Surviving Mars - provato alla Gamescom
L’umanità è riuscita ad andarsene dalla Terra e sta cominciando a muovere i primi passi nell’esplorazione spaziale: naturalmente il pianeta colonizzabile più vicino è Marte, e lì si muovono i primi equipaggi a bordo di appositi razzi. Come premessa mi è stato specificato che Surviving Mars non sarà un semplice simulatore di città spaziale, ma l’obiettivo finale è quello di creare una sorta di survival-gestionale con il più alto tasso di realismo possibile. Non vedremo mai alieni in carne ed ossa, anche se questi verranno in un certo qual modo introdotti come antichi abitanti del pianeta rosso, ormai estintisi. Sarà possibile svolgere missioni di esplorazione attraverso le quali raccogliere risorse e indagare sulle forme di vita che abitavano il pianeta milioni di anni fa, per scoprirne la sorte oltre che per indagare sulle cause della morte del pianeta.
MX Video - Surviving Mars
La prima cosa da fare iniziando Surviving Mars è scegliere uno sponsor che finanzi la missione spaziale. Lo sponsor determina la capacità economica della spedizione ed è un modo diverso per scegliere il livello di difficoltà della partita. Nel gioco sarà poi totalmente assente un qualsiasi genere di valuta; l’unico modo per costruire nuovi edifici ed espandere la colonia sarà quello di impadronirsi delle risorse necessarie a farlo. Nella demo che ho provato tutta questa fase è stata saltata e la “città” marziana era già pronta da giocare, ma gli sviluppatori mi hanno garantito che le prime ore di gioco saranno dedicate esclusivamente alla raccolta delle risorse per la costruzione delle prime strutture che saranno dedicate alla produzione di energia, di acqua e di aria pulita. La costruzione degli edifici è affidata ai droni, così come la manutenzione di tutte le strutture.
Una volta costruita una colonia stabile, sarà possibile ampliarla richiamando forza lavoro dalla Terra attraverso il razzo. I passeggeri potranno essere selezionati tra un buon numero di personale specializzato: scienziati, artisti, militari, musicisti, filosofi ecc.. a seconda delle nostre necessità. Man mano che la colonia crescerà, bisognerà far fronte a numerosi e vitali problemi come la scarsità d’acqua e di aria e la loro purezza, la scarsità di energia, il morale e la felicità degli abitanti e tutto quanto possa creare problemi all’interno di una colonia su un altro pianeta. Se questo non bastasse, Marte è un pianeta inospitale e pericoloso: ci saranno anche numerosi fattori ambientali a infastidirci, come tempeste di sabbia, piogge di meteoriti e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo, avendo provato una build PC con mouse e tastiera, non posso darvi sensazioni “pad in mano”.
In generale sono comunque rimasto abbastanza impressionato da Surviving Mars: l’unica cosa che mi fa un po’ pensare è il fatto che possa essere troppo simile ad Aven Colony, dal quale potrebbe aver preso un po’ troppa ispirazione (pur venendo da un team di sviluppo completamente diverso). Il fattore di distinzione di Surviving Mars rispetto ad Aven Colony può risiedere nel promesso realismo estremo. Staremo a vedere quando il gioco sarà sugli scaffali digitali nel 2018.
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