Recensione - Wheels of Aurelia
Il Gioco
Gli anni '70 per il nostro paese sono stati un periodo tumultuoso, ricco di avvenimenti importanti. Erano i cosiddetti anni di piombo, in cui il paese mutava il suo impianto socio-culturale, il suo stile di vita ed anche la politica era ad una svolta, con i leader di governo intenti a favorire il cambiamento ma che spesso venivano bersagliati da pesanti rappresaglie, alcune delle quali hanno portato a tragici eventi. Erano gli anni del sequestro di Aldo Moro, degli attentati delle Brigate Rosse e di Lotta Continua, gli anni del presidente Pertini e di Papa Giovanni Paolo II.Ma sono anche gli anni di Lella.
Lella è una donna emancipata e progressista, una figlia della Roma bene, amante della libertà e dei motori, in cerca della sua dimensione. Wheels of Aurelia inizia mettendoci nei panni di Lella alla guida della sua auto, intenti a raggiungere il leggendario Piper Club situato nel quartiere Coppedè a Roma, per passare la serata bevendo e chiacchierando tra una sigaretta e l'altra. Qui la ragazza incontra la solitaria Olga, una donna in procinto di dover fare una scelta molto difficile e che ha un disperato bisogno di arrivare a Nizza; e quella che poteva essere una notte di movida romana come tante, per Lella si trasforma in un'avventurosa traversata dello stivale lungo la via Aurelia, una delle arterie consolari più importanti e lunghe d'Italia, che da Roma porta fino in Francia, arrampicandosi lungo la costa del Mar Tirreno e del Mar Ligure.
Comincia così, con poche premesse, la nostra traversata tutta italiana in cui a bordo del nostro bolide partiamo dalla periferia romana alla volta di Nizza, passando per pittoreschi capoluoghi nostrani in compagnia della nostra nuova amica Olga e di tutti gli autostoppisti bisognosi di un passaggio che ci sentiremo di caricare in auto. Le dinamiche di gameplay proposte in Wheels of Aurelia sono essenzialmente due: la prima è ovviamente il sistema di guida, che ci permette di accelerare e manovrare a piacimento l'auto di Lella durante il nostro viaggio, vissuto tutto tramite una deliziosa visuale dal gusto molto ricercato, con scenari di gioco popolati da pochi elementi ma molto stilosi; la seconda è invece il sistema di dialoghi a scelta multipla, che possiamo utilizzare per rispondere alle domande dei nostri passeggeri o intavolare conversazioni con questi ultimi al fine di tessere rapporti sociali. I dialoghi, ovviamente in italiano, appaiono sotto forma di balloon ai lati della vettura mentre proseguiamo il nostro viaggio, mentre a destra e sinistra dello schermo compaiono le immagini di Lella e i suoi interlocutori per farci capire chi sta parlando.
MX Video - Wheels of Aurelia
Come accennavo prima, lungo il tragitto abbiamo facoltà di caricare a bordo svariati autostoppisti e per farlo ci basta spostarci sulla carreggiata di destra per permettere all'auto di accostare all'interno delle piazzole di sosta in cui caricheremo il passeggero di turno. Ogni autostoppista è caratterizzato in modo unico con gusti, opinioni e idee politiche del tutto personali. Si tratta per lo più di stereotipi, ma sono tutti molto interessanti. Si parte dal tifoso meridionale trapiantato al nord, in trasferta per seguire la Juve, passando per il giovane prete di provincia che sta andando a trovare l'odiata madre in ospizio, fino ad arrivare all'ex pilota di rally ormai in pensione che per campare rapina banche: ce n'è davvero per tutti i gusti. In prossimità dei numerosi snodi della trama proposti dal gioco, possiamo addirittura decidere di tradire le aspettative di Olga e cambiare strada, magari darci alla macchia con uno di questi individui o addirittura proseguire il viaggio in solitaria. Gli argomenti trattati durante il viaggio sono variegati e tutti inerenti al periodo storico in cui è ambientato il titolo: ci si ritrova a chiacchierare dell'ultimo film di Moretti uscito al cinema, su chi vincerà il Festival di Sanremo o di cronaca nera e politica, e non mancheranno neppure spunti di critica sociale che il titolo ci propone facendoci incontrare personaggi legati al fascismo o al terrorismo, che potremo scegliere o meno di ostacolare.
In Wheels of Aurelia non c'è una vera e propria strada da seguire al di fuori di quella d'asfalto che scorre senza sosta sotto gli pneumatici. Infatti siamo noi a delineare la trama in base ai percorsi che scegliamo di prendere, agli autostoppisti che decidiamo di far salire a bordo e alle risposte che diamo ai nostri interlocutori durante il viaggio. In totale il gioco comprende ben 16 finali differenti, accessibili rigiocando più e più volte il titolo in sessioni della durata di circa un'ora ciascuna. Per questa ragione il fattore ripetitività è purtroppo alto, soprattutto perché gli avvenimenti si ripetono esattamente allo stesso modo in ogni partita, ma a salvare capra e cavoli ci pensa la notevole quantità di dialoghi tra Lella e i vari personaggi in auto, che riesco quasi sempre a proporci situazioni differenti in ogni sessione di gioco.
Commenti