Recensione - Super Cloudbuilt
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Super Cloudbuilt racconta le vicende di Demi, una supersoldatessa che dopo una battaglia si risveglia in uno stato immateriale di fianco a sé stessa, attaccata a un letto d'ospedale, in coma. Non ricorda cos'è successo, ma una cosa diventa presto evidente: dovrà affrontare delle vere e proprie sfide per riavere indietro i suoi ricordi, le sue abilità e potersi (si spera) svegliare. Dovrà infatti girare in quest'ospedale che funge da hub di gioco e che si espande con nuove porte e livelli man mano che vengono completate le sfide.Il gioco si presenta come una sorta di frutto dell'amore tra Titanfall e Mirror's Edge, nel quale però i tratti prettamente parkour dei due giochi sono potenziati ed isolati dal resto. La giovane Demi è dotata di un'armatura che le permette di spostarsi ad alta velocità all'interno di questo mondo astratto, fatto di superfici industriali sospese a mezz'aria e pieno di ostacoli da evitare. Può correre normalmente o usare il booster per aumentare la velocità, cosa che può usare anche per fare salti multipli in aria o per fare le corse sul muro. Le velocità che si raggiungono sono notevoli, ma per fortuna Demi ha anche un ottimo controllo aereo, che le permette di destreggiarsi in aria potendo così definire bene gli atterraggi.
Pur essendoci alcuni livelli di pura esplorazione e platforming, non è certo questa la norma in Super Cloudbuilt: i livelli sono infatti spesso pieni di nemici da fronteggiare con un fucile laser e granate capaci di arrecare molti danni a gruppi numerosi di nemici. Alcuni di questi si abbattono con un colpo solo, mentre altri sono difficili da eliminare o letteralmente indistruttibili, costringendo il giocatore ad aggirarli.
MX Video - Super Cloudbuilt
I livelli di gioco sono peraltro molto aperti: solitamente non c'è un solo percorso da seguire, ma è possibile trovare numerose vie alternative e scorciatoie. In alcuni casi queste portano a segreti o collezionabili, in altri sono semplicemente delle vie alternative per arrivare allo stesso punto: sta poi al giocatore capire quale percorso è più fluido e agibile. Si possono anche trovare delle ricariche per i booster che altrimenti si scaricano molto in fretta, ma anche dei checkpoint mobili da posizionare per facilitarsi la vita. Qui entra in gioco la struttura tendente al souls-like dei livelli: ci sono in giro dei checkpoint fissi presso i quali è possibile tornare in vita, ma la differenza sta nel fatto che le vite non sono illimitate: troppi errori e si riparte dall'inizio del livello. Peraltro, similmente a Dark Souls, anche i nemici si rigenerano di volta in volta - attenzione quindi anche alle aree già visitate in precedenza.
Alcuni livelli sono davvero complessi, ma i più abili troveranno il modo di raggiungere l'uscita in ognuna delle 32 aree di gioco. Ma anche dopo averle completate tutte, il gioco è tutt'altro che finito: ogni livello presenta numerose sfide di abilità o di ricerca che premiano sia i giocatori più rapidi che quelli che sanno osservare meglio l'ambiente. C'è poi tutto un lato competitivo: da una parte è possibile affrontare ogni livello a tempo, sfidando a suon di millesimi i giocatori migliori del mondo nelle classifiche globali, e dall'altra, nella modalità Veloce, è possibile affrontare delle letali playlist di livelli creati dagli sviluppatori, anche qui cercando di arrivare in fondo nel minor tempo possibile. Insomma, i contenuti non mancano e nemmeno la localizzazione italiana: il parlato è in inglese ma sottotitoli e menu sono nella nostra lingua.
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