Recensione - Unruly Heroes
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Unruly Heroes è la storia di un viaggio, il percorso di quattro combattenti leggendari dell'antica Cina alla ricerca dei pezzi perduti del rotolo sacro che manteneva l'ordine nel nostro mondo. Il re scimmia Wukong, la sacerdotessa Sanzang, il maiale Kihong e il devastante bruto Sandmonk: insieme, dovranno affrontare peripezie di ogni genere, tra umani con poteri magici e creature misteriose che cercheranno di mettergli i bastoni tra le ruote.Partendo da questa premessa ed affascinante ambientazione, il titolo di Magic Design Studios combina un platforming bidimensionale lineare ed a livelli singoli a un sistema di combattimento che, ricordando un po' la serie Smash Bros. di Nintendo, ci propone attacchi direzionali, combo e mosse speciali ed abilità extra azionabili ogni tanto, il tutto mentre spicchiamo enormi salti per passare da una superficie all'altra o per saltare da un muro all'altro.
MX Video - Unruly Heroes
La peculiarità di Unruly Heroes sta nella gestione dei quattro personaggi. E' possibile giocare a tutta la campagna in un massimo di 4 giocatori in locale, ma qualora si giochi da soli (o comunque in meno di 4), è possibile alternare in qualsiasi momento il personaggio che controlliamo. Ognuno di questi non cambia solo per lo stile di combattimento adottato, ma anche nella mobilità e soprattutto nei poteri disponibili, che permettono di risolvere specifici enigmi sparsi per i livelli.
Questi poteri vengono solitamente attivati azionando con il giusto personaggio delle statue che li rappresentano, che ci permettono di evocare un'abilità speciale capace di cambiare la realtà circostante. La scimmia Wukong per esempio può creare una piattaforma temporanea per arrivare ad aree altrimenti impossibili da raggiungere, mentre ben più spassosa è l'abilità speciale del maiale Kihong, che si gonfia come un palloncino per poter fluttuare verso l'alto, almeno finché non finisce a contatto con delle spine!
Ed anche lo stile di combattimento dei quattro personaggi non cambia solo negli attacchi utilizzati (ad esempio il bruto Sandmonk punta tutto sulla forza bruta e la sacerdotessa Sanzang su attacchi magici a distanza) ma anche nella loro fisicità ed abilità, ad esempio il bruto è anche più lento mentre Sanzang può fluttuare, e di conseguenza fare salti più lunghi da una piattaforma all'altra. Saper sfruttare al meglio queste abilità sia durante i combattimenti che nell'attraversare i numerosi livelli di gioco è importante, anche se in caso di errore non c'è da disperare troppo. Giocando da soli basta selezionare un altro personaggio e fargli rianimare i caduti, e anche qualora muoiano tutti, i checkpoint sono abbastanza frequenti. Giocando in cooperativa invece basta aspettare qualche secondo per attaccare un globo luminoso che indica il compagno caduto e farlo tornare in azione. Morire è abbastanza facile, ma non è quasi mai una cosa grave, a meno che non si decida di puntare sulle valutazioni più alte in ogni livello.
Oltre a finire regolarmente i livelli, è infatti possibile puntare a medaglie di vario colore, dal bronzo fino allo smeraldo. Questo dipende da diversi fattori: quanti segreti sono stati trovati, quante volte si è deceduti e quanto si è impiegato a completare uno stage. I livelli sono numerosi e richiedono già da soli varie ore per essere completati, ma con le differenza tra single player e cooperativa e queste sfide secondarie, per scoprire tutto ciò che Unruly Heroes ha da offrire servono davvero molte ore.
Troviamo anche una limitata ma spassosa modalità competitiva, dove in arene di stampo platfighter alla Smash Bros. è possibile darsi battaglia anche online o contro l'IA in assenza di compagnia. Il gameplay acrobatico del titolo unito a combattimenti fatti di attacchi speciali e combo offre una simpatica alternativa al ben più completo e variegato titolo di Nintendo, offrendo una manciata di piccole arene per prendersi a cazzotti e colpi magici. Segnalo infine che l'audio del gioco è in inglese con validi sottotitoli italiani.
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