PES 2019 - anteprima hands-on
di
Diego M. Martini / pipco
P
Per quanto riguarda le licenze disponibili in questa nuova versione, se da una parte è confermato l’accordo strategico con l’FC Barcelona, dall’altro sappiamo da tempo che PES 2019 ha perso la licenza della Champions League e non sarà nemmeno presente la squadra tedesca Borussia Dortmund con il relativo stadio ma, per controbilanciare il vuoto, è stata siglata una speciale partnership con un altro team tedesco, lo Schalke 04. Questo accordo includerà la divisa di gioco ufficiale del team, così come lo stadio casalingo, la “Veltins-Arena” che si avvarrà di una riproduzione digitale scansionata in 3D per riprodurre nei minimi dettagli l’atmosfera di una vera partita di calcio della squadra di Gelsenkirchen. Non solo: quest’anno PES 2019 conterrà una serie di nuovi campionati su licenza. Oltre alla Superliga danese, la Liga NOS portoghese, la Pro League belga, la Super League svizzera, la Ladbrokes Premiership scozzese e la Superliga argentina, ci sarà in esclusiva la Premier Liga russa e la licenza completa ufficiale della Ligue 1 francese.
MX Video - PES 2019
Per quanto riguarda le novità tecnico-funzionali del gameplay, Bobzien si è soffermato su alcune delle più significative migliorie presenti in PES 2019. Dal punto di vista grafico è stato utilizzato il nuovo “Enlighten Software” che ha permesso una nuova gestione dinamica delle luci. Poi ci sono le novità che riguardano la giocabilità di PES, per esempio la “Visible Fatigue” che consente di misurare in tempo reale l’affaticamento di un giocatore in modo tale che il livello di resistenza influisca sul suo modo di giocare, così, quando subentrerà la stanchezza si potrà sostituire facilmente grazie all’opzione chiamata “Quick Substitution” che si attiverà automaticamente alla prima uscita della palla. Sono state completamente ridisegnate poi l'animazione e la fluidità dei Dribbling, che ora sono basate su una varietà di fattori come la posizione del giocatore e del pallone lungo la linea difensiva. Anche la relativa fisica della palla è cambiata per rendere il movimento della sfera più naturale e variegato. Ora la traiettoria del pallone è basata sulla postura e su come si calcia. Inoltre diverse situazioni di gioco, come la palla che rimbalza sul corpo del portiere o su un difensore che si frappone, terminano con risultati più realistici. Sono stati introdotti nuovi movimenti dei giocatori associati al ricevimento palla con o senza avversario nelle vicinanze (First Touch Impact). Così come sono state introdotte nuove meccaniche per i tiri e le caratteristiche individuali di ogni giocatore in modo tale che le loro abilità e i loro punti di forza abbiano un impatto più profondo sulle dinamiche di gioco.
Infine il MyClub è tutto nuovo, essendo stato rifatto completamente. Ci saranno i “Performance Player”, giocatori che, a seconda della prestazione nella partita della settimana precedente, riceveranno aumenti alle statistiche e possibilità di nuove abilità per un periodo limitato nel tempo. In termini di Leggende, oltre a Beckham, potremo avere a disposizione nuovi giocatori che verranno introdotti di seguito come Maldini, Cruyff, Gullit, Maradona e altri. Le partite settimanali sono una nuova funzione in arrivo in MyClub. Grazie a buoni risultati ottenuti in queste partite si potranno ottenere nuovi giocatori per rafforzare la propria squadra.
Terminata la presentazione ci avviciniamo alle postazioni demo curiosi di vedere e provare PES 2019. Con un collega impugniamo il controller e, dopo una scorsa dei vari menu, l’impressione che entrambi condividiamo è che questa build del gioco non sia tra le più recenti. I settaggi sono limitati e le squadre a disposizione sono meno di quelle promesse nella demo. Con un’iniziale delusione decidiamo di scegliere Barcellona vs Inter e farli giocare nella Veltins-Arena dello Shalcke 04 per vedere il risultato grafico della tecnologia di scansione 3D usata per questo nuovo stadio. Come primo contatto col gioco decidiamo di non personalizzare nessuna squadra né di modificare le condizioni meteo per avere un’idea più neutra possibile del nuovo gameplay. Iniziamo il match ed anche quest’anno la prima impressione è l’assenza di ogni traccia di frenesia o velocità nelle giocate: la logica alla base del gameplay di PES rimane quella di un gioco pensato per poter avere il tempo di studiare la strategia e utilizzare al meglio le abilità dei giocatori. Questo mi permette di buttare l’occhio sullo stadio per cercare di capire quanta spettacolarità siano riusciti ad aggiungere quest’anno sulle gradinate. Onestamente speriamo questo non sia il risultato finale perché, se da un lato lo stadio di per sé sembra ben fatto, dall’altro c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda l’atmosfera sugli spalti.
Ed allora mi concentro sulle mosse dei giocatori cercando di trovare le giuste combinazioni di tasti per metterle in pratica. Ma, se abilità come il cambio di direzione a 180° sono facili da trovare, altre come i tiri a salire e scendere o il pallonetto mirato sono costretto a lasciarle al mio avversario, fanatico giocatore di PES. Comunque, pur non riuscendo a provare tutte le nuove abilità, decisamente godibili sono le nuove e diverse animazioni associate alle meccaniche di tiro. Decido di provare una seconda partita in solitaria contro l’IA dell’avversario e provo a cambiare le condizioni meteo cercando di riprodurre la demo presente all'E3 di Los Angeles che consentiva di disputare un match sotto la neve. Purtroppo questa versione di PES 2019 non includeva questa possibilità, quindi ripiego su semplici condizioni di pioggia in notturna. Il risultato delle luci artificiali che si mescolano alle gocce di pioggia è ben fatto e decisamente molto realistico. Mi prendo tempo per esaminare la giocabilità e così riesco ad apprezzare l’estrema libertà dei movimenti dei giocatori rispetto alla posizione della palla. Nessuna durezza o prevedibilità degli spostamenti dei calciatori che si muovono quindi in maniera molto naturale, per lo più legata allo schema scelto e ovviamente alle prestazioni/abilità dei campioni più importanti. La partita procede in maniera rilassata, ma ecco un divertente dejà-vu che mi ricorda quanto questa demo sia lontana dalla versione finale. Come accadde anche con una demo dell'edizione dello scorso anno, a un certo punto ecco che un mio giocatore in possesso di palla parte dall’area piccola e sale dritto in verticale portandosi la palla in out, nonostante io lo stia direzionando verso la metà campo avversaria. Se volevamo una conferma che, come per PES 2018, anche quest’anno è stato utilizzato lo stesso engine con i relativi bug legati alla versione di sviluppo, l’abbiamo avuta.
Tirando le somme di questa prova su un’acerba demo possiamo dire che PES 2019 conferma la strada intrapresa l’anno scorso, cioè quella di ricercare un suo stile di gioco autentico e personale. Quest’anno sembra voler perfezionare il realismo sportivo con una versione più matura relegando in secondo piano una certa spettacolarità di contorno. Come dicevamo, non tutto è stato ancora svelato, nei prossimi giorni ci aspettiamo nuovi dettagli e forse anche nuovi partner importanti verranno resi noti. Vi ricordiamo che PES 2019 sarà ufficialmente in vendita il 30 agosto.
Commenti