The Culling - provato in Game Preview
di
Győző Baki / Baboy
P
Se avete mai guardato il primo episodio della serie di film The Hunger Games o letto un manga della serie Btooom!, la premessa del gioco vi sarà estremamente familiare: si gioca con visuale in prima persona all'interno di una piccola isola fatta di montagne, spiagge, foreste, fabbricati e coperta da una cupola energetica impenetrabile, ed ogni giocatore inizia chiuso in una capsula con uno schermo che indica qual è la sua posizione sulla mappa. Quando tutti i giocatori sono pronti, si aprono le capsule ed inizia la battaglia: solo uno sopravvive.
Tutti i giocatori partono senza alcuna arma: mani nude e cattive intenzioni, ma l'arena (che può essere una giungla o i dintorni di una prigione, queste sono le due mappe presenti in questa prima versione del gioco) è abbastanza grande e ogni giocatore parte piuttosto lontano dagli altri. Bisogna quindi muoversi per non farsi trovare impreparati, ed inizia subito la corsa ai potenziamenti. Per farlo bisogna esplorare: all'esterno troviamo materiali utili come rami e pietre che serviranno successivamente per il crafting, mentre all'interno di edifici, canali e torri troveremo oggetti più concreti ed utili, nascosti solitamente dentro armadietti o frigoriferi.
Il processo di creazione e miglioramento del nostro arsenale si divide in due fasi: la prima è la ricerca di oggetti specifici che ci possano servire, dalle armi come asce e balestre fino a trappole e pacchetti curativi, passando anche per l'utilissimo tracciatore di persone che ci permette di localizzare il giocatore più vicino per non farci mai trovare impreparati. Se le mappe presentano un design fisso, i contenuti di armadietti casse ed altri tipi di loot sono invece generati casualmente ad ogni match, quindi è impossibile calcolare in anticipo cosa si troverà in una determinata zona: magari potrà capitarci un'arma ottima (anche se quelle migliori non si trovano per caso), ma si finirà inevitabilmente per mettere le mani anche su un sacco di cianfrusaglia inutile.
MX Video - The Culling
Ed è qui che entra in gioco la seconda fase di potenziamento del nostro arsenale: il riciclo di oggetti. Ciò che non ci serve, infatti, è trasformabile presso appositi macchinari in crediti F.U.N.C., utili poi per fare acquisti di ogni genere: nuovi oggetti, recuperi di salute e molto altro. E' spesso necessario sacrificare oggetti mediamente utili per raggiungere cifre tali da permetterci di comprare armi più potenti. Anche commettere azioni "distruttive" come l'azionamento di trappole (di cui le mappe sono disseminate) l'omicidio di altri giocatori ci porta crediti, ma è proprio il riciclo la fonte principale di guadagno. Come spendere quindi al meglio i nostri soldi? Questo varia in base al momento della partita.
Ogni sfida dura 25 minuti, anche se chi viene ucciso non deve attendere la fine della partita e può subito ritentare la sorte in un altro match. Ogni tot minuti cambia la fase del gioco: nella prima per esempio è possibile comprare oggetti di livello 2 per 50 F.U.N.C. in punti sparsi della mappa, mentre in quella finale gli oggetti saranno di livello 4, ma il loro costo sale a ben 200 crediti. E' possibile anche ottenere dei rifornimenti in punti specifici ed in fasi specifiche del gioco: questo va scelto prima della partita ed è utilizzabile una sola volta nella fase di gioco per la quale è stato selezionato il rifornimento, e può contenere trappole, medicinali o armi potentissime. Sta a noi quindi decidere se farci arrivare subito delle armi, per prendere in contropiede i nemici, o giocare più di logoramento programmando magari un carico di medicinali verso metà partita.
Gran parte del gioco sta quindi anche nella scelta tra l'attesa ed il risparmiarsi o il correre rischi per trovare loot ed oggetti potenti. Non a caso, in genere chi vince lo fa grazie agli armamenti migliori, come la pistola Magnum, l'SMG o gli archi più potenti e precisi. Il gioco per fortuna però non rende troppo facile fare stragi nemmeno con le armi più potenti, limitando pesantemente la precisione e le munizioni. Se il primo problema costringe solo a fare più attenzione, il secondo ci porta al già citato crafting, che ci permette così di ricaricare le nostre armi spendendo risorse trovate in giro ma anche punti F.U.N.C.. Arrivare però a questo arsenale potenziato è cosa ostica, ed è probabile che prima di ciò sarà necessario scazzottare molto, quindi vediamo come si comporta The Culling nelle sfide in corpo a corpo.
Qui il gioco si trasforma in una specie di picchiaduro in miniatura, o se vogliamo una versione semplificata e in prima persona di For Honor. Sia che siate a mani nude o armati di qualche arma da mischia, è possibile sferrare attacchi rapidi o caricati: ovviamente coi primi si arrecano meno danni, mentre coi secondi si è più efficaci ma più lenti e quindi vulnerabili a contrattacchi e schivate. E' infatti possibile schivare i colpi così come pararli, ma è anche possibile spezzare le parate con delle spinte, rendendo così l'avversario vulnerabile a un rapido contrattacco. Si tratta di un sistema di combattimento piuttosto semplice sulla carta, ma abbastanza profondo nella pratica. Il tutto non è ancora perfetto perché come in molti Game Preview anche The Culling soffre ancora di qualche problema tecnico tra frame-rate ballerino e hitbox imperfette, oltre a problemi di lag: abbiate pazienza insomma, piuttosto evitate il combattimento se non siete certi di essere in superiorità, sfruttando al meglio le trappole o le imboscate.
Il gioco non può comunque essere vinto giocando unicamente a nascondino, e non solo perché ci sono le già citate trappole di gas nervino che ci costringono a scappare se attivate da qualcuno o perché qualcuno potrebbe stanarci: le mappe stesse cambiano con il passare dei minuti. Quando mancano solo pochi minuti alla fine della partita, infatti, il gas nervino restringe il campo di gioco in maniera irreversibile, spingendo sempre più i giocatori rimasti al centro della mappa per un epico scontro finale dove non ci sono più nascondigli o tattiche, ma solo lotta spietata con gli armamenti rimasti ad ognuno. Per rendere il gioco più intrigante, però, gli organizzatori di queste "Battle Royale" aggiungono anche degli eventi casuali: equipaggiamenti casuali, gruppi di casse delle quali sono una è buona e le altre sono trappole, la possibilità di attivare tutti i barili di gas con un tasto centrale e così via: a volte chi osa rischiare può trovarsi con dei vantaggi non indifferenti, ma rischia anche una morte prematura se ha poca fortuna. Ad inizio partita possono addirittura essere formate delle alleanze di coppia, rendendo la sopravvivenza anche un gioco di squadra.
Oltre al gameplay, The Culling si distingue anche per lo stile, perché nonostante si tratti di uno sport ultraviolento (reso discretamente spettacolare grazie all'Unreal Engine 4, anche se il livello di dettaglio è ancora basso), è presente anche molta ironia. Un commentatore annuncia di volta in volta con commenti sarcastici chi vive e chi muore, fa partire musiche a dir poco demenziali per sottolineare i bizzarri eventi in arrivo, e fa spesso battutacce su quanto sta succedendo, rigorosamente in inglese però, almeno per ora. Anche la modalità di gioco online è per ora limitata solo alle partite rapide sulle due mappe disponibili, ma in futuro arriverà anche una modalità di squadra con tanto di ranghi all'interno dei team. Per fortuna c'è anche un discreto tutorial oltre alla possibilità di giocare contro i bot per imparare le meccaniche del gioco.
Da sottolineare poi una chiara ispirazione ad Overwatch nel sistema di gestione del matchmaking, ma anche nel sistema dei loot: ci sono infatti i pacchetti che si ottengono ogni volta che si sale di livello, che saranno in futuro acquistabili anche tramite microtransazioni, che aggiungono però solo elementi cosmetici come vestiti, capigliature o skin per le armi, permettendoci così di sfoggiare stili e look davvero bizzarri. Nessun vantaggio competitivo quindi per chi ha tanto denaro da spendere, solo la conoscenza degli elementi e delle regole di gioco: giusto così.
Fortunatamente il gioco sembra avere anche una buonissima base di utenza, con centinaia di giocatori nei momenti più morti e migliaia nei momenti più caldi della giornata, permettendoci così di trovare sempre persone con le quali giocare. Capita però di frequente che i server siano in manutenzione, quindi a volte bisogna avere un po' di pazienza ma queste sono le gioie e dolori dell'early access.
Quanto ho avuto modo di provare in questi giorni del lancio è risultato comunque essere davvero affascinante, divertente, competitivo, delirante: ci sono sicuramente diverse cose da sistemare, ma The Culling ha il potenziale per essere un vero e proprio fenomeno survival sulle nostre console, adatto per chi cerca un'esperienza competitiva diversa dal solito e decisamente impegnativa. Qui la morte è definitiva e ogni decisione conta, perché soltanto un giocatore trionferà. Aspettiamo con ansia i futuri aggiornamenti fino alla versione finale del titolo, per valutarlo in maniera definitiva.!
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