MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Embers of Mirrim

Recensione - Embers of MirrimXbox One DigitalGame

La tematica del dualismo non è certo una novità nel panorama videoludico, ma cosa succede se due nemici naturali devono letteralmente unirsi per combattere una forza più grande di loro? E' ciò che cerca di mostrarci il platform-puzzle Embers of Mirrim.

Il Gioco

Due tribù di creature simili a volpi sono rivali mortali nei mistici scenari di Embers of Mirrim. Non possono sopportarsi, infatti ogni loro incontro finisce in feroci battaglie. Un giorno però, qualcosa cambia: un'invasione aliena ostile minaccia il loro mondo, e con il pericolo incombente una forza divina decide di intervenire in maniera drastica. Due combattenti, uno per ognuna delle due fazioni in lotta, subiscono un incantesimo fondendosi in un'unica entità che avrà il compito di salvare il mondo. Insomma, la rivalità dovrà aspettare quando un pericolo comune incombe. Ce la faranno i nostri eroi (o il nostro eroe, visto che è diventato un essere unico) a salvare il loro mondo?

Embers of Mirrim è un platform game 2.5D, con grafica tridimensionale ma con visuale a scorrimento laterale, dove nelle prime fasi controlliamo i due protagonisti: Mir e Rim, nemici per natura, simili nella specie ma diversi nel look e nelle abilità. Il primo può dare dei colpi al terreno facendo crollare le superfici instabili, mentre il secondo può planare, allungando così i salti e le cadute. I due possono inoltre trasformarsi in una forma spiritica, capace di volare e attraversare superfici inaccessibili alle forme in carne ed ossa dei protagonisti, che alterniamo nelle prime fasi del gioco.

MX Video - Embers of Mirrim

Tutto questo fino al loro mistico incontro, dove nasce una nuova creatura, Mirrim, che dovrà superare livelli di ogni genere per salvare le due tribù dall'incombente pericolo alieno attraverso sezioni platform che richiedono una discreta dose di precisione, sezioni d'abilità dove sfruttare le capacità spiritiche del protagonista, senza disdegnare enigmi di vario tipo. Il nuovo protagonista infatti acquisisce le abilità di entrambe le creature, ma non solo: può letteralmente sdoppiare i propri spiriti, comandabili poi liberamente ed indipendentemente con i due stick analogici. La loro autonomia è di pochi secondi, per fortuna però il mondo di gioco (lineare, si intende) è pieno di reti colorate capaci di allungare la durata della forma spiritica: colorate perché ogni spirito può usare solo quella del proprio colore.

Una volta arrivati a questo punto, è proprio questa a diventare la meccanica di Embers of Mirrim, che ci vede sì superare i livelli con la forma "singola" di Mirrim tra salti, piattaforme mobili e trappole naturali (per fortuna con checkpoint molto generosi), ma soprattutto ci impegna nelle sezioni d'abilità che richiedono l'uso separato e sincronizzato dei due spiriti. Queste sezioni possono richiedere l'attivazione di tasti o vederci destreggiare in labirinti dove dobbiamo guidare abilmente i due spiriti agendo sui relativi stick, con il limite che non possono allontanarsi e facendo i conti con la già accennata bassa autonomia. In qualunque momento è però possibile riunirli nella forma fisica di Mirrim, in un punto esattamente a metà tra la posizione dei due spiriti.

E' con queste sezioni di abilità e di platforming, e con le occasionali cutscene rigorosamente mute (i protagonisti sono animali del resto) che se ne vanno con piacere diverse ore di gioco, che possono essere aumentate con alcuni obiettivi secondari come per esempio il salvataggio di tutte le creature che incontriamo o un certo numero di trasformazioni, planate e così via. Il tutto è accompagnato da un look tecnicamente non eccelso ma che offre panorami intriganti, sia con scenari naturali ben fatti che costruzioni mistiche affascinanti, ma anche da una colonna sonora piacevole che ben si unisce al look lievemente fantasy del titolo. Infine, Embers of Mirrim è interamente tradotto in italiano, anche se i testi sono davvero pochi e i dialoghi di fatto inesistenti.

Amore

Splendide atmosfere

- Dai primi momenti in cui veniamo a conoscenza delle due fazioni rivali delle creature a quattro zampe, passando per gli splendidi paesaggi senza dimenticare i misteriosi artefatti e costruzioni mistiche, Embers of Mirrim è semplicemente un piacere audiovisivo, anche grazie a belle colonne sonore e un design abbastanza variegato delle aree di gioco. Da un punto di vista tecnico non è nulla di eccezionale, ma il motore grafico fa il suo dovere e c'è molto fascino anche nella scelta cromatica, dove i due colori degli spiriti (verde e viola) si amalgamano bene con gli scenari abbastanza monocromatici ma stilisticamente accattivanti.

Gameplay creativo

- Nelle prime fasi del gioco, Embers of Mirrim non appare come nulla di particolare: si alternano due personaggi con due abilità differenti tra loro, ma ben presto i due protagonisti vengono fusi in un'unica entità che può risdoppiarsi a comando in due forme spiritiche, ed è qui che inizia il gioco vero e proprio tra complesse sezioni puzzle, labirinti ed a base di abilità. Insomma, non il solito platform game.

Odio

Mi si fonde il cervello!

- Pensate sia semplice controllare due personaggi contemporaneamente? Di sicuro non lo è: in numerose occasioni dovrete attraversare sezioni abbastanza complesse con piccolissimi margini di errore o ostacoli mortali in mezzo. Finché i due spiriti procedono simmetricamente, con uno che va a destra mentre l'altro a sinistra, bene o male ci si adegua, ma quando si intrecciano in altri modi è facilissimo andare in una confusione pazzesca. Questo causa inevitabili aumenti improvvisi di difficoltà, con diverse sezioni che magari si superano al primo tentativo, mentre quando capitano queste situazioni si rischia di bloccarsi per parecchi minuti.

Telecamera ballerina

- Un altro problema di Ember Of Mirrim è nella telecamera, che segue con lo zoom l'azione avvicinandosi quindi molto in caso di corridoi stretti e/o quando gli spiriti separati sono uno di fianco all'altro, allontanandosi poi in caso contrario. Questo però causa alcuni problemi perché talvolta è difficile capire le distanze con una visuale non perfettamente allineata agli oggetti dello scenario, con diverse sezioni per l'appunto dove la visuale non aiuta affatto nel calibrare al meglio i salti. Nulla di grave, ma qualche morte spiacevole me l'ha causata.

Tiriamo le somme

Embers of Mirrim presenta un'idea di gioco davvero intrigante che va a rendere più interessante la classica formula da platformer, permettendoci di sdoppiare il protagonista in forme controllabili indipendentemente con i due stick. Un meccanismo che può dar vita a sezioni estremamente impegnative che metteranno a dura prova la vostra coordinazione motoria, il tutto accompagnato da un look mistico ed affascinante. La varietà non è altissima e la telecamera crea qualche problema, ma poco importa: il nuovo titolo di Creative Bytes Studio è sufficientemente affascinante e originale per intrattenere per diverse ore gli amanti delle sfide platform.
7.8

c Commenti


c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...