Recensione - Late Shift
Il Gioco
Prima di cominciare questa recensione, è doverosa una premessa: Late Shift non è un vero e proprio videogame, almeno non del tipo a cui siamo abituati oggi. Come avrete potuto notare, negli ultimi anni lo sviluppo di videogiochi ad opera di team indipendenti di tutto il mondo ha letteralmente inondato il mercato di nuove idee e riportato in auge anche tecniche e generi videoludici da tempo estinti. E una delle tecniche tornate alla ribalta sembra essere il FMV, o Full Motion Video, che prevede la partecipazione di attori in carne e ossa all'interno del videogioco, proprio come accade in un film. Per questo effetto amarcord dobbiamo ringraziare anche Whales Interactive, che si è dimostrata molto incline e per certi versi coraggiosa a distribuire sul mercato di massa prodotti indipendenti realizzati con la tecnica del full motion video, tra cui il già uscito The Bunker ed ovviamente il nuovo Late Shift.A differenza di The Bunker, che proponeva un impianto ludico piuttosto classico del genere FMV, composto per lo più da minigiochi e da una parvenza di controllo sugli spostamenti del protagonista, Late Shift vuole invece essere qualcosa di differente, riferendosi più all'utenza di appassionati di cinema piuttosto che ai videogiocatori in senso stretto. Basti pensare che il team CtrlMovie AG, autore di questo "film interattivo", ha proiettato il titolo in alcuni cinema selezionati d'Europa, facendo partecipare gli spettatori ad una sorta di massiccio crowd play locale basato su scelte morali. Avendo quindi appurato con questa premessa che Late Shift non è un videogame ma più un film interattivo, possiamo passare alla recensione vera e propria.
Il titolo apre le danze in una magnifica Londra moderna al crepuscolo, tra le fiumane di auto in coda sulle strade e la marea di pendolari che affollano i mezzi pubblici per rincasare. Per il protagonista Matthew Thompson però la giornata lavorativa è appena all'inizio, dato che per pagarsi gli studi di matematica lavora come parcheggiatore notturno nel garage di in un condominio di lusso. Matt è un tipo in gamba e uno studioso modello, non ama particolarmente il suo impiego ma per lo meno gli permette di studiare a lungo senza troppe distrazioni e guadagnare un po' di soldi per pagarsi l'università. E poi ci sono le auto, una delle sue grandi passioni. Auto di lusso, modelli da urlo come Ferrari, Maserati e, non ultima, la BMW i8 che sogna segretamente di possedere.
MX Video - Late Shift
Per Matt si prospetta una nottata come tutte le altre, chino sul suo libro di matematica ed alle prese con le battutine fastidiose dei facoltosi clienti del parcheggio, ma il destino ha in serbo qualcosa di decisamente più movimentato per il ragazzo. Infatti, dopo aver indagato su un insolito trambusto all'interno del parcheggio, il povero Matt si troverà alle prese con un criminale ferito ad un braccio, che lo costringerà a guidare per lui fino ad una lussuosa villa in centro città, dove incontrerà un gruppo di truffatori che pianificano di rubare un pezzo di grande valore in una famosa casa d'aste di Londra, furto commissionatogli da un ricco mandante.
L'unico modo di avere salva la vita per Matt è convincere i malfattori che lui può dargli una mano rimpiazzando il loro compagno ferito e appoggiandoli nel loro piano criminoso, per poi dileguarsi e denunciarli alla polizia alla prima occasione utile. L'oggetto da rubare è un’antichissima ciotola di riso della dinastia Ming, un pezzo unico del valore di milioni di sterline appartenuta da secoli alla famiglia cinese Tchoi, uno dei più pericolosi gruppi criminali a livello mondiale. Il furto non sarà cosa facile e metterà alla prova la moralità di Matt, che potrà decidere di lasciar correre o ostacolare alcune azioni criminose più o meno cruente che vedrà compiere davanti ai suoi occhi o peggio, che gli verrà chiesto di compiere. Il povero Matt si troverà al centro di un complotto e vivrà in una sola notte l'ebbrezza di trasformarsi da umile parcheggiatore a criminale ricercato dalla polizia e braccato dalla gang dei Tchoi; a rendere le cose più complesse, inoltre, ci penserà anche il rapporto con la bella May-Ling, abile e sexy asso nella manica del gruppo di truffatori, che sembra nutrire un interesse più che professionale per il malcapitato protagonista.
Per formulare le scelte morali proposte dal titolo, di tanto in tanto vediamo apparire in basso nello schermo dei pulsanti con le relative risposte da dare o azioni da compiere, ma il film non si fermerà in attesa che prendiamo la nostra decisione: abbiamo quindi una finestra di tempo limitata per decidere cosa fare o rispondere. Proprio come accade in un libro-game, le nostre decisioni porteranno a conseguenze inevitabili, modificando le sorti della trama del titolo ma anche la sua durata complessiva, che si attesta all'incirca sull'ora e mezza.
L'impianto di scelte morali è l'unica componente ludica proposta da Late Shift, esente da qualsiasi tipo di minigioco o intervento diretto del giocatore sul protagonista. Per quanto rudimentale, devo dire che questo meccanismo funziona bene, concatenando ottimamente il montaggio delle scene una volta selezionata la risposta o la scelta che riteniamo corretta. Di contro però capita spesso di soffrire i caricamenti tra una scena e l'altra, con la perdita di alcuni sync di labiale, come se guardassimo un film in streaming con una connessione scadente. Questo problema probabilmente dipende dalla gestione dei molteplici flussi video e audio che vengono caricati in tempo reale dal titolo ogni qual volta che si è fatta una determinata scelta.
Late Shift parte piano, con un inizio non particolarmente esaltante, ma dalla metà ingrana la quarta pigiando sull'acceleratore delle emozioni, grazie a una sceneggiatura semplice ma funzionale. Questa scorre fluida lungo tutta la durata del titolo e propone ben sette finali differenti e un'abbondante quantità di snodi narrativi che, in base alle nostre scelte, modificano la durata complessiva del titolo. Anche il comparto artistico è molto buono, ricco di location differenti e riprese in esterni, distanti anni luce dal sapore amatoriale di altre produzioni realizzate con la tecnica del FMV; questo rende Late Shift un film che non sfigurerebbe né al cinema né sul catalogo Netflix. Ottime anche le performance attoriali di tutto il cast, proveniente da ruoli minori di film e serie TV, a cominciare da quella del protagonista, interpretato dal bravissimo Joe Sowerbutts. Dulcis in fundo, assai gradita è anche l'aggiunta dei sottotitoli in italiano, accortezza non sempre garantita dai titoli di fattura indipendente.
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