisce lame e falci, come bocca da fuoco il possente uomo-squalo imbraccia armi pesanti come Minigun e Mitragliatori d’assalto.
Durante il gioco possiamo impersonare qualsiasi personaggio dei quattro disponibili, passando da un all’altro durante le fasi esplorative, e siamo chiamati a vedercela con gli scagnozzi di Brainiac che stanno assediando la città di Metropolis. Le unità nemiche non sono altro che esseri umani convertiti in creature mostruose, che rispondono ai comandi del loro padrone. Questi umanoidi sono sparpagliati per tutta Metropolis, mentre i cittadini superstiti si nascondono per non essere catturati e trasformati in mostri a loro volta.
Il gioco si pone come uno sparatutto in terza persona in un mondo open-world, con la città liberamente esplorabile (eccetto per un quartiere che verrà sbloccato mentre si procede con la storia), dove abbiamo la libertà di scegliere quale incarico affrontare per progredire nella campagna, tra Missioni Principali e Missioni Secondarie, assegnate dai vari membri della Squadra di Supporto. Tutta l’avventura si svolge in questa versione sotto assedio di Metropolis, una città piuttosto vasta e dall’architettura che sembra partorita da una visione futuristica immaginata negli anni ottanta. Suddivisa in sei quartieri, la città propone scorci che mescolano quartieri più periferici a centri della finanza con altissimi grattacieli costruiti uno sopra all’altro, ricordando la versione a fumetti o animata della città stessa. Seppur il gioco sia pensato per una fruizione in co-op, l'intera esperienza può essere affrontata anche in giocatore singolo, lasciando all’intelligenza artificiale il compito di gestire gli altri tre compagni della Squad.
Gli incarichi che Amanda Waller assegna alla squadra suicida sono piuttosto “semplici”: indebolire le forze aliene, scoprire come penetrare lo scudo della nave teschio e… sconfiggere la Justice League. I supereroi più potenti della Terra rappresentano delle vere e proprie Boss Fight, e per poter avere anche una sola chance di sconfiggerli, servirà l’equipaggiamento giusto. Il cast quindi si arricchisce di alcuni personaggi di supporto, che incontriamo man mano che avanziamo nella campagna, che ci proporranno Missioni Secondarie utili a sbloccare potenziamenti, nuove armi ed equipaggiamento. Troviamo quindi il Pinguino, che una volta reclutato ci permette di potenziare o creare armi da zero. Poison Ivy, che infonde le cosiddette Alterazioni nelle armi da mischia o nelle granate dei membri della Squad, permettendoci di aggiungere danni da Gelo, Fuoco e Veleno ai nostri attacchi ed aiutandoci ad uscire spesso da situazioni piuttosto difficili. C'è poi il Giocattolaio, un ragazzino con la passione per la tecnologia che ci realizzerà equipaggiamenti sempre più potenti, permettendoci di infondere potenziamenti e statistiche bonus alle nostre armi. A questi si aggiungono anche altri personaggi che non vi svelerò per evitare spoiler.
Alternando quindi le missioni secondarie a quelle principali, possiamo ottenere tutto quello che vi serve sia per sconfiggere gli scagnozzi di Brainiac, che comprendono unità come soldati semplici, cecchini, carri armati e altre creature di notevoli dimensioni, che per sconfiggere gli eroi della Justice League. Man mano che svolgiamo le nostre attività, otteniamo poi delle loot box che rilasciano nuove armi, risorse utili per costruire armi ed equipaggiamento, oltre che Punti Esperienza necessari per salire di livello. Ogni personaggio infatti dispone di tre alberi delle abilità, suddivisi per categoria come attacchi in volo o con armi da fuoco, che ci permettono di sbloccare nuovi attacchi o di accedere a bonus fisici di vario tipo. Tenete a mente che, mentre completare missioni ricompenserà la squadra con tot punti esperienza, solamente il personaggio che state utilizzando otterrà Esperienza dai nemici abbattuti. Quindi non tutti i membri della squadra saliranno di livello alla stessa velocità, obbligandovi a variare di tanto in tanto da un personaggio all’altro nel caso stiate giocando in single player.
Il sistema di combattimento è piuttosto dinamico e veloce, con i classici controlli di mira e fuoco delegati ai due grilletti, con il grilletto destro che funge anche da attacco corpo a corpo quando non si sta mirando. Questo tipo di attacco è molto utile per danneggiare i nemici con un’alterazione oppure per far recuperare lo scudo al nostro personaggio. Infatti, mirando e sparando alle gambe, indeboliamo il nemico, facendo comparire sulla sua testa un'icona a forma di scudo. In quel caso il nemico diventa vulnerabile alla mossa “Mieti Scudo”, che attraverso gli attacchi corpo a corpo rilascia cariche di scudo essenziali a ripristinare la nostra corazza. Infine abbiamo poi il contrattacco che, similmente ai combattimenti di Batman Arkham, va utilizzato col giusto tempismo mentre un nemico sta per effettuare un potente attacco, così da stordirlo e potergli successivamente scaricare addosso tutto il nostro caricatore. Infine abbiamo le Granate, che non sono disponibili da subito, che una volta ottenute e accuratamente potenziate sono in grado di infliggere ingenti danni ai gruppi di nemici.
Oltre alle Missioni Secondarie, un buon modo per fare esperienza bonus e ottenere materiali extra è quello di dedicarsi agli Incarichi. Questi non sono altro che delle infinite quest che comprendono compiti piuttosto semplici come eliminare una decina di nemici in un determinato quartiere della città oppure eseguire delle combo utilizzando delle armi specifiche. Niente di complesso, ma se completate la playlist di tre al giorno, riceverete un lauto bonus in punti EXP e risorse per il crafting.
Sul versante della personalizzazione, oltre alle armi ed all'equipaggiamento, è possibile personalizzare l’aspetto della nostra Squad con costumi e accessori. Entrambe queste opzioni hanno un valore esclusivamente estetico e non influenzano in alcun modo le statistiche dei personaggi. È possibile aggiungere ciondoli alle armi, cambiare lo stemma che ci identifica online, i costumi da indossare con diverse varianti tra cui scegliere, personalizzabili anche nel colore e nelle texture. Quasi tutti i costumi si possono sbloccare giocando e progredendo nella Campagna, mentre alcuni sono relegati allo store in-game e acquistabili con valuta reale.
Il titolo ci propone, tra alti e bassi, un comparto grafico pulito e gradevole nel complesso, con i modelli poligonali dei personaggi di ottima fattura, dotati di animazioni che brillano sotto l’aspetto dell’espressività, dei movimenti in-game e durante le cinematiche, il tutto a 60 fotogrammi al secondo (anche su Series S, anche se con qualche sacrificio negli effetti visivi). L’ambientazione invece non appare completamente ispirata, con quartieri e zone meno curati di alti. Il doppiaggio, disponibile completamente in lingua italiana, presenta delle voci azzeccate e ben caratterizzate, ad eccezione forse di quelle associate a Deadshot e Batman. Mentre per il pipistrello di Gotham la voce sembra la maggior parte delle volte poco convincente per il personaggio (già qui non abbiamo Marco Balzarotti come in Batman Arkham), la voce di Deadshot sembra appartenere a un uomo di età molto più vecchia rispetto al modello del personaggio. Il resto del cast comunque appare azzeccato e molto convincente, complice anche l’ottimo adattamento dei testi in italiano, che ha saputo mantenere l'efficacia di battute e giochi di parole. Di buona fattura anche le musiche e gli effetti sonori, che sanno enfatizzare i momenti di pathos e più drammatici della narrazione. Sul versante della longevità, per concludere solo la Campagna principale servono circa una decina di ore, destinate ad aumentare se vorrete completare tutte le Missioni Secondarie, l’endgame e gli immancabili collezionabili.
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