Recensione - Shantae: Half-Genie Hero
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
L'inizio di Shantae: Half-Genie Hero, per chi conosce la saga, risulterà alquanto familiare. La giovane e bella Shantae, una mezzosangue metà umana e metà genio della lampada, si sveglia di notte nella sua casa nella ridente Scuttle Town a causa di alcuni rumori. Un inizio identico al precedente gioco, Shantae and the Pirate's Curse, tanto che per qualche secondo mi sono chiesto se si trattasse di un semplice porting di quel titolo. Fortunatamente così non è e l'inizio voleva essere solo un omaggio alle origini di Shantae: questa volta infatti abbiamo a che fare con un'avventura molto diversa e con la piratessa Risky Boots, che anche questa volta ha deciso di attaccare la città. Questa volta però la vicenda non ruota solo attorno a lei, ma intorno a tanti pericoli e storie abbastanza scollegate tra loro, come il rapimento di giovani fanciulle o il misterioso arrivo di una nuova genietta, intenzionata a prendere il posto di Shantae.Se avete giocato al primo Shantae il gameplay di base vi risulterà familiare: un platform game a scorrimento laterale con salti, microenigmi e combattimenti a base di colpi sferrati dai lunghi capelli viola della protagonista. Questa volta, però, i livelli risultano più lineari del solito, perché gli sviluppatori hanno deciso di non puntare più su design complessi (e spesso confusionari) di tipo Metroidvania, preferendo piuttosto offrire un'esperienza più lineare che riesce però a dar vita a livelli più dettagliati e vari. Così invece dei classici blocchi ci sono anche molte parti di abilità con piattaforme mobili, catene su cui salire e così via. Troviamo ancora segreti o strade secondarie, ma sono quasi sempre cose opzionali, riducendo quindi il backtracking caratteristico della serie.
MX Video - Shantae: Half-Genie Hero
La grande novità sta però nelle trasformazioni. Nel corso dell'avventura, infatti, Shantae trova delle varianti della danza del ventre (è un genio della lampada, dopotutto) attraverso le quali trasformarsi in animali di ogni tipo: eccola quindi tramutarsi in un simpatico granchietto, inutile sulla terraferma ma capace di esplorare le profondità marine, oppure in una scimmietta capace di correre sui muri e di compiere enormi balzi verso aree altrimenti irraggiungibili. Una componente che, oltre a permetterci di superare alcuni enigmi, aumenta anche la rigiocabilità dei livelli visto che alcune aree sono inizialmente inaccessibili per mancanza della trasformazione giusta.
Le nuove zone (che culminano tutte con un feroce boss) vengono scoperte man mano di missione in missione partendo sempre da Scuttle Town. Qui vari personaggi (molti dei quali già conosciuti dai capitoli precedenti) ci assegnano numerosi compiti di difesa della città, ritrovamento di persone scomparse o ricerca di oggetti, che ci portano così nelle nuove aree o in quelle già viste ma con obiettivi inediti. Il percorso diventa inevitabilmente sempre più difficile e con nemici sempre più forti, ma anche noi non saremo da meno dato che possiamo acquisire in giro (o comprarli in città) dei potenziamenti capaci per esempio di velocizzare o potenziare i nostri colpi, ridurre i danni ricevuti e così via. Troviamo anche pozioni e cibi per recuperare salute, ma chi vuole una vera sfida può evitare di usarli così da sbloccare degli appositi obiettivi.
L'avventura di Shantae si conclude in una decina di ore, e con due finali diversi, un'ottima longevità per un titolo da 19,99 Euro. Ottima anche la presenza della localizzazione italiana.
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