Recensione - Scribblenauts Showdown
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Scribblenauts Showdown è l'ultimo capitolo di una saga iniziata quasi un decennio fa su Nintendo DS e poi arrivata su qualsiasi dispositivo avesse uno schermo touch. Questa serie dalla grafica 2D cartoonesca deve la sua popolarità ad una premessa sicuramente affascinante: la possibilità di risolverne gli enigmi evocando oggetti e creature semplicemente scrivendone il nome su una tastiera virtuale, potendo così creare combinazioni estremamente creative. Se ad esempio in un livello serviva accendere un fuoco, era possibile scrivere "accendino", "fiammifero" ma anche "drago", oppure se dovevamo abbattere un muro potevamo scrivere "cannone" ma anche "dinosauro"! Le parole disponibili erano tantissime, e stava solo alla nostra creatività decidere come risolvere ogni situazione.In questo nuovo episodio della serie, che approda per la prima volta sulle nostre console, troviamo però qualcosa di diverso. Si tratta infatti di uno spin-off che porta la serie verso un genere totalmente diverso, quello dei party game, ponendo da 2 a 4 giocatori (in locale, niente online) in sfide a colpi di minigiochi di abilità, velocità, creatività, con un accenno anche all'esperienza classica di Scribblenauts in una modalità Sandbox dove dare libero sfogo alla propria creatività nei classici puzzle che hanno fatto diventare nota questa serie. A tal proposito, gli sviluppatori sono riusciti a creare un sistema rapido e abbastanza comodo per scrivere parole anche con un controller, raggruppando le lettere in ordine alfabetico in gruppi di quattro e potendo così selezionare i gruppi e usare poi i 4 tasti colorati per la lettera desiderata, mentre il gioco ci propone le parole che iniziano con quanto già scritto.
Dopo aver creato i nostri personaggi con il potente editor che permette di personalizzare look, accessori e stile in tantissimi modi, è il momento di buttarsi nella prima modalità di gioco, Versus. Qui 2 giocatori con un controller ciascuno (o un giocatore contro l'IA) si sfidano in una serie di minigiochi che possono essere sia dei button masher duri e puri (come dover alternare dei tasti per mangiare velocemente, per tagliare un albero o per tirare una corda), sia giochi di abilità alla Flappy Bird o dei percorsi ad ostacoli, anche in questo caso con l'ausilio di pochi tasti. Cosa c'entra ciò con Scribblenauts? Semplice, molti di questi giochi offrono un lato creativo. All'inizio viene scelto un tema o una lettera iniziale, dopodiché i due giocatori dovranno rapidamente pensare e scrivere qualcosa che rientra nei criteri specificati, cercando di avvantaggiarsi più possibile. Il primo che prende la parola blocca la stessa cosa all'avversario, quindi la velocità conta. Così per esempio nel percorso ad ostacoli è possibile prendere animali veloci da cavalcare per vincere, mentre in un altro minigioco dove tenere oggetti in equilibrio conviene prendere oggetti piccoli e con forme regolari per poterli impilare facilmente.
MX Video - Scribblenauts Showdown
C'è poi la modalità Resa dei conti, vero fulcro di Scribblenauts Showdown. Qui questi minigiochi sono i protagonisti di un vero e proprio gioco da tavolo digitale, dove fino a quattro giocatori (con l'utilizzo anche qui di IA di tre livelli di difficoltà, se si vuole) possono sfidarsi in un tavolo dove proseguire verso l'arrivo. Si pescano delle carte, molte delle quali portano i giocatori a sfidarsi uno contro uno (contro un avversario casuale, qualora si giochi in più di 2) o per saltare avanti di qualche casella, o per mandare indietro il perdente, o per pescare carte aggiuntive per avere più varietà in mano. Ci sono poi carte rare che permettono di proseguire, scambiarsi di posto, pescare ancora e così via anche senza passare dai minigiochi - dei jolly niente male da sfoggiare nei momenti di difficoltà. Insomma, una specie di Mario Party con i già citati minigiochi di velocità, abilità e creatività, e con una componente di fortuna che ha un peso enorme chiaramente vista la casualità delle carte. Ma che party game sarebbe se contasse solo la bravura?
Troviamo poi la già citata modalità Sandbox, che presenta 8 livelli (uno sbloccato da subito e gli altri 7 da sbloccare con le stelle guadagnate nelle altre modalità di gioco) nello stile classico di Scribblenauts. In ogni livello ci sono situazioni da risolvere, stelle da sbloccare, oggetti nascosti da trovare, sfruttando la possibilità di creare oggetti di ogni genere, ma anche di aggiungerci aggettivi. Obiettivi semplici come abbattere un insetto, fino a missioni più complesse come il completamento di un rituale Maya: la creatività e la flessibilità vengono messe alla prova, ed è davvero spassoso risolvere anche situazioni più semplici con soluzioni assurdamente complesse. E con oltre cinquantamila parole a disposizione, la varietà certo non manca.
Insomma, a differenza degli altri Scribblenauts con un progresso più lineare ma con soluzioni creative, qui il fulcro del gioco sono minigiochi dove la creatività è solo un elemento aggiuntivo per facilitarsi la vita. La longevità non è quindi data dalla presenza di tanti puzzle o di una storia da mandare avanti, ma dalla possibilità di giocare con gli amici in spassosi giochi competitivi, guadagnando così stelle da spendere poi su centinaia di oggetti per la personalizzazione dei personaggi. L'assenza del multiplayer online certamente pesa, ma le buone opzioni di personalizzazione nel gioco locale danno comunque buona longevità al titolo, anche se tutti i livelli e giochi differenti è possibile provarli in poche ore di fatto. Un'altra notizia positiva è che il gioco è interamente localizzato in italiano: ogni menu, ogni testo, ogni oggetto a disposizione è tradotto in italiano, rendendo quindi Scribblenauts Showdown adatto anche a chi non mastica lingue straniere.
Commenti