Recensione - Planet Alpha
Il Gioco
Un uomo minuto, dal corpo esile e con un casco a "palla di vetro" che lo fa assomigliare ad un astronauta, in un misterioso deserto rosso. E' così che inizia Planet Alpha, senza darci spiegazioni su chi siamo e cosa ci facciamo lì. Quando iniziamo a muovere il nostro personaggio, poi, notiamo che non sta benissimo: zoppica e cammina a fatica. Iniziamo comunque a percorrere il deserto roccioso, con visuale laterale a scorrimento, notando delle strane strutture cristalline finché non finiamo in una grotta e, all'uscita di questa, in un più classico deserto di sabbia "gialla" ma con sullo sfondo quelli che sembrano dei giganteschi baccelloni organici. Il vento alza nuvole di polvere e sopra di noi, al di fuori dello schermo, passa un essere che grazie alla grande ombra che proietta a terra capiamo essere una sorta di balena volante. Cala la notte; continuiamo a camminare finché non ci imbattiamo in un'altra grotta con dei focolari accesi, dove infine il protagonista cade a terra, sfinito. Quando si risveglia (ma è davvero un risveglio? Capirete questa domanda solo dopo aver completato il gioco) non zoppica più, corre e salta come un vero atleta, e procedendo nella caverna in cui si trova esce all'aperto trovando uno scenario spettacolare: alti fili d'erba ovunque, enormi fiori dai petali blu, piante dalle forme più strane e degli strani animali dal lungo collo sullo sfondo. Ora è chiaro: siamo sicuramente su un pianeta alieno, ma non è chiaro chi siamo né quale sia il nostro scopo.E questo dubbio rimarrà fino alla fine: Planet Alpha è infatti un calzante esempio del detto "non è la destinazione, ma il viaggio che conta", vedendoci attraversare numerosi e bellissimi scenari alieni, dei tipi più disparati e con caratteristiche molto diverse gli uni dagli altri, in quello che a volte sembra un viaggio ed altre una vera e propria fuga, fino ad una destinazione finale che vi sorprenderà (e vi lascerà interdetti) ma che non rivelerà molto di quanto avete vissuto fino a quel momento. E non sarà un viaggio privo di pericoli: non a caso poco fa ho parlato di "fuga". A quanto pare, infatti, il mondo alieno in cui ci troviamo è nel pieno di una vera e propria invasione da parte di una belligerante civiltà robotica, che sta inviando su tutto il pianeta i suoi mortali automi che quali non esiteranno a spararci a vista.
MX Video - Planet Alpha
Nel corso delle 5-6 ore di durata di Planet Alpha dobbiamo quindi condurre l'innominato protagonista attraverso splendidi scenari, da prati alieni ricchi di vegetazione passando per grotte ricche di costruzioni cristalline fino a scenari invasi dalla lava rovente, correndo e saltando tra gli elementi dello scenario come nel più classico dei platform games a scorrimento. L'avventura è però complicata sia dai semplici enigmi che dovremo risolvere di tanto in tanto, come lo spostare dei massi per raggiungere aree più alte, oppure utilizzare delle particolari (e misteriose, come il resto del gioco) piattaforme che tramite la pressione dei due grilletti ci permettono di far ruotare velocemente il pianeta sul proprio asse così da passare dal giorno alla notte e viceversa; questo ci permette di attivare determinati meccanismi attivati dal giorno o la notte, alzando o abbassando delle rocce, facendo "sbocciare" dei funghi diurni che potremo poi usare come piattaforme oppure attivando delle piante luminescenti notturne che, quando attraversate, velocizzano la nostra corsa permettendoci di saltare oltre spazi molto ampi.
Quando incontriamo i nemici - robot di pattuglia, droni che scansionano l'ambiente o anche giganteschi robot mortali - combatterli non è un'opzione visto che sono in grado di carbonizzarci in un istante. Qui emerge quindi un altro lato del gioco, le meccaniche stealth: nei casi più semplici basta camminare accovacciati in mezzo alla vegetazione per non farci notare, ma altre volte bisognerà spostarsi in sincrono con i movimenti nemici per nascondersi dietro a rocce ed altri elementi, passare inosservati quando sono girati o anche spostare enormi massi dietro i quali nasconderci al momento giusto. Questa meccanica è aiutata anche dalla profondità dei livelli: anche se noi ci muoviamo unicamente su un piano bidimensionale, le ambientazioni sono completamente in 3D con elementi dello scenario che possono posizionarsi sullo sfondo così come in primo piano, coprendo talvolta la visuale della telecamera, e lo stesso vale per i nemici. Per evitare di essere visti basta quindi a volte passare davanti ad una pianta o un picco roccioso esattamente nel momento in cui un bot vi sta passando dietro, così che non noti il nostro passaggio.
Non c'è molto altro da dire sul gameplay di Planet Alpha, oltre al notare la presenza di alcune varianti sul tema come delle sezioni dove il protagonista scivola velocemente lungo scoscesi pendii e dobbiamo farlo saltare nei momenti giusti, oppure alcuni livelli extra raggiungibili tramite dei buchi neri nascosti negli scenari che ci trasportano in una sorta di altra dimensione a bassa gravità, dove dobbiamo cercare di procedere compiendo enormi salti tra blocchi giganti in continuo movimento. Il cuore del gioco è comunque e senza dubbio l'esplorazione delle splendide ambientazioni, mentre enigmi e parti stealth/action, pur presenti in quantità, non rappresentano grandi ostacoli ma solo delle semplici varianti al normale platforming.
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