Recensione - AereA
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Il protagonista (o i protagonisti, visto che il titolo è giocabile per intero in cooperativa locale fino a 4 giocatori) di AereA studia in una scuola musicale di alto livello, con bizzarri e simpatici insegnanti tra cui un pappagallo parlante. Un giorno il mondo viene invaso da misteriosi demoni musicali, e tocca proprio agli alunni dell'insolita scuola mettere in pratica quanto hanno imparato per scacciare i nuovi nemici, usando strumenti come chitarra e violino a mo' di vere e proprie armi capaci di sparare colpi o sferrare mazzate grazie all'utilizzo della magia, potenziandosi sempre più e aiutando insegnanti e altri studenti con i loro bisogni.Il tutto avviene con una struttura che potremmo definire da gioco di ruolo d'azione "lite". Alla base è paragonabile a quanto si potrebbe vedere in titoli come Diablo 3: dungeon da esplorare, nemici da abbattere a colpi di attacchi normali e magie più potenti, diverse classi "standard" tra cui scegliere come l'arciere, il guerriero e così via. Perché "lite" allora? Perché il sistema di loot è estremamente semplificato, quasi inesistente. Non ci sono infatti armi e armature da raccogliere, solo statistiche da potenziare quando si sale di livello, con la possibilità di migliorare anche l'arma di base.
Questo semplifica molto il sistema di gioco, che così porta i giocatori a poter pensare a ciò che conta di più: abbattere mostri a colpi di musica. Tra piccole combo e magie distruttive, si sale di livello e si ottengono oggetti utili per il proseguimento dei combattimenti come pozioni di salute, di rigenerazione del mana e così via. Non c'è neanche un vero e proprio inventario come nei giochi di ruolo, solo una serie di 4 elementi di scelta rapida per utilizzare questi oggetti. Insomma, addio loot, qui si pensa soltanto a combattere e migliorarsi con gli strumenti a disposizione.
MX Video - AereA
La scuola di musica funge da hub di gioco dove potenziarsi e parlare con i personaggi alla ricerca di nuove quest da fare, dopo di che si parte: sia che ci venga chiesto di sconfiggere un potentissimo mostro o di cercare qualche pianta rara, dobbiamo esplorare i dungeon del gioco sempre ricchi di mostri da battere. La struttura di queste aree è abbastanza aperta e solitamente non lineare: spesso infatti bisognerà viaggiare attraverso teletrasporti o trovare il modo di aprire porte per proseguire. Chi è dotato di spirito di osservazione sarà anche ben ricompensato con numerosi barili e vasi da distruggere che offrono note musicali (la valuta da spendere nel gioco) nonché oggetti da usare in battaglia. Si possono anche trovare dei libri, che possono così sbloccare ulteriori oggetti da poter così comprare nel negozio alla scuola di musica.
Tra collezionabili, quest secondarie ed eventi aggiuntivi, oltre alla storia principale che prevede comunque numerosi dungeon e ben 8 boss da battere e la presenza appunto di 4 classi differenti da livellare, i contenuti non mancano. Non ci sono modalità aggiuntive o contenuti avanzati come raid o rift come in molti altri giochi di ruolo, ma complessivamente c'è una buona quantità di cose da fare per chi vuole andare oltre al completamento della campagna, che altrimenti è tranquillamente terminabile in una decina di ore al massimo. Buona notizia anche per chi mastica poco l'inglese: AereA è interamente tradotto in italiano, anche se solo nei testi visto che non esistono dialoghi parlati.
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